Perché dobbiamo dare uno strattone alla Germania.
E’ ormai chiarissimo che, se non sarà costretta da forze esterne, la Merkel vuole tirare dritto almeno fino alle elezioni politiche di settembre 2013 rifiutando qualsiasi forma di aggregazione dei debiti nazionali. E nel frattempo i tedeschi continueranno a trarre (merito loro e demerito degli altri) consistenti vantaggi dalla bilancia commerciale e dalla diminuzione della spesa per interessi dei propri Bund. Al contrario la nostra prospettiva è di arrivare a fine 2013 con l’economia a pezzi, dissanguati finanziariamente dai crescenti tassi di interesse sui titoli di stato e con il pareggio di bilancio che diventa quindi miraggio irraggiungibile. Continue reading
Author Archives: Uberaldo
Where the hell is Matt?
Da beniamino di Matt Hardey, lo seguo nei suoi spostamenti sul globo e nei suoi aggiornamenti coreografici. Eccolo quindi in azione nella sua ultima coinvolgente tournèe. Alla fine del video Matt ci presenta la sua partner in tutti i sensi (creativa, d’organizzazione e sopratutto di vita) Melissa Nixon, e il loro pargolo. L’ex ragazzo cresce e, a giudicare da questo video e da altri reperibili su youtube, continua la sua avventura con successo ed entusiasmo.
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Clamoroso, Draghi: «Crisi, serve più coraggio. Bene taglio spese, ora ridurre tasse»
Draghi, lo scudiere dell’Eurozona?
La stampa cartacea e online ha diffuso la notizia dell’intervento di Draghi al Parlamento europeo della settimana scorsa, dandogli però, a mio avviso, poco risalto rispetto alla portata di quello che Draghi ha detto in materia di politica economica, campo nel quale il Presidente della BCE può sì influire con i suoi interventi monetari e finanziari, ma la cui responsabilità prevalente è dei politici e dei governi nazionali.
I quali, durante la discussione della relazione presentata da Draghi, vengono pesantemente chiamati in causa (saranno fischiate le orecchie alla Merkel, a Monti e a Rajoy?). Continue reading
Francesca e suo fratello.
Ritorniamo ad ascoltare Francesca, la nostra pittrice-narratrice, entrando questa volta nel suo mondo familiare, quello dell’infanzia, con questo variegato quadretto del rapporto con il fratello maggiore. Nel suo blog Francesca Ferrari – attraverso la sua pittura e i suoi scritti – trasmette emozioni e sentimenti, con uno stile letterario sciolto e accattivante, che oscilla tra il frizzante e il triste, tra slanci e rassegnazione, tra il pungente e l’autocritico. E tra i tanti post pubblicati da Francesca, ho scelto questo (del luglio 2007) che si presenta con una foto che è già tutto un programma. Continue reading
Euro no, euro sì? Pensieri sparsi di una sera di giugno 2012.
Pillole di euro-riflessioni tra lo scherzoso e il serio.
Oggi è il 27 giugno, stasera c’è la semifinale del campionato europeo di calcio tra Spagna e Portogallo (due dei paesi Pigs) e domani la seconda semifinale tra Italia e Germania. Sempre domani inizia a Bruxelles la due-giorni del diciannovesimo vertice per “risolvere” la crisi europea. Sembra che Monti sia intenzionato a trattenere nottetempo la Merkel se non cederà alle sue richieste. Supermario mi sembra così deciso che non escluderei che sequestri la Cancelliera nella camera d’albergo anche durante il week-end. E domenica c’è anche la finale del campionato europeo di calcio. Vincerà la Germania? O la Spagna o, peggio ancora per i tedeschi, l’Italia? Periodo intenso…. Continue reading
Il commento del mese – Giovanni è fuori dai gangheri con la Merkel e invoca l’iniziativa dei cittadini.
Giovanni è un lettore di questo blog e con una mail mi ha inviato un commento/post che pubblico volentieri e nel quale prende di mira la Merkel per la sua ottusità in chiave europea. Prima di dargli la parola mi permetto di ricordare a Giovanni che se l’Europa è incompiuta la responsabilità è un bel fifty-fifty con la Francia. L’ultimo atto in questo senso è andato in scena nel 2005, quando la Francia ha bocciato la proposta di scrivere una Costituzione europea. Nelle prossime settimane ci sarà il prossimo atto: la Merkel sta dicendo che per mettere il debito in comune vuole una vera unione politica e mi risulta difficile darle torto. La Francia si renderà conto che la grandeur è un retaggio storico e che o facciamo l’Europa adesso o mai più?
Una precisazione: le immagini che vedete le ho inserite io. La parola a Giovanni, che ringrazio e saluto.
Cito dal Sole 24 Ore di oggi, 14 giugno:
“Angela Merkel ha inoltre invitato i leader europei a non «sovrastimare» la capacità del suo Paese di salvare l’euro. Le opzioni a disposizione della Germania, dice, «non sono illimitate»”
Ora basta! Oltre il danno la beffa, giusto per esprimere con la massima delicatezza i miei pensieri intrisi dibile.
Non solo Frau Merkel ha prosciugato le finanze dell’intera Europa, ma ora ci prende anche in giro con battute da avanspettacolo. Sta quasi per raggiungere le vette di comicità toccate dal nostro capo cabarettista. Continua la lettura…
La crisi della Spagna potrebbe ………….. salvare l’euro.
Crisi bancaria e crisi dei conti pubblici: la miscela esplosiva della Spagna.
Se leggendo il titolo di questo post vi è venuto da ridere, vi capisco. Ciònonostante vi invito a seguirmi, proverò a spiegare il pensiero che sta dietro al titolo.
L’origine della crisi della Spagna.
Si tratta di una micidiale sovrapposizione e integrazione di crisi bancaria e crescita del debito pubblico su cui anche il nuovo governo non riesce ad incidere più di tanto.
La crisi bancaria ha una sua specifica origine, la bolla immobiliare 1996-2006, risultato di una gestione politico-affaristica-palazzinara-truffaldina della 4a banca spagnola, la cassa di risparmio Bankia.
La Spagna ha innescato la terza fase della crisi Euro.
La prima fase ha riguardato Irlanda e Portogallo ed è stato possibile gestirla con strumenti e risorse già predisposte dall’Eurozona; con la seconda lunga fase, quella della Grecia, si è invece fatto ricorso ad uno strumento di natura straordinaria – l’escamotage del default parziale e mascherato. -Continua la lettura ….>
Il Movimento 5 Stelle può essere una svolta per l’Italia?
Grillo non è più, da tempo, un comico!
Quando 6 mesi fa Napolitano aveva, nel giro di poche settimane, inaspettatamente e rapidamente voltato pagina passando dal governo Berlusconi a quello Monti, avevo sperato che il Presidente, vista la drammaticità della situazione italiana, completasse l’opera “imponendo” riforme decisive (= pulizia e tagli di spesa) al mondo politico-istituzionale, cominciando dai vertici dello Stato (Quirinale, Palazzo Chigi e Senatori a vita – inclusi gli ex-Presidenti della Repubblica). Ero e resto convinto che sarebbe stata una svolta decisiva, purtroppo ciò non è avvenuto perché Napolitano ha mostrato i suoi limiti di uomo politico e ….. di futuro Senatore a vita. E ai miei occhi Napolitano si è auto-ridimensionato. Continua la lettura….
Un po’ di sana pazzia.
Visto che viviamo tempi di emozioni forti…..
Sarà il frutto della tecnologia moderna, sarà perchè, da buon svizzero, è preciso e organizzato, ma c’è anche un pizzico di sana pazzia in questo “hobby” di Yves Rossy (53 anni). Fatto sta che è diventato quello che vedete nella foto, cioè Jetman. La sua passione per il volo nasce dal fatto di essere pilota d’aereo – prima militare e poi civile -, esperienza allargata alla pratica di sport estremi ad alta quota (lanci con il paracadute, mongolfiere, skysurf, passeggiate sulle ali di aeroplani in volo, ecc.). Nel 2004 ha avviato il progetto Jetman, prendendosi cura direttamente del cuore del discorso, cioè lo sviluppo tecnico del gruppo ali-4 motori mini jet-paracadute. Continua la lettura ….
Immagini mattutine della New York meno conosciuta.
Il video che segue e le successive 6 foto presentano la High Line di New York, che è il risultato del recente recupero di 1,6 km di ferrovia sopraelevata, costruita negli anni ’30 del secolo scorso e dismessa negli anni ’80. Grazie alla pressione esercitata da un’associazione no-profit della comunità locale, nata nel 1999, è stato annullato l’ordine di demolizione già firmato dal sindaco Giuliani ed è invece nata una suggestiva passeggiata soprelevata nel quartiere West Side di Manhattan. Entro il 2014 sarà terminato il terzo ed ultimo tratto di 0,8 km, che sarà senz’altro il più spettacolare perché abbandona gli edifici della 9a Avenue e punta dritto – in un percorso a cielo aperto – verso l’Hudson River e con il New Jersey sullo sfondo. E’ uno straordinario esempio di riqualificazione urbana, di cui beneficieranno i turisti, gli abitanti e la comunità di NY. Per saperne di più guardate il video (in inglese) o andate a questo articolo.