Si sta concludendo il Primo Atto della guerra in Ucraina. Ipotesi sullo sviluppo del Secondo Atto. E oltre.

Prende sempre più corpo la strategia di assedio dello Stato Profondo Americano alla Russia di Putin. Fino a che punto si spingerà?

Il 27 Marzo scorso ho pubblicato un articolo sul conflitto in Ucraina, che era iniziato da poco più di a mese.
Il 20 giugno saranno trascorsi 4 mesi e in queste settimane si sta concludendo quello che possiamo definire il Primo Atto dello scontro geopolitico tra Stati Uniti (via Ucraina, la cavia civile e militare e via Europa, la vittima economica) e Russia. Seguirà il Secondo Atto.
Intanto Xi Jinping e il vertice del PCC (Partito Comunista Cinese) stanno piacevolmente seduti alla finestra.

1 – BILANCIO DEL PRIMO ATTO.

Riparto da quanto ho scritto in Marzo che mantiene la sua validità e che avevo così riassunto nel successivo articolo:

«LA RUSSIA DI PUTIN STA VINCENDO LA PRIMA FASE DELLA GUERRA IN CORSO, BLOCCANDO L’ADESIONE DELLA UCRAINA ALLA NATO AMERICANA. C’È PERÓ IL RISCHIO CHE SI CREI UN LOGORANTE STALLO MILITARE CHE – INSIEME ALLE SANZIONI AMERICANE – POTREBBE CREARE DIFFICOLTÀ ALLA RUSSIA E ALLA STESSA POSIZIONE DI COMANDO DI PUTIN.
ANCHE L’OBBLIGATO AVVCINAMENTO ALLA CINA – CONSEGUENZA DELLA “SPINTA” RICEVUTA DA OCCIDENTE – POTREBBE NEL MEDIO-LUNGO PERIODO TRASFORMARSI PER MOSCA IN UNA PERICOLOSO DIPENDENZA DA PECHINO.
PER GLI STATI UNITI IL BILANCIO SI PROSPETTA CON LUCI (RUSSIA E PUTIN IN DIFFICOLTÀ, EUROPA SEMPRE PIÙ SATELLITE AMERICANO) ED OMBRE (AVVICINAMENTO RUSSIA-CINA E INCERTEZZE GEOPOLITICHE PER IL DOLLARO).
PER LA CINA IL BILANCIO É POSITIVO NEL BREVE, MEDIO E LUNGO TERMINE.»

Integro la su citata sintesi del Primo Atto con i 4 seguenti aggiornamenti ed approfondimenti.

Carta di Laura Canali - 2022
1.1 Non ho alcun dubbio sulla volontà e la determinazione della Amministrazione Biden – braccio esecutivo dello Stato Profondo Americano (SPA  NOTA 1), che si è scatenato dopo la crisi di “astinenza” di 4 anni, causa Trump – di eliminare, anche fisicamente, Putin.
È l’ostacolo che impedisce ai Globalisti anglo americani di controllare/cooptare la Banca Centrale Russa e le enormi risorse di materie prime di cui dispone il paese euro asiatico.
Come ho già evidenziato qui, se e quando la strategia dello SPA dovesse avere successo, Xi Jinping non starebbe più solo a guardare, l’Orso Russo è troppo importante per essere lasciato interamente nella rete americana.

1.2  Il Primo Atto vede la indiscutibile (e scontata, visto il non intervento della NATO, per evitare il rischio di un conflitto mondiale) vittoria militare russa con la importante conquista territoriale del Sud dell’Ucraina (consolidamento Crimea e controllo Mar Nero, da condividere però con la Turchia). La rivista di geopolitica Limes arriva ad ipotizzare (vedi cartina sopra) una conquista territoriale più ampia, che definisce “Nuova Russia.

Importante anche il successo della contromossa di Putin sul piano valutario (passaggio al rublo per il pagamento delle forniture di energia all’Europa), che ha riportato la valuta russa in un paio di settimane al tasso cambio di 5 anni fa.
Il mancato sviluppo delle esportazioni di gas in Europa per l’imposizione yankee di blocco del nuovo gasdotto Russia-Germania è stato più che compensato dall’aumento delle forniture alla Cina e dal rilancio di analoghe trattative con l’India.
Le sanzioni imposte da Biden (avallate dai servili vassalli europei) sono state efficaci limitatamente a: 1) il congelamento delle riserve della Banca Centrale Russa depositate all’estero (mossa inaudita, altra dimostrazione della determinazione dello SPA americano) e 2) con la confisca delle proprietà degli oligarchi russi all’estero (mossa tesa a creare un fronte anti Putin), tra cui sembra figurare anche la fidanzata di Putin (6° pacchetto di sanzioni!!).
Un altro importante successo personale di Putin sembra essere l’altissimo tasso di approvazione del popolo russo nei suoi confronti.

1.3 Anche sul piano delle mosse NATO si dimostra la determinazione dello SPA di non mollare la presa: se da un lato ha dovuto rinunciare/rimandare la adesione dell’Ucraina alla NATO (credo che avesse più lo scopo di provocare Putin, l’equivalente dell’installazione di missili balistici russi a Cuba, a cui Kennedy reagì, ovviamente, con la massima determinazione), dall’altro sta spingendo per l’adesione di Svezia e Finlandia all’organizzazione militare anglo-americana (un’altro tassello è la recentissima installazione di missili difensivi Patriot in Slovacchia), oltreché della Georgia, dove dal 2001 Washington ha iniziato un’opera di infiltrazione anti Russia.

1.4 Ulteriore conferma della strategia dello SPA è il fiume di finanziamenti (questi finiranno principalmente nelle tasche di Zelenski & Co) e di forniture di armi, principalmente via Polonia, paese storicamente anti russo e membro NATO. Non cambieranno il destino della guerra, ma serviranno ad aumentare la pressione e il dispendio militare russo. Con quest’ultima annotazione entriamo nella prospezione del Secondo Atto.

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2 – UNA PROIEZIONE NEL SECONDO ATTO
controinformazione.info | La pace ha forse qualche possibilità con più con gli aiuti militari statunitensi all'Ucraina?

Da un punto di vista strettamente militare si formerà una sorta di prolungata guerra di frontiera a base di artiglieria pesante (che dovrebbero colpire obiettivi militari, ma ne dubito), ci saranno falsi tentativi di trattative di pace, ma visto che le conquiste territoriali sono per Putin irrinunciabili, un vero e proprio trattato di pace è per gli Stati Uniti/NATO (Zelenski è solo una marionetta) inaccettabile. Si potrà arrivare ad una precaria tregua di “cessate il fuoco”.

Lo SPA (e la servile Europa) continuerà a rifornire di armi gli ucraini – via Polonia, base logistica fondamentale – per mantenere aperta la trappola ucraina e azzoppare l’Orso Russo.
Non è affatto da escludere che cerchi anche di aggiungere altre impegnative provocazioni: ad esempio, le già citate Svezia, Finlandia o Georgia nella NATO – magari con basi missilistiche atomiche a medio-lungo raggio – oppure apertura di nuovi fronti “militari” nei pressi della frontiera euro-asiatica russa, o ancora, riapertura del conflitto in Siria.
Oppure, ancora, attivazione di forze centrifughe, sempre latenti in una compagine multietnica, multireligiosa come quella delle repubbliche che costituiscono lo Stato federale russo. 

Un pericolosissimo salto di “qualità” del secondo atto della guerra sarebbe la decisione americana di fornire (e addestrare o inviare direttamente propri militari) missili balistici a lunga gittata (centinaia di chilometri, rispetto ai 25 chilometri degli armamenti attuali) capaci di colpire i militari russi in Ucraina, o addirittura il territorio russo. Biden stava per dare il via a questa mossa, ma poi ci ha ripensato e sembra si “accontenti” di fornire missili con portata di 80 chilometri, mossa comunque ad alto rischio di aggravamento militare, i russi non starebbero certo a guardare.

La Russia dovrà nei prossimi anni dirottare il grosso delle sue forniture di gas e petrolio in Asia, in particolare nell’energivora Cina, un’arma a doppio taglio. Anche dal punto di vista politico, Mosca dovrà avvicinarsi a Pechino.

Quella che lo SPA spera si trasformi nella trappola mortale per la Russia di Putin è una specie di guerra per procura (esercito ucraino, Polonia base logistica, Europa per fornitura armi e sanzioni). Segue quella analoga in Siria per abbattere Assad 2011-2019 – in questo caso via Isis e Al Qaida – e che proprio Putin è riuscito a neutralizzare.
Analoga tremenda guerra (via Arabia Saudita) è in corso dal 2015 in Yemen, ma è del tutto ignorata dai “mezzi di informazione” italiani. Evidentemente il popolo yemenita non merita l’attenzione di quello ucraino.
Come il popolo siriano e quello yemenita, la principale vittima è la popolazione ucraina a cui si aggiungono i suoi componenti militari (escludo il movimento militare ucraino neo nazista Azov, artefice dal 2014 dell’attacco ai propri connazionali di origine russa nel Donbass): evidentemente negli ultimi 10-15 anni il governo di Washington anziché “mettere gli stivali sul terreno” (in realtà il popolo americano ne ha abbastanza di guerre in mezzo mondo),  privilegia la costruzione di guerre per procura e questo è pane quotidiano della CIA, della NATO e di altre organizzazioni emanazioni dello SPA. Naturalmente sempre per …… esportare la Democrazia …….

Il video sotto presentato dà una idea di come operi la CIA (uno dei bracci esecutivi dello SPA). Gli eventi internazionali presentati son molto lontani nel tempo – dal dopo guerra alla presidenza di Gerald Ford, terminata nel 1977 – ma ci sono comunque eventi storici molto importanti (es. assassinio di J. Kennedy), che illustrano ampiamente la terribile capacità d’azione, di segretezza e di inganno a cui ricorre con spietatezza e cinismo la CIA. Figuriamoci oggi, con i sofisticati mezzi della tecnologia “moderna”!

Questo è invece uno spicchio di storia che riguarda da vicino la CIA e l’Italia del primo dopoguerra. Da allora altri spicchi non hanno smesso di aggiungersi e compongono ormai una torta gigantesca.

L’Europa sarà la seconda vittima – sotto il profilo economico – del Secondo Atto del conflitto «ucraino»: aumento vertiginoso del prezzo dell’energia (importazione di Gas Naturale Liquido via mare dall’America, anziché dalla Russia via gasdotti gia operativi o pronti, una autolesionista assurdità), difficoltà di approvviginamento di altre importanti materie prime, perdita delle esportazioni in Russia. Ma tant’è, l’Imperatore Yankee così vuole e la attuale Vassalla Classe Dirigente Tedesca (europea) esegue.
Il Vecchio Continente sta eseguendo le direttive di Washington anche in materia di sanzioni anti-russe, di forniture militari e di aiuti finanziari all’Ucraina e si è quindi decisamente schierato nel fronte nemico della Russia, assumendosi così un gravissimo nuovo rischio di natura militare.
Persino un illustrissimo membro della Èlite italiana e primo iscritto al PD, Carlo De Bendetti sostiene che non è interesse dell’Europa seguire Biden nel fare la guerra a Putin. 

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3 – RISCHIO DI GUERRA MONDIALE.

Il rischio che la guerra in Ucraina generi la scintilla di un conflitto mondiale (inevitabilmente entrerebbe in scena anche la Cina, come ho già detto non potrebbe lasciare la Russia nella rete americana ed essere a sua volta accerchiata da Nord) esiste e non è mai stato così alto dalla crisi dei missili di Cuba del 1962.

Replicando il sottotitolo, fino a che punto si spingerà lo SPA pur di raggiungere il suo obiettivo strategico (che non corrisponde a quello del popolo americano e men che meno di quelli europei)? Reggerà Putin alla enorme tensione a cui è sottoposto? I Padroni della Moneta darebbero il loro assenso ad un conflitto nucleare o la situazione potrebbe sfuggire loro di mano?

Ovviamente non ho la risposta, ma posso fare un paio di considerazioni, partendo proprio dalla ultima duplice domanda.
Prima considerazione. Tutto è possibile, ma ritengo estremamente improbabile che la situazione possa sfuggire di mano ai Padroni della Moneta e ai loro rete di agenti politico-militari, quindi è necessaria la loro approvazione.
Secondo gruppo di riflessioni. È vero che i Padroni della Moneta formano una cerchia ristrettissima, ma nei secoli si è via via articolata in numerosi rami familiari e di imparentamento, che oggi sono presenti con almeno 3 generazioni, presenti in diversi continenti del mondo. Ci sono poi i membri – e dei loro parenti stretti – dell’Èlite non-monetaria: i Bill Gates, Soros, Bezos, W. Buffet, L. Kink, gli Schwab, la casa reale del Regno Unito (per citare solo alcuni esempi noti) che sono molto vicini alle segrete stanze del potere e saranno al corrente delle mosse programmate.

Quanti sono? Non ne ho la più pallida idea (qualche migliaia? Decine di migliaia? Di più?), ma credo che anche per loro sarebbe una impresa pressoché impossibile evitare, almeno in parte, le conseguenze letali di un conflitto nucleare.
Dovrebbero poter disporre tutti di moderne e segrete strutture anti atomiche, predisposte da tempo e localizzate in aree geografiche isolate e il più lontano possibile dagli epicentri dei bombardamenti, con scorte ed equipaggiamenti opportuni. E dovrebbero conoscere tutti il momento X e trasferirvisi tutti simultaneamente.
E poi: che mondo rimarrebbe sotto le macerie (a partire dal Vecchio Continente, “protettorato” militare americano)? La rete di satelliti e di stazioni terrestri che consente le comunicazioni in tutto il mondo continuerebbe a funzionare? Quanti decenni ci vorrebbero per “bonificare” l’atmosfera dell’intero pianeta in cui anche i sopravvissuti dovrebbero vivere? Che fine farebbero le stutture di cui si avvalgono per il loro benessere? Su chi eserciterebbero poi la loro patologica volontà di Potere? Sono disposti a vedere morire i loro giocattoli finanziari (Borse di New York e Londra) e le loro meravigliose proprietà storiche (molte “devolute in beneficenza”)?

Buckingham Palace e il Victoria Memorial della famiglia reale del Regno Unito.
Buckingham Palace from gardens, London, UK - Diliff.jpg

Tutto è possibile, ma per me resta improbabile che lo SPA possa spingersi fino a provocare la Terza Guerra Mondiale (in realtà sarebbe la Prima) o che a Putin cedano i nervi (non ho idea se abbia l’esclusiva per premere il bottone rosso o se sia anche necessario un altrui consenso).

Infine, dal punto di vista strettamente militare, c’é (o per lo meno, c’é sempre stato) un freno per i due/tre avversari geopolitici, il cosiddetto «equilibrio della mutua distruzione», che nasce dalla incapacità dei contendenti di neutralizzare l’attacco o il contrattacco nucleare del nemico.
Gli esperti sostengono che questo equilibrio del Terrore abbia bloccato il passaggio dalla lunga guerra fredda tra Unione Sovietica e Stati Uniti ad una guerra calda nucleare. Perché nessuno avrebbe vinto.
Speriamo che questo “equilibrio” esista tuttora e sia percepito come tale dai vertici americani e russi. In caso contrario, beh meglio non parlarne.

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4 – DAL TRIANGOLO AL NUOVO BIPOLARISMO? E IL BEL PAESE?

Dal dopoguerra ad oggi abbiamo assistito ai seguenti 3 cicli geopolitici mondiali: 1) Bipolarismo Stati Uniti – Unione Sovietica (1945-1991) 2) Unipolarismo americano (1992-2010 circa) durante il quale lo SPA americano contava di “occidentalizzare” dall’interno la Russia e farla rientrare nella sua sfera di influenza 3) Graduale sviluppo a partire dai primi anni 2000 dei “nuovi” attori geopolitici Russia (Putin ha vanificato le ambizioni di conquista di Washington) e Cina (il suo decollo economico è stato pilotato proprio dagli Stati Uniti. Questo punto merita un articolo a parte) e conseguente formazione del inedito e sorprendente – quanto meno per gli strateghi yankee – Triangolo Geopolitico attuale. 

Man mano che questo scenario prendeva corpo, lo SPA ha reagito con l’avanzata della NATO europea verso i confini di Mosca, fino a provocare la Russia di Putin sulla porta di casa, prima con il rovesciamento del governo ucraino (2014) e l’insediamento del pupazzo Zelenski a Kiev, seguito poi da violenze militari nei confronti della popolazione russofona del Donbass e infine – appena eliminato l’«imprevisto» Trump, che ricordiamoci cercava l’alleanza con Putin e osteggiava la NATO – con la minacciata adesione dell’Ucraina alla NATO.

L’evidente obiettivo strategico è la neutralizzazione o la suddivisione della Russia e la configurazione di un nuovo Mondo Bipolare Stati Uniti – Cina, che potrebbe preludere ad un Governo mondiale (leggi il mio precedente articolo, al paragrafo C). Lo SPA è deciso a tutto e non esiterà ad usare tutti i mezzi possibili, unica eccezione l’autolesionista olocausto nucleare.

Come giudicare questa strategia di attacco – così io lo vedo e posso certamente sbagliare – dello SPA per la conquista della sovranità monetaria, finanziaria ed economica della Russia, che Putin cerca di conservare (ovviamente anche nel suo interesse personale)?
La risposta dipende a) dal punto di vista adottato e b) dal parametro utilizzato per dare il giudizio.

Adottando il punto di vista dell’interesse italiano e il parametro del beneficio/danno arrecato (anche in prospettiva) alla democrazia, al benessere della vita quotidiana e alla sicurezza militare del nostro Paese, non si può che dare un giudizio fortemente negativo della strategia dello SPA.
Per l’Italia e l’intero Vecchio Continente – direi per l’intera comunità mondiale, eccezion fatta la Cina – vedo solo degli svantaggi.
In fin dei conti: il consolidamento di una cooperazione Russia (materie prime) ed Europa (industria, tecnologia, made in Italy) rappresenta per noi un pericolo o una opportunità? La Russia (140 milioni di abitanti) è una minaccia per L’Europa (popolazione circa 600 milioni)?
Mosca ha un bisogno vitale di un’alleanza strategica con l’Europa, anche per poter meglio presidiare l’enorme estensione della sua linea di confine asiatico, a portata di invasione delle forze armate cinesi (2.200.000 militari!).
L’accanimento dello SPA yankee nasce anche dalle considerazioni appena fatte.

Basi Nato: l'Italia ne ha 120, più una ventina segrete. Dove sono e quali hanno testate nucleari. In Sicilia i droni-killerDopo la disfatta militare delle 2 guerre Europee, l’Italia e il Vecchio Continente sono finiti sotto il giogo della Èlite monetario-finanziaria americana, che ha così assunto il controllo dell’intero mondo occidentale (Giappone incluso).
Da allora, ad esclusione del ciclo iniziale 1945-1981 (prendo il 1981 come anno simbolo, quello della perdita della nostra sovranità monetaria, divorzio Bankitalia), durante il quale abbiamo avuto la nostra sovranità economica e il popolo italiano si è costruito, attraverso il lavoro e l’ingegno (e nonostante i suoi “difetti”), il proprio benessere, siamo stati penalizzati dalle scelte geopolitiche americane, i cui obiettivi non coincidevano con – anzi spesso andavano contro – l’interesse della Provincia Italia.
Ne cito una su tutte: la costruzione geopolica dell’Eurozona, finalizzata a fidelizzarsi la Germania in funzione anti Russia, anche se a danno della maggior parte degli altri paesi europei. Real Politik, Macchiavelli docet.

Brutti e cattivi dunque gli americani? Certamente no il Popolo americano (un aggregato molto eterogeneo, tenuto insieme dalla forza internazionale del dollaro), la Cupola dello SPA certamente sì. Ma «brutti e cattivi» sono due categorie morali che poco hanno a che fare con la millenaria brutalità della Storia.
Ciò che veramente caratterizza l’Èlite yankee è il patologico bisogno di Potere, che nasce come Monetario-Finanziario per trasmutarsi attraverso tutte le altre leve di Potere, fino all’ultimo stadio: il controllo totale dei popoli e delle risorse del pianeta (se a questo punto avete l’impressione che stia parlando degli autoritari vertici del Partito Comunista Cinese, ebbene sì questa è l’affinità “culturale” dei due candidati a costituire il Governo Mondiale).

Una veloce considerazione sulla nostra classe dirigente: è, almeno in parte autonoma dai tentacoli dello SPA, ha la volontà ed è in grado di salvaguardare gli interessi di base della comunità italiana? O è asservita, esecutrice e cointeressata alla spartizione banchetto del Bel Paese?
Vostro Onore, mi avvalgo della facoltà di non rispondere.

Per contrastare questo declino è necessario che le opinioni pubbliche italiana ed europee (quella tedesca e francese in primis) si rendano conto dei danni che ci sta arrecando la sudditanza nei confronti dell’Èlite americana. Per poi reagire con una abile e paziente azione politica, portata avanti da una nuova classe dirigente.

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5 – RITORNO A COVID-19 E GEOPOLITICA.

Questo articolo è un fuori programma, il mio impegno era rivolto ad illustrare la relazione esistente tra Covid-19 e le forze che “governano” il mondo. Impegno a cui ritorno volentieri.

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NOTA 1 – In un precedente articolo ho definito lo Stato Profondo Americano il «potentissimo complesso MONETARIO (FED)-militare-industriale-mediatico-politico americano che detiene il potere negli Stati Uniti ormai da un secolo abbondante », ovvero dal 1913, anno della fondazione della Federal Reserve.
Come sostenevo nella NOTA 1 dello stesso articolo, la testa della piovra è appunto l’Istituto di Emissione della Moneta americano, nato (e tuttora più che mai) sotto il controllo delle dinastie finanziarie private.
Tutte le altre componenti dello SPA sono subalterne e/o esecutrici della volontà strategica della ristretta cerchia della Finanza Privata. Può anche accadere che qualche passaggio sfugga al controllo della piovra, che è comunque in grado di ritornare nel pieno controllo del Potere in America (nel mondo deve invece fare i conti con Russia e Cina), l’«episodio» Trump insegna.
Una eccellente prospezione storica dell’origine e sviluppo del braccio politico (ideologico ed esecutivo) dello Stato Profondo è esposta in questo articolo dell’analista geopolitico Thierry Meyssan, dal titolo: «È agli Straussiani che la Russia ha dichiarato guerra». Il termine Straussiani deriva dal nome del fondatore ideologico Leo Strauss, ma nel linguaggio geopolitico è diventato di uso comune contraddistinguere questo filone politico dello SPA con il termine Neoconservatori (Neocon).


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Per chi è arrivato fin qua, ulteriori interessanti letture

“UKRAINE KRISIS M.C.”. Chi c’è dietro la Ong che tiene in pugno Zelensky (e paralizza le trattative con la Russia) – Crisi in Ucraina – L’Antidiplomatico (lantidiplomatico.it)

Rand Corp: come abbattere la Russia , di Manlio Dinucci (voltairenet.org)

Con il pretesto della guerra si prepara il Nuovo Ordine Mondiale, di Thierry Meyssan (voltairenet.org)

NATO ALLA GUERRA – ATOMICA E NON SOLO. (maurizioblondet.it)

La guerra atomica non è lontana, più dura il conflitto più cresce il rischio – Il Riformista

Gli Usa si ritirano formalmente dal Trattato sul nucleare con la Russia – Il Sole 24 ORE

Two Knockout Blows to US Imperialism: De-Dollarization and Hypersonic Weapons — Strategic Culture (strategic-culture.org)

 

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