L’Elite mondiale del XXI secolo, ovvero quando “Il troppo stroppia”

Perché il Mondo è a rischio/Parte prima

Constatare che in una società esiste un’élite è una banalità storica, la presenza di un vertice di “guida” e coordinamento è un realtà intrinseca all’essenza stessa di ogni comunità umana della storia, dalle primitive tribù alle antiche civiltà, dall’Impero romano alle Signorie medioevali, dagli Stati e al singolo nucleo famigliare, ecc. Il problema è su quali materie e come viene esercitato il potere da parte dell’ente “delegato” alla guida della comunità in questione. Con particolare riferimento alle disuguaglianze inevitabili all’interno di qualsiasi aggregato umano.

Analogamente non si devono demonizzare (men che meno divinizzare) i Mercati, la struttura portante della società capitalistica oggi prevalente nel mondo (includo infatti, nelle sue varianti, Russia India e Cina). Ma quando – e qui mi riferisco al mondo occidentale cosiddetto libero – alla concorrenza si sostituisce il cartello di potere di corporation transcontinentali (capitalismo oligarchico) che controllano la politica o quando al cartello della finanza privata si affida la creazione di moneta (capitalismo finanziario) – sia pure in condominio con la politica – allora non sorprendiamoci se aumenta o può degenerare l’iniquità e l’instabilità a livello sistemico.

kkkkkk

E’ infatti evidente che al “gioco di potere” della Élite mondialista prevalente (di prevalente, ma non esclusiva, matrice e guida made in USA) di questo inizio di XXI secolo è da ascrivere la fase storica che stiamo vivendo, caratterizzata da: 1) crescente iniquità nella distribuzione dei risultati (redditi) dell’attività lavorativa di miliardi di persone 2) ne consegue nei decenni una spropositata accumulazione di ricchezza presso il cosiddetto 1% 3) tensione ed instabilità socio-economica e finanziaria all’interno dei paesi e tra macro reti di aggregati internazionali (es. Eurozona) 4) rischi di crisi e conflitti di portata incalcolabile.

Leggendo i 4 punti che ho appena elencato, un componente della Élite si spancerebbe dal ridere e li riscriverebbe così: 1) sono superiore e quindi è giusto che mi prenda la fetta maggiore della torta e che comandi nel mio interesse 2) la ricchezza è solo la conferma della mia superiorità 3) l’instabilità va benissimo perché intimidisce a nostro vantaggio le masse e nelle crisi finanziarie io mi arricchisco 4) i rischi li gestisco io e, se anche la situazione dovesse sfuggirmi di mano, ne uscirò comunque ancora più forte e l’umanità sarà meno numerosa e più mansueta.

È veramente così forte l’Oligarchia che mena la danza nel mondo in questa fase storica? Chi è veramente l’Élite e come opera? Esiste una sola Élite monolitica o una Élite prevalente, o diverse Élite in competizione? Che strategia e filosofia di vita ha? Conviene all’Italia la casella dello scacchiere mondiale in cui è posizionata dall’Élite? Infine la domanda delle domande: cosa fare per invertire la rotta e assicurare alla generazione attuale e a quelle future in una società più equa e sicura?

Proveremo ad addentrarci in queste problematiche con i successivi post di questa serie che ho sottotitolato “Perché il Mondo è a rischio”. Ma un cenno di risposta anticipata all’ultima domanda la voglio qui dare.

Neutralizzare l’arma più potente: l’inquinamento mentale.

Il giornalismo strumento di propaganda. Anatomia di un servizio -  Associazione Carta di Roma

Il mondo che ci viene dipinto quotidianamente dall’informazione di massa – proseguendo la missione svolta dal sistema scolastico e universitario – è spesso e volentieri una fiction televisiva, tesa a mascherare (in tutti i suoi aspetti) la morte, avvenuta il secolo scorso nel cosiddetto “mondo libero”, della democrazia e del libero mercato. Oggi vige un regime oligarchico d’élite internazionale in via di espansione, in cui i perdenti sono le masse, i popoli e le nazioni. L’insegnamento della storia e dell’economia (per i giovani) e la quotidiana cronaca politica e finanziaria (per gli adulti) sono i perni di offuscamento e manipolazione delle menti e dell’opinione pubblica. E non è qui in discussione l’intelligenza individuale: l’istruzione e l’informazione moderna hanno una potenza che sfiora la capacità di programmazione mentale.

Quindi: se è vero (come io credo) che una opinione pubblica consapevole può rendere più cauta l’oligarchia di potere, cerchiamo fonti d’informazione e di studio fuori dal coro massmediatico. E’ uno sforzo che a livello individuale consentirà di acquisire gradualmente la capacità di decodificare le bugie e i trucchi utilizzati per tenere le masse allo stato di “popolo bue” (ho già osservato che non è una questione di intelligenza).

Perché questa mio consiglio può contribuire a rendere la vita più difficile alla’ Élite oggi prevalente? Perché a mio avviso solo con un’opinione pubblica almeno parzialmente disintossicata potranno nascere movimenti politici in grado di incidere per vie istituzionali sulle leve di potere dell’Élite.

Un’ultima considerazione. Ho usato e userò termini moderati, quasi nobili, come “Élite” o “Oligarchia” perché questo è lo stile che mi viene spontaneo, non sento il bisogno di ricorrere a termini eclatanti. Tuttavia, se navigate in rete alla ricerca di fonti fuori dal coro, non scartate siti dove la terminologia potrebbe essere più cruda, tipo: criminali di guerra (Iraq, Libia, Medio Oriente), cricca paranoide (accumulazione di ricchezza e potere), pazzi delinquenti (III guerra mondiale?), infami speculatori (“mercati” finanziari), manipolatori mentali (servizi segreti e controllo dell’informazione di massa). Termini che non uso, ma che potrebbero anche essere appropriati.

Impostazione dei post successivi.

Immagine correlata

Per questa mini rassegna sull’Élite e i rischi che la sua strategia ci sta facendo correre, conto di scrivere 3 articoli sui seguenti filoni, nei quali i nostri “Capi” menano la danza:

  • Geopolitica
  • Economia e Finanza globale
  • L’Europa e l’Italia

Per chi avesse fretta, anticipo anche in questo caso la mia valutazione del Totorischio “da bar”: 1) Geopolitica: in un contesto di epocale riposizionamento dello scacchiere mondiale, abbiamo un alto rischio del succedersi di forti conflitti locali (come nell’ultima quindicina d’anni, ovvero dopo le Torri Gemelle). Resta invece a mio avviso basso, anche se in aumento, il rischio di una III Guerra Mondiale Nucleare (inclusa Nord Corea) 2) Economia e Finanza: crisi come o peggiori di quella di 10 anni fa ne vedremo sicuramente in futuro, ma non nel breve termine 3) Europa e Italia: alta probabilità nel 2018/2019 di “salti di qualità” della finta Unione Europea, a vantaggio di Germania (e un po’ della Francia). Per l’Italia: se nel prossimo biennio una parte significativa di italiani non acquisirà la consapevolezza di essere in una gabbia e preparerà il terreno per “l’evasione” (mi riferisco all’Eurozona, tanti italiani l’hanno fiutato, ma la propaganda li confonde), Germania e Francia proveranno a far scattare su ciò che è rimasto del nostro patrimonio e della nostra sovranità le tagliole predisposte negli ultimi 25 anni dai Trattati europei (a partire da Maastricht, 1992). Washington consenziente.

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18 thoughts on “L’Elite mondiale del XXI secolo, ovvero quando “Il troppo stroppia”

  1. Una Europa unita in una vera federazione avrebbe avuto le armi , le intelligenze , le tecnologie ,la cultura ………………………. ,
    insomma un valore umano tale che avrebbe potuto competere con successo con chiunque nazione o continente di questa terra…purtroppo l’Europa si sta svelando per quello che é : un grande,grandissimo ,
    immane casino . Gli inglesi lo hanno capito benissimo
    e vogliono essere liberi delle loro azioni per evitare di affondare con l’Europa.
    Certamente gli U.S.A. ci hanno messo lo zampino,ma le colpe principali sono nostre perché oramai non sappiamo più coglier le opportunità , ma di ogni opportunità vediamo e cerchiamo di cogliere solamente l’opportunità di creare nuova burocrazia,posti ben remunerati,e saccheggio del denaro messo a disposizione per creare posti di lavoro e ricchezza…..no.. non diamo la colpa agli altri, la stragrande parte di colpa e solo la nostra.

    • Salve Gianca, noi italiani abbiamo certamente una grossa fetta di responsabilità, ma a mio parere il là lo da il fattore esterno. Inoltre penso che il fattore interno e quello esterno io non siano tra di loro disgiunti.
      Per 35-40 anni dal dopoguerra, ai vincitori e conquistatori americani serviva una Italia in crescita e un popolo soddisfatto, e in quella fase di prosperità e miglioramento i “difetti” morali e civili degli italiani (e di qualsiasi popolo) si sono ridotti e la convivenza civile è migliorata. Quando il ciclo geopolitico è cambiato, gli USA ci hanno messo nelle mani dei tedeschi, che vedono come il fumo negli occhi un’Italia prospera e progredita. Con l’Euro, l’Austerità ed infine con il carico esclusivo dell’ingresso immigratorio (altre mosse sono in cantiere da tempo per inguaiarci ancora di più) sono ritornati a crescere la povertà, la tensione sociale, e, ovviamente, la delinquenza e la corruzione, in tutti i loro aspetti civili e politici (riconosco che nella nostra “creatività” avremo per sempre l’esclusiva di aver prodotto un elemento di degrado civile come Berlusca, tuttora sulla breccia).
      Ma si è mai visto un paese in un ciclo di decadenza diventare più virtuoso? Se negli ultimi 20 anni la nostra economia fosse cresciuta come nei 40 precedenti, saremmo nella stessa schifosa situazione di oggi? E, nonostante tutto, le nostre piccole e medie imprese con i loro grandi risultati nelle esportazioni fanno ancora rosicare Parigi e Berlino!
      La verità, per come la vedo io, riguardo ai nostri difetti morali e civili è che noi siamo ladri di galline o poco più: alla Germania (Siemens, Volkswagen, scandalo Kohl, ecc.) e agli USA (Hollywood, la legalità della finanza, il mercato delle armi e i massacri di massa, ecc), all’evasione (quella vera, cioè degli straricchi o del traffico di droga) e ai paradisi fiscali mondiali conferisco rispetto a noi il primato dei “pochi ma buoni”. Come italiano non ho il minimo complesso di inferiorità, il degrado civile è un fattore comune di tutto o quasi (il Giappone forse meno inquinato) l’Occidente.
      Lo conferma il calo pressoché generalizzato (o comunque il basso livello) dell’affluenza alle votazioni politiche e l’instabilità politica (persino nella civilissima Svezia!) che ne consegue: per uscirne molti paesi fanno ricorso a Grandi Coalizioni (la Germania da una vita e forse adesso deve pure ritornare alle urne) o si ritrovano con Presidenti fantoccio e sotto scacco (Trump)
      Vedo anch’io la schifezza della cronaca italiana, mail nostro paese non è isolato, ma segue un’onda lunga che viene da fuori, quella dell’élite, l’argomento di questo e dei prossimi post : poi certamente nuotiamo o galleggiamo secondo il nostro stile e cultura.
      Se crediamo di essere antropologicamente inferiori, cadiamo in una trappola senza via d’uscita e seguiamo solo lo spartito scritto dall’élite e suonato tutti i giorni, ore e minuti dai mass media sotto controllo.

  2. Pur condividendo gran parte del suo pensiero credo che la realtà italiana sia dovuta anche alla nostra dabbenaggine per non dire di peggio.
    L’occidente é in crisi economica e morale, ma l’Italia lo é ancora di più.per trovare nazioni dove la corruzione ed il malaffare la fanno da padroni dobbiamo citare il Messico e la Nigeria…
    Cito ad esempio due decisioni che ci sono costate miliardi ,purtroppo nessuno ce le ha imposte o blandite, ma le abbiamo volute fortemente pensando che fossero una panacea per l’economia italiana e lo abbiamo sbandierato pensando di avere messo nel sacco francesi,inglesi e tedeschi.
    La prima decisione fu quella di costruire una flotta di piroscafi lussuosissimi per sbaragliare la concorrenza nel trasporto marittimo in particolare nelle rotte Europa -nord America , peccato che francesi e inglesi dando per scontato che il trasporto aereo era il futuro mentre l’Italia decideva di spezzare le reni alla concorrenza ,loro cominciarono ad incrementare il traffico aereo ed a mettere in disarmo la flotta delle navi passeggeri..questa decisione ci costo migliaia e migliaia di miliardi di lire.
    L’altra decisione catastrofica fu quella di vendere quote di agricoltura in cambio di quote siderurgiche …. francesi,tedeschi ed inglesi furono ben contenti di venderci parte delle quote siderurgiche in quanto avevano già capito che l’alimentare era il vero bene strategico mentre l’acciaio stava andando in crisi ….prevederlo non era poi così difficile ,terminata la ricostruzione del dopo guerra,agli sgoccioli l’esportazione facile perché nel mondo si stava provvedendo a costruire acciaierie per soddisfare il consumi interni ,la produzione dell’acciaio avrebbe dovuto essere drasticamente ridotta….noi riuscimmo ad espropriare e rovinare decine e decine di ettari di buon terreno coltivabile a Gioia Tauro per iniziare la costruzione della terza acciaieria , non si fece nemmeno in tempo a proseguire l’opera perché nel frattempo l’acciaio entrò in crisi e si dovettero ridurre le produzioni…a Gioia Tauro rimasero per decenni le macerie dei piazzali incompiuti e dopo pochi anni si dovette chiudere pure la nuovissima e non completamente finita acciaieria di Bagnoli … ci rimane l’acciaieria di Taranto che ci è già costata qualche miliardo di euro e purtroppo credo non sia ancora finita.
    Ho fatto due esempi eclatanti ,ma di queste decisioni sballate ce ne sono state troppe, personalmente non mi sento inferiore ,ma ripensando alla efficienza del regno piemontese,alla grandezza della repubblica Veneziana
    ,all’ordinato granducato di Toscana…ecc .devo constatare che qualcosa nell’unità d’Italia non ha funzionato , penso che per l’Italia ben si addica il detto :
    CHI E’ CAUSA DEL SUO
    MALE NON PIANGA.

  3. Non c’è dubbio che di errori ne abbiamo fatti tanti. Di più, di meno degli altri? Di maggiore o minore “qualità”? Non sono in grado di dare un giudizio fondato, il tema è troppo vasto. Tutt’al più posso dare una opinione o meglio ancora un’impressione, che ha un elevato quoziente di emotività.
    Quanto all’Italia, sappiamo non è nata per una spinta popolare, ma per una presa di potere dei Savoia, che avevano avuto il semaforo verde (geopolitica del XIX secolo) dalla Francia, ma ancora di più dalla Gran Bretagna. In precedenza era sempre stata in mano ad una potenza regionale locale (Vaticano) o a rami di dinastie straniere.
    Il senso nazionale doveva quindi essere costruito dopo l’unificazione, ma una famiglia reale in generale, ed in particolare i Savoia, non è molto portata ad una missione del genere e probabilmente la teme. Qualcosa era riuscito a fare Benito (l’altra faccia della medaglia: le vittime del fascismo), ma la mancanza di visione geopolitica lo ha portato all’alleanza ed alla guerra a fianco della Germania.
    Da buon provinciale non aveva capito che l’America era ormai diventata la prima potenza e che non avrebbe mai permesso alla Germania di prendere possesso dell’Europa. La sua catastrofica scelta di campo ci ha portato all’occupazione militare (mascherata da NATO) politica e culturale degli USA, che ci ha poi messo nel post-URSS nelle grinfie della Germania.
    In verità qualche conato di sovranità di politica nazionale ed estera era stato espresso da alcuni politici della Prima Repubblica (Fanfani, Moro, Craxi), e mal sopportato dalla CIA solo per la minaccia della URSS Tutto è stato sradicato dopo la caduta del Muro di Berlino attraverso Mani Pulite, che non ha affatto eliminato la corruzione, ma solo la classe politica che non era pronta a fare da cameriere del padrone.
    La verità e che alla Elite la nostra corruzione da ladri di galline (rispetto a quanto succede in molte altre parti del mondo) serve eccome, perché disunisce e depista il popolo che pensa che la corruzione sia la causa dei suoi problemi.
    Purtroppo nella nostra storia la costruzione di uno spirito nazionale e del senso dello Stato non ha mai trovato spazio, ma come scrivo nell’articolo gli italiani non sono affatto stupidi o particolarmente corrotti, la manipolazione mentale dei mass media globalisti che glielo vuole far credere non è mai stata così forte.

    • 1. Sulla vulagata propagandistica di TV e giornaloni secondo cui la corruzione in Italia è a livelli stratosferici e quindi ci meritiamo tutti i mali conseguenti, ecco degli spunti controinformativi e la controstoria.

      http://bastaconleurocrisi.blogspot.com/2019/07/la-corruzione-e-unammaccatura-sul.html

      A parte le argomentazioni logiche del Dott. Marco Cattaneo, vedasi anche i miei ultimi tre post all’articolo appena seganalato.

      2. Il Prof , complimenti davvero per l’ottimo articolo e per le sue ottime argomentazioni contro il lavaggio del cervello dei media mainstream che ha sviluppato nei suoi post all’articolo.

      Cordiali saluti.

      TheTruthSeeker

    • Che grandissima parte della stampa italiana faccia filtrare sole alcune notizie e ne oscuri altre concordo pienamente. La quasi totalità degli italiani legge solo giornali con editori italiani diretti da direttori italiani e agganciata a partiti politici italiani ,pertanto la manipolazione e in grande parte fatta da italiani ,l’esempio più eclatante é quello di avere oscurato per 70 anni quello che é accaduto durante e nell’immediato dopo guerra della seconda guerra mondiale nel confine di nord est d’Italia. Teniamo presente che molti italiani hanno il culto di coltivare il proprio orticello , il ” chiagni e fotti ” é diventato un motto nazionale , di questo dobbiamo prenderne atto,del resto l’editto di Badoglio avallato dai Savoia la dice lunga sulla fama che ci siamo conquistati. Siamo grandi individualmente,siamo grandi in piccole realtà,se la guerra la si potesse fare
      con un esercito di poche migliaia di uomini probabilmente avremmo pochi rivali, ma messi assieme facciamo solo una grande confusione per non dire di peggio , non abbiamo bisogno di poteri esterni che soffiano sul fuoco, siamo in grado di soffiarci da soli é una delle poche cose in cui siamo veramente autonomi.

      • Prima Parte.

        Non sono per niente d’accordo che è solo un discorso italiano, dire una cosa del genere vuol dire essere vittima di autorazzismo propagandato da Tv e giornaloni e non aver capito le basi, ecco qui le basi.

        “LE BASI

        1. La principale occupazione e preoccupazione dei super ricchi è orientare il conflitto distributivo a proprio favore.

        2. La principale occupazione dei loro servi , piazzati strategicamente in politica, mass media e università, è nasconderlo o negarlo.”

        tweet del Dott. Gavino Sanna, Presidente Associazione Consumatori Piemonte, 28 agosto 2019.

        Riferimento:

        https://twitter.com/GavinoSanna1967/status/1166639362571939840

      • Giancarlo, non sono d’accordo, la stragrande maggioranza dei “mezzi di informazione” è sotto stretta sorveglianza e vine indirizzato opportunamente.
        Il discorso è complesso perché viene dal 1861: l’Italia è nata come operazione geopolitica di potenza straniere, in primis la Gran Bretagna (Francia in appoggio). Obiettivo: avere una portaerei nel Mediterraneo. I Savoia non avevano alcun interesse a creare uno spirito nazionale, tutt’altro.
        Dal secondo dopoguerra siamo una colonia politico-militare angloamericana, data in sub-appalto alla Germania. L’Europa/Eurozona è una piattaforma strategica, spina nel fianco dei rivali geopolitici asiatici Russia e Cina. Il controllo dell’opinione pubblica è cruciale
        E’ una eresia storica essere subalterni? No, la storia ha sempre visto leader e “alleati”. E’ un male? Sì se la casella geopolitica italiana viene sacrificata, nella fattispecie lasciata spremere dal duo Germania-Francia (che, guarda caso i massmedia ci dipingono come superiori)

        • Che l’Italia sa secoli sia un vaso di coccio in mezzo a dei vasi di ferro concordo. Detto questo non possiamo rifugiarci dietro oscuri e palesi poteri stranieri per giustificarci ,concordo che il declino non é solo dell’Italia ma dell’intero Occidente,ma noi siamo i campioni di questo declino, non possiamo incolpare altri se il diritto esiste a sprazzi,se le leggi sono rispettate solo quando fanno comodo ad una parte pollica,non possiamo incolpare altri se diamo permessi premio a chi ha ucciso la fidanzata dandole fuoco ,non possiamo incolpare altri se i nostri magistrati con la complicità di leggi permissive ed interpretazioni discutibili rimettono in circolazione delinquenti e non mandano in galera chi fa scempio dei soldi
          pubblici , non possiamo incolpare altri se siamo così rincoglioniti di risarcire i delinquenti incorsi in ” infortuni ” mentre delinquono,non possiamo incolpare gli altri se non riusciamo a mandare in galera gente che delinque continuamente ed ha decine di identità ,non possiamo incolpare gli altri se non si riesce a licenziare chi non timbra il cartellino e va al mare oppure chi ruba nei bagagli degli aereo porti,non possiamo incolpare gli altri se le nostre aziende hanno chiuso le filiali al sud perché sono taglieggiate da mafia, ndrangheta e corona unita , non si può incolpare gli altri se la nostra burocrazia soffoca chi fa impresa ed intimorisce ed allontana gli investitori stranieri…ecco,con tutto il rispetto e la stima che ho nel suo pensiero io penso che servirebbe anche fare una drastica pulizia in casa nostro,dopo ci si potrebbe presentare a chi ci vuole taglieggiare con altre credenziali,credibilità ed autorità.

          • Giancarlo i fattori di degrado italiano che lei cita sono senz’altro reali. tutti i giornali e televisioni nazionali e locali ne parlano ampiamente tutti i giorni (“trascurandone” altri, spesso di politica internazionale, ben più importanti per il nostro presente e futuro).
            Se, giustamente si vuole fare pulizia, un elenco però non basta, bisogna individuarne le cause. E se si è già convinti che “noi italiani siamo fatti così” la discussione è già finita, ogni speranza è morta. Io non la penso così, e mi pongo delle domande.
            Tra gli esempi che lei cita c’è il “malfunzionamento” (è un eufemismo) della Giustizia. Che personalmente considero, dal punto di vista istituzionale, in testa alla lista dei problemi italiani (altro che il pannicello caldo della riduzione dei parlamentari)
            Domando: come si può sperare di avere una vera Magistratura quando è vergognosamente intrecciata (ultimo esempio, Palamara) almeno dai tempi di Mani Pulite con la politica, più precisamente con i sinistroidi eredi del PCI? Ridomando: perché gli emeriti Presidenti della Repubblica Napolitano e Mattarella (a cui fa capo capo il Consiglio Superiore della Magistratura) non intervengono? Qui non c’entrano gli italiani, ma i vertici dei poteri pubblici.
            Lei potrebbe obbiettare: ma non basterebbe la Magistratura applica le leggi, sono quelle che vanno cambiate e ridotte. Le leggi sono spesso interpretate dalla Magistratura negli specifici casi giudiziari ed è proprio qui che c’è lo spazio di manovra “politico”, A maggior ragione se ci sono “troppe leggi”
            Passiamo alla corte Costituzionale (cosa c’entra in questo consesso Amato, politico per eccellenza?), che dovrebbe salvaguardare il principio “la legge è uguale per tutti”. doamda: al fine di accorciare i tempi dei processi perchè non spinge la politica a ridurre da 3 a 2 i gradi di giudizio, magari dichiarando anche anti costituzionale la non-sospensione della prescrizione (ispirandosi magari a qualche paese europeo? https://tinyurl.com/y24248mr). Perché l’emerita Corte non richiede leggi più severe per i politici, visto che costituzionalmente hanno l’onore/onere di rappresentare il popolo?
            Terza ed ultima domanda: perché la Corte di Giustizia europea che ha/avrebbe il compito di uniformare l’applicazione del diritto nella UE non ci richiama su questa materia?
            Il mancato intervento per decenni delle istituzioni italiane ed europea sulle domande sopracitate ha due possibili risposte o una combinazione delle due: o sono istituzioni incompetenti o questo fondamentale fattore di degrado italiano non è poi tanto sgradito.
            E al di là dell’Italia, in qualsiasi paese il perdurare di questa situazione di stallo giudiziario vedrebbe aumentare l’illegalità,
            Con un ultimo non secondario particolare: che gli onesti, aiutati dalla gran cassa mediatica, si indignerebbero nei confronti dei disonesti. Divide et impera
            Sul tema della superiorità morale tedesca nei nostri confronti ho scritto qui https://tinyurl.com/pym3bfs che se avessi tempo aggiornerei Nel panorama mondiale i veri squali dll’evasione e delle truffe non siamo noi. Noi siamo più assimilabili a ladri di galline (esagero volutamente), ma ancora una volta i massmedia deformano la mente degli italiani che si auto colpevolizzano (e qui non esagero)
            A risentirci

      • Seconda Parte.

        1. Fake news, lo Spiegel confessa: abbiamo mentito per anni

        https://www.libreidee.org/2019/01/fake-news-lo-spiegel-confessa-abbiamo-mentito-per-anni/

        Da notare anche i miei post integrativi all’articolo appena segnalato.

        2. Per trovare altro articolo, scrivere le seguenti parole chiave:

        Padroni di tutto, anche dei giornali: chi crede alle loro news? Libreidee

        3. Per unire i puntini sull’argomento a livello di “Big Picuture”, per trovare articolo, scrivere queste parole chiave:

        Mont Pélerin, il vivaio degli oligarchi che ci stanno uccidendo Libreidee

        Dopo aver letto quest’ultimo articolo chiunque con un minimo di obiettività e onestà intellettuale si renderà subito conto che quel vuoto culturale non è stato mai solo un problema italiano ma di tutti i paesi aderenti alla UEM e come hanno fatto a creare quell’iimenso vuoto culturale? Vedasi Le BASI!!

        Saluti.

        TheTruthSeeker

        Terza Parte.

        “Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero.”Proverbio arabo.

        Non è ovviamente riferito a lei che non la conosco ma siccome si parla di media mainstream si riferisce ai galoppini e pupari appartenenti a quel settore che abbondano sia nella UEM, va bè in USA sono combinati anche peggio, d’altronde il lavaggio del cervello delle masse popolari con tecniche più o meno sofisticate lo hanno inventato loro tanti anni fa!!

      • Quarta Parte. prima sezione.

        Per unire ulteriormente i puntini.

        1. “Le Isole del Tesoro che finanziano l’egemonia mondiale”

        Più della metà del commercio mondiale passa attraverso i paradisi fiscali. Oltre la metà di tutti gli attivi bancari e un terzo dell’investimento diretto estero effettuato dalle imprese multinazionali vengono dirottati offshore. L’85% delle emissioni bancarie ed obbligazionarie internazionali si svolgono in una zona protetta, fuori controllo. Finanza-fantasma, un volume economico mostruoso: pari a un terzo del Pil mondiale. Secondo l’Fmi, è il fatturato-ombra dei soli piccoli centri insulari. Sono le “Isole del tesoro” svelate dall’inglese Nicholas Shaxson, autore di un singolare libro-denuncia. Cifre impietose: a possedere società off shore è l’83% delle maggiori impresi statunitensi e, secondo “Tax Justice Network”, il 99% di quelle europee. Isole protette da legislazioni opache: non solo isolette caraibiche, ma grandi isole famosissime: come Manhattan o la stessa Gran Bretagna, dove nel 2007 sempre il Fondo Monetario Internazionale ha individuato una giurisdizione segreta.

        «La giurisdizione segreta – scrive “Megachip” nel presentare il libro di Shaxson – serve a diverse cose: evasione, elusione, irrintracciabilità dei soci Elisabetta d’Inghilterradi una impresa, irrintracciabilità dell’origine dei flussi finanziari, riciclaggio, false fatturazioni ed altre pratiche spinte». Tra queste, scambi di favori con i narcotrafficanti, piazzisti d’armi, corruttori e tangentari di varia taglia che si comprano i loro rappresentanti all’interno del sistema politico, inclusi «monarchi, generali, dittatori sanguinari e conduttori di “Stati canaglia”». L’off shore, continua “Megachip”, è la concreta condizione di possibilità perché esista sia la globalizzazione del traffico delle merci, sia la costituzioni di multinazionali, sia più di ogni altra cosa, la globalizzazione finanziaria, nonché il riciclaggio dell’economia del debito. Queste “giurisdizioni segrete” sono circa 60. I due gruppi principali, secondo Shaxson, sono quello britannico e quello americano.

        Proseguimento:

        https://www.libreidee.org/2012/08/le-isole-del-tesoro-che-finanziano-legemonia-mondiale/

      • Quarta Parte. Sezione 2.

        Per unire ulteriormente i puntini.

        “Financial Secrecy Index – 2018 Results”

        2018 Secrecy Ranking

        1. Switzerland
        2. USA
        3. Cayman Islands*
        4. Hong Kong
        5. Singapore
        6. Luxembourg
        7. Germany
        8. Taiwan
        9. United Arab Emirates (Dubai)
        10. Guernsey*
        11. Lebanon
        12. Panama
        13. Japan
        14. Netherlands
        15. Thailand

        * British overseas territory or crown dependency. If Britain’s network were assessed together, it would be at the top.

        Proseguimento:

        https://www.financialsecrecyindex.com/en/

        Conferma di quanto detto nella Quarta Parte, Sezione 1, ovvero USA N 2 e considerando il network britannico di giurisdizioni segrete nella sua interezza UK N 1, nothing new under the sun = niente di nuovo sotto il sole! Ovviamente per chi è stato o è ancora un businessinsider del mondo della finanza o per chi non si accontenta della sbobba autorazzista antitaliana propagandata da Tv e giornaloni, purtroppo ancora poca gente.

      • Quarta Parte. Sezione 3.

        Eurostat: droga, prostituzione e contrabbando nelle stime del Pil
        Da settembre 2014, nel calcolo del PIL degli Stati Ue verranno incluse anche le attività illegali

        Proseguimento:

        https://quifinanza.it/soldi/eurostat-droga-prostituzione-contrabbando-nelle-stime-pil/3137/

        E non è una coincidenza fortuita che uno dei carburanti preferiti per alimentare la turbo finanza delle “Isole del Tesoro” che finanziano l’egemonia mondiale provenga dagli ingenti proventi del traffico di droga a livello internazionale.

  4. Quarta Parte. Sezione 4. Fine.

    Per unire ulteriormente i puntini.

    1. Nel “Financial Secrecy Index – 2018 Results” la virtuosa ed efficiente Germania propagandata da TV e giornaloni italiani è stata N 7, vedasi “Quarta Parte. Sezione 2.”, nel 2017 era la virtuosa ed efficiente Germania…… era già N 8.

    Il segreto di Berlino: la Germania è un paradiso fiscale, più di Dubai e Panama. Perchè nessuno lo dice?

    Proseguimento:

    https://scenarieconomici.it/germaniaparadisofiscale/

    PS a titolo di eventuale curiosità, la pubblicazione dell’articolo avvenne grazie a mia precedente puntuale e precisa segnalazione, l’autore dell’articolo molto montato non mi ringraziò con nemmeno mezza parola, poi però gli ho rotto le corna su un suo articolo propagandistico antitaliano della peggiore specie, non ci voleva chissà cosa, solo non farsi impressionare dalla sua tracotanza di emigrato all’estero ( UK ) di un certo successo.

    2. Per trovare altro articolo, scrivere le seguenti parole chiave:

    Handesblatt Germania fra i grandi riciclatori di denaro sporco europei Scenarieconomici

    3. In conclusione:

    A. Da dove deriva storicamente questa loro mentalità, per trovare articolo interesante, scrivere queste parole chiave:

    I liberali sono sociopatici? fenomenologia dello spirito barbaro pierluigi fagan wordpress

    B. La Quarta Parte, dalla Sezione 1 alla Sezione 4, dei miei post confermano in pieno a livello fattuale quanto già detto del Prof nella parte finale del suo secondo post:

    “La verità è che alla Elite la nostra corruzione da ladri di galline (rispetto a quanto succede in molte altre parti del mondo) serve eccome, perché disunisce e depista il popolo che pensa che la corruzione sia la causa dei suoi problemi.”, Il Prof

    Aggiungo anche che la turbo finanza delle giurisdizioni segrete non è altro che doping finanziario fatto in modo pesante e continuo e questo oltre che essere moralmente facilmente condannabile è anche molto ma molto scorretto da molti punti di vista.

    Saluti.

    TheTruthSeeker

  5. Certamente ci sono squali più grossi che rubano molto più in grande,ma il debito pubblico,la follia di mandare in pensione chi aveva maturato 15/19 anni di lavoro riconoscere centinaia di migliaia di pensioni di invalidità truffaldine é farina del nostro sacco,non é colpa dei poteri forti stranieri .

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