Federico Dezzani prevede nel 2017 la fine della 70ennale egemonia mondiale americana.

La previsione del blogger Dezzani è diametralmente opposta all’ipotesi geopolitica che ho espresso in questo articolo. In comune abbiamo come punto di riferimento la nuova presidenza di Donald Trump.
In sintesi, scrive Dezzani:
Il 2017 ha emesso i primi vagiti e molti si domandano quali novità abbia in serbo. Se il 2016 è definibile come l’anno dell’agonia del vecchio ordine mondiale a guida angloamericana, il 2017 ne sancirà il trapasso: insediatosi Donald Trump alla Casa Bianca, gli USA adotteranno per la prima volta dagli anni ’30 una politica estera neo-isolazionista, disimpegnandosi da storiche istituzioni come la UE e la NATO. Le forze centrifughe in seno all’Unione Europea ne usciranno galvanizzate ed una serie di tornate elettorali sarà in grado di infliggere il colpo di grazia all’eurozona. Nell’Est europeo ed in Medio Oriente, un numero crescente di Paesi cercherà riparo sotto l’ombrello russo, mentre la situazione si farà critica per gli ex-satelliti statunitensi lasciati senza protezione. La globalizzazione, già in affanno, subirà un drastico arresto. Al termine del 2017, il mondo sarà irriconoscibile. […..]


Nel mio personale Borsino di guerra, le probabilità che avvenga un grave conflitto tra Stati Uniti (gli attaccanti) e la Russia (l’attaccato) sono vicine al 50%. Nel 2010 la mia valutazione era sotto al 5% e l’attuale 50% può cambiare, in aumento o diminuzione, nel giro di pochi mesi. Sarà anche influenzato dall’esito delle elezioni presidenziali americane (con la Clinton salgono, scendono se vince Trump).


