I Tre Grandi Affabulatori

La comunicazione e l’immagine innanzi tutto! Gli irraggiungibili Maestri italiani.

L’Italia ha un trio di politici – Silvio, Beppe e Matteo – che vivono di comunicazione (televisione, giornali, web, comizi) attraverso la quale attirano il consenso elettorale personale e si costruiscono al contempo una immagine pubblica, che non trova necessariamente corrispondenza nella realtà della loro vita quotidiana.
Che la politica viva di immagine non è una esclusiva italiana né una novità storica. Che dire dell’eloquenza, dello stile e degli slogan alla base della popolarità di Obama o, nel recente passato, della studiata oratoria pubblica di Craxi o, un po’ più indietro nel tempo, delle adunate oceaniche e della macchina propagandistica del ventennio di Benito? O anche del Putin di oggi che, pur creando consenso elettorale con ben altri mezzi, si costruisce anche una immagine televisiva da Zar? Continue reading

Renzi: Macchiavelli, Napoleone o Direttore commerciale?


Premessa
Sembra che sulla scena politica italiana si stia muovendo qualcosa di nuovo e che con Matteo Renzi si possa sperare nell’avvio di cambiamenti con la C maiuscola. Renzi, Adesso!Questo è un elemento di novità che mi induce dopo molto tempo a scrivere di politica italiana. Finora vedevo il nostro paese immobile ed attanagliato dalla degenerazione di una classe dirigente banditesca, espressione di una cultura storica e civica di una buona parte del paese, e da una Europa costruita e governata dalla Germania pro-domo sua (dal suo punto di vista non fa una grinza, ma allora smettiamola con la retorica comunitaria di cui si riempiono la bocca molti politici, Napolitano per primo!).

La voglia e la determinazione del cambiamento ci sono, ma sono state messe in freezer dal M5S.

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Mario Seminerio: Grillusconi e la pentola d’oro

Traggo dal blog Phastidio questo acuto e ironico post, pubblicato il 18 novembre scorso. 

Letta e AlfanoUna precisazione prima della lettura dell’articolo che, come si intuisce dal titolo, parla anche di Berlusconi. Ma come, si potrebbe obiettare, il Cavaliere è stato dichiarato decaduto, perché parlarne ancora? Perché io penso che, al contrario di quanto ha annunciato recentemente Letta (Berlusconi non è pericolo, ora sono più forte), Silvio sia ancora in gioco: a bocce ferme, cioè senza ulteriori (peraltro possibili) condanne, Berlusconi sarà ancora leader – più incattivito e pericoloso di prima – di una destra che si sta ristrutturando alla grande, con Fratelli d’Italia e Nuovo Centrodestra di Alfano come ali del blocco Forza Italia. Quanto al supposto governo “più forte” di Letta, 2 giorni dopo la sua immatura sparata in sede europea il governo – che ricordiamoci si regge su una maggioranza di 6 voti al Senato – è andato in minoranza.

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Il tasso di verità dei nostri politici secondo Pagella Politica.

Il teatrino della politica ai raggi X della Rete.

PoliticheseNove giovani hanno lanciato l’anno scorso il sito Pagella Politica, nel quale analizzano dichiarazioni pubbliche di personaggi politici (al momento sono 35) per verificarne il grado di veridicità – o se preferite di bugia. Per ogni singola dichiarazione hanno definito cinque gradi di giudizio: Vero – C’eri quasi – Nì – Pinocchio andante – Panzana pazzesca, ai quali corrisponde un punteggio (100 – 75 – 50 – 25 – 0) che consente di dare un “voto” di sintesi ad ogni personaggio. 

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Il debito pubblico secondo Silvio – Parte II

E no Cavaliere! Stavolta i conti proprio non tornano!

Silvio magoIl Cavaliere ha studiato bene le argomentazioni elettorali che con la sua innata teatralità sciorina nelle interviste o nei talk-show. Oltre a quelle di attacco agli avversari politici, si è preparato anche argomentazioni difensive. Tra le più importanti in tal senso ci sono quelle sul debito pubblico, inesorabilmente aumentato anche nel suo lungo e prevalente periodo di governo. Ebbene Berlusconi ci dice che: 1) siamo un paese solido perché a fronte del nostro debito di circa 2000 miliardi abbiamo un attivo di 8000-9000 miliardi; 2) il debito non era ad una soglia pericolosa quando ha “deciso” (per il bene dell’Italia) di dimettersi, non essendo al 120% bensì al 95% del Pil; 3) a corollario dei due precedenti punti, Silvio sostiene che l’esplosione dei tassi di interesse dei nostri Btp nell’ultimo periodo del suo governo è stato creato ad arte dalla Deutsche Bank per costringerlo a dare le dimissioni.

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Della serie “Il debito pubblico è il 95% del Pil perché il sommerso …”

Berlusconi batte Craxi 2 a 1

BerlusconiIl valore del Pil italiano del 2011 è stato pari a 1580 miliardi, di cui 1310 rilevati direttamente dall’Istat nell’economia ufficiale, mentre gli altri 270 non sono rilevati bensì stimati (sempre dall’Istat) perché riguardano l’economia sommersa, il cosidetto nero. Sono questi 270 miliardi che danno origine all’ulteriore stima di 130-150 miliardi di mancato introito dell’erario per evasione fiscale, che  sentiamo citare spesso. Per inciso, il nostro istituto di statistica segue una metodologia definita e applicata a livello europeo.

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Video compilation dell’Epifania

Chiudiamo le feste con un po’ di carica.

Futuro Va bene, lo riconosco, l’ultimo post è pesantuccio da digerire,  la politica è un aspetto ostico della nostra vita, spesso diventa la jungla dell’animale uomo. Tuttavia, e per fortuna, ci sono anche altre dimensioni in cui possiamo trovare spazio e uscire così dalla gabbia della quotidianità e della comunicazione di massa. Basta ogni tanto ricordarsi di alzare lo sguardo e scrutare l’orizzonte psicologico e geografico in cui viviamo. E, inaspettatamente, l’orizzonte si sposta in avanti e scopriamo altri mondi.

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Monti e Bersani, i due uomini, le due agende.

Il 2013 dell’Italia e dell’Europa, quattro chiacchere al bar.

Monti e Bersani

Facciamo quattro chiacchere da bar e parliamo dei due politici, Monti e Bersani, che con ogni probabilità avvieranno attraverso una qualche forma di alleanza il prossimo governo. Che tipi sono? Cosa esprimono? Cosa ci possiamo aspettare da loro?

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Questa volta Berlusconi ha veramente fatto il bene dell’Italia!

Dopo un po’ di sconcerto iniziale ho cominciato a veder sotto una diversa luce l’ennesimo e rapidissimo (Silvio ha battuto sé stesso) voltafaccia di Berlusconi con la sua conferenza stampa di 2 giorni fa. Condivido il commento di Bersani (“Il populismo fa male all’Italia”), ma lo vedo anche sotto una luce positiva.
E’ vero, ciò che ha detto Berlusconi fa male, ma è una medicina amara che contribuisce a spingere verso un reale, ormai imminente, cambiamento del quadro politico. Perché? Cerco di spiegarmi. Continue reading

Clamoroso, Draghi: «Crisi, serve più coraggio. Bene taglio spese, ora ridurre tasse»

Draghi, lo scudiere dell’Eurozona?

La stampa cartacea e online ha diffuso la notizia dell’intervento di Draghi al Parlamento europeo della settimana scorsa, dandogli però, a mio avviso, poco risalto rispetto alla portata di quello che Draghi ha detto in materia di politica economica, campo nel quale il Presidente della BCE può sì influire con i suoi interventi monetari e finanziari, ma la cui responsabilità prevalente è dei politici e dei governi nazionali.
I quali, durante la discussione della relazione presentata da Draghi, vengono pesantemente chiamati in causa (saranno fischiate le orecchie alla Merkel, a Monti e a Rajoy?). Continue reading