Covid-19, settimane storiche per il nostro futuro – I Parte

I risvolti del ciclone Covid-19 per l’Europa e l’Italia – Parte prima: lo scenario di fondo

Ecco chi ha in mano il nostro destino ……. Merkel voices caution and optimism on Boris and Brexit at EU ...Non intendo scrivere qui del Covid-19 in senso generale*, ma desidero concentrarmi sulle fonti di finanziamento degli interventi necessari per fronteggiare le sue inevitabili e violente conseguenze sociali, economiche e finanziarie.
Diciamo subito che il “che fare” dipenderà in prima battuta dal grado di trasgressione che la Germania consentirà delle regole della Unione (sic!) €uropea di prevalente marca ….. tedesca. L’impresa è ardua e infatti il tentativo di settimana scorsa di definire una linea comune si è concluso con il fallimento del Consiglio europeo. Siamo quindi tutti in attesa della sentenza di frau Merkel & C. prevista per settimana prossima. Nel frattempo, per stare dalla parte del sicuro, il governo di Berlino ha già adottato suoi interventi di carattere straordinario, grazie alle abbondanti risorse accumulate nei 20 anni di €uroZona.

Ma nelle ultime settimane anche altri paesi “guida” del mondo (USA, Regno Unito, altri) hanno varato manovre di una portata quantitativa e qualitativa che definire storiche non è esagerato. Prima di arrivare alle faccende di casa nostra ritengo opportuno vedere velocemente di quali manovre si tratta, perché potrebbero diventare un modello di riferimento. Per chi? Probabilmente non per la Germania che in 20 anni di Euro ha messo molto, ma MOLTO, fieno in cascina e quindi, temo neanche per l’€urozona nel suo complesso.
E allora per chi? Per i paesi/governi europei che a fronte di una più che probabile risposta asfittica della Germania volessero decidere di rompere l’assedio della Austerità teutonica (tema della II parte di questo articolo).
E allora passiamo a schizzare preliminarmente a) lo scenario socio-economico mondiale che si sta delineando e b) l’entità e le tipologie delle mosse di politica economica e finanziaria già varate da chi sta reagendo velocemente e con strategie nuove.

LO SCENARIO PROSSIMO FUTURO.
La parziale ma pur sempre vasta paralisi dei principali paesi dell’emisfero nord della terra coinvolge ormai oltre 3 miliardi di persone e sta creando una crisi sociale, economica e finanziaria che, qualora il blocco dovesse anche solo perdurare fino a fine aprile, non avrà precedenti nella storia moderna.
Per dare qualche numero: A) il calo del Pil mondiale, dopo un “deludente aumento” del 2,3% nel 2019, potrebbe arrivare ad avere 2 cifre (nel 2009 fu di -2%) B) i debiti privati di famiglie e imprese non finanziarie (oggi  intorno al 150% del Pil mondiale) si ridurranno, nel senso che …….. ci sarà una lunga catena di fallimenti di imprese e una impennata della disoccupazione C) i debiti pubblici (oggi 85% del Pil mondiale) vedranno un forte e generalizzato aumento, direttamente proprozionale alla durata del blocco. Per noi potrebbe anche superare il 160%, per Francia (oggi 100)  e USA (oggi 105)  potrebbe salire al 120% o oltre, persino la Germania potrebbe salire dall’attuale 60 a un 70-75, non parliamo del Giappone che parte già da un 320%, che regge meglio del nostro perché laBank of Japan fa l’interesse del suo paese  D) la disoccupazione nel mondo oggi tra il 4 e il 5% sarà abbondantemente a 2 cifre (nel 2010 nelle economie avanzate raggiunse l’8,3%). Mi fermo qui e spero di essere smentito quanto prima, questione di qualche mese.
Di fronte a questo scenario i governi che nell’interesse dei propri paesi vorranno veramente contenere le conseguenze del blocco economico e far ripartire al più presto il lavoro e i redditi dei loro cittadini, dovranno investire risorse straordinarie per la loro entità, ma ancor di più per la loro a) fonte b) natura (anche a fondo perduto!) c) canalizzazione d) destinazione (finanza e/o economia reale). E come accennato all’inizio alcuni tra i più importanti paesi occidentali si sono già mossi.

global debt - Global debt to surpass $255 trillion this year. "Plan A" has failed, it's time for "plan B"
LE MANOVRE DI EMERGENZA VARATE.
Anche qui qualche dato per capire la portata degli interventi già in fase di decollo.
Negli Stati Uniti è partita una manovra di 2.200 miliardi di dollari, equivalente a circa il 11% del Pil, la Germania, il Regno Unito, il Giappone e altri paesi hanno lanciato manovre analoghe anche se non della stessa portata (leggi qui e vedi grafico sotto) E questo potrebbe essere solo il primo tempo, tutto dipende dalla durata del blocco socio-economico. L’Europa, Germania a parte, è in stallo – guardate nel grafico Spagna, Francia e Italia – ne parleremo a fondo nella seconda parte. Anche la Cina ha già preso le sue contromisure, ma la crescita 2020 prevista oggi (Bloomberg Finanza) è pari a + 2,9%, la più bassa dal 1976.

NOTA al grafico – Il deficit pubblico dei vari stati aumenterà di quasi tutta la parte marrone dell’istogramma e di una quota minoritaria di quella rosa.

Quanto alla cruciale tipologia di finanziamento e di destinazione, siamo di fronte ad una novità storica assoluta: una quota importante dei miliardi di dollari creati da un computer della FED e della BOE fluiranno – dopo un passaggio intermedio presso enti governativi – nei conti correnti di famiglie e imprese!
Si concretizza così la vecchia (1969) provocazione dei  “soldi dall’elicottero” di Milton Friedman, una mossa che solo le Banche Centrali (che chiamerò IdE-Istituti di Emissione della Moneta) gli possono porre in essere.
La Germania consentirà alla BCE di generare “helicopter money”? Lascio in sospeso la mia risposta.
Naturalmente oltre a questo “miracoloso” intervento, gli IdE (inclusa BCE in questo caso) stanno 1) alimentando la liquidità/sopravvivenza del sistema bancario e finanziario 2) sostenendo i titoli di debito pubblico acquistandoli nel mercato secondario. Anche in questo caso con nuova Moneta digitale

Tradotto in termini politici, nei paesi citati (aggiungo Hong Kong, che è stato il primo, Macao, Singapore) gli IdE si apprestano ad affiancare i Governi per consentire loro di realizzare un intervento pubblico straordinario di salvataggio (fallimenti e disoccupazione di massa).
Non c’è settore della vita pubblica che non benefici della Moneta creata dagli IdE: lo Stato, le imprese, le banche, le famiglie.
Tutto bello e semplice? Niente affato, se la creazione di Moneta è gestita male (per incompetenza o volutamente) può avere ripercussioni molto negative**. Patriottismo o opportunismo politico delle classi dirigenti di questi paesi? Slancio di beneficienza di chi controlla gli IdE? Domande che lascio in sospeso.

Dobbiamo infatti passare a scrutare le possibili – e certamente tardive – mosse che la Germania, indiscutibile leader (führer in lingua tedesca) della (Dis)Unione €uropea, deciderà di porre in atto. Ci riguarda molto da vicino.

NOTA* – In questo articolo mi concentro esclusivamente sulle conseguenze dell’epidemia Covid-19 sul futuro sociale ed economico del nostro Paese, “trascurando” la tragedia delle vittime, l’altrettanto enorme sacrificio dei sanitari che si battono sul campo. Rientrerebbe altresì nello scenario analizzare la possibile genesi del Covid-19, entrando nel dibattito se si tratti di un evento naturale (il mercato dei pipistrelli di Wuhan) o se è il prodotto di “ricerca” biologica – diffuso per errore o volutamente per finalità di business (se dovesse uscire a sorpresa un vaccino ….) o di natura geopolitica – o se è una montatura mediatica, o una combinazione delle possibilità citate. Analisi di alto interesse ma impossibile (parlo per me) da sviluppare oggi su basi solide e comunque secondario rispetto alla assoluta priorità di concentrarsi sul “che fare”. L’Italia, dopo 20 anni di CambioFisso€uroMarco, si accinge ad affrontare questa crisi epocale con “difese immunitarie” vicine al livello di guardia.

NOTA** L’inflazione è il pericolo maggiore che comporta la creazione di Moneta che fluisce direttamente o indirettamente alle famiglie e/o alle imprese e/o allo stato, aumentando quella che in termini macroeconomici viene definita domanda aggregata. Se la domanda (imprese, famiglie, stato) è molto superiore all’offerta (la produzione di beni e servizi) si può infatti creare inflazione, che sarà proporzionale alla differenza tra Domanda e Offerta, che non sono però quasi mai in perfetto equilibrio.
Ad esempio l’Italia è, ormai da molti anni, uno dei paesi europei in cui la capacità produttiva è sotto utilizzata (talvolta distrutta): questo significa che la creazione di nuova Moneta/Domanda prima di creare inflazione dovrebbe prima arrivare a saturare la capacità produttiva, che però nel frattempo potrebbe anche essere aumentata con nuovi investimenti.
Si potrebbe anche fare qualche considerazione quantitativa sul rischio inflazione, prendendo a riferimento il valore della Produzione Intena Lorda (Pil, che in Italia è intorno ai 1.750 miliardi), ma mi fermo qui. Naturalmente la problematica è molto più complessa di queste considerazioni elementari, ma la relazione di base tra Moneta – Domanda – Produzione – Inflazione è quella appena descritta. Ne consegue che chi sostiene a spada tratta che nuova Moneta crea automaticamente inflazione o non tiene conto di queste considerazione o è in mala fede.
Vai alla seconda parte.


SE VUOI RICEVERE UN MESSAGGIO ALLA PUBBLICAZIONE DI UN NUOVO ARTICOLO, ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER, INSERENDO IL TUO INDIRIZZO MAIL NELLA CASELLA IN ALTO A DESTRA. RICEVERAI UN MESSAGGIO CHE TI CHIEDE LA CONFERMA DELL’ISCRIZIONE
________________________________________________

Articoli correlati
+ Il grande inganno della Moneta (18-04-2018)
+ L’identikit della Élite della Moneta (10-02-2018)
+
Come evitare il collasso finanziario (25-11-2016)
+
La Bank of Japan, l’avanguardia del reset finanziario (08-09-2016)
+
L’Europa, i Padri fondatori e la CIA (17-07-2016)
+
Sta succedendo qualcosa di molto strano (15-03-2016)
+ Conversazione sull’Europa e l’Euro (23-08-2014)
+ L’Élite della Moneta, un po’ di storia (10-06-2018)

4 thoughts on “Covid-19, settimane storiche per il nostro futuro – I Parte

  1. Questa crisi provocata dal Covid-19 puo’ avere risvolti imprevedibili , una cosa é certa , mi pare che anche la Francia lo abbia capito, la Germania va messa in condizionate di non nuocere,la storia ha dimostrato e sta dimostrando che la Germania é si un grande popolo,ma non ha la capacità di guidare l’Europa o una qualsiasi federazione di nazioni .
    Da questa situazione é difficile uscirne, il nord Europa ,giustamente accusa il sud d’Europa di essere la classica cicala, ed in questo dobbiamo dargli ragione,
    altrettanto é vero che con i soldi del paesi del sud Europa ,il nord Europa ha salvato le sue banche e con lo spread si fa tondo , vista la inconciliabilità delle due posizioni ed esigenze , forse si potrebbe cominciare a pensare a due federazioni europee una del nord ed una del sud .
    La federazione europea del nord mantenga pure la sua austerità, la federazione del sud seguirà la sua via ,magari studiandosi l’esempio giapponese,il tempo darà ragione a chi ha lana per tessere il filo migliore…..va bene tutto , ma per favore non permettiamo ai tedeschi per la terza volta in 100 anni di devastare l’Europa .

    • Salve Gianca e ben ritrovato.
      Se riferito all’Italia, il nostro paese non è affatto una cicala, è l’UNICO in Europa che ha da circa 20 anni un avanzo primario (esclusi gli interessi del debito, che sono dal 1981 nei denti dei pescecani della finanza e non più calmierati da Bankitalia, come invece continua a fare ad esempio il Giappone). Solo la Germania si è unita a noi e grazie ai profitti che le ha assicurato l’EuroMarco
      Stavolta lei non cita “la corruzione” come l’altro classico preteso elemento di inferiorità italiana, ma lo faccio io. Non ne siamo certo esenti, ma che dire dei mega scanadali teutonici Siemens, Wolksvagen e Deustche Bank? I tedeschi fanno sul serio ….anche con la corruzione.
      La Germania, grazie all’arma (o se preferisce il dazio a suo favore) che rappresenta l’euro, sta certamente vincendo la III Guerra Europea, iniziata da oltre 20 anni.
      Concordo che per gli sviluppi futuri la posizione della Francia è molto importante, ma ancora di più lo è quella dell’America, in particolare quanto si è stancata della “indisciplina” tedesca nei confronti delle sue direttive geopolitiche (Russia e Cina)
      Buona giornata

  2. Egregio prof. mi fa piacere risentirla,mi auguro che tutto vada per il meglio.
    Concordo con lei che la Francia ,dopo la dipartita dell’Inghilterra assume un ruolo chiave in questa Europa,pensavo che l’asse franco – tedesco fosse inossidabile , la Francia garantiva l’ombrello atomico la Germania la sosteneva economicamente , ma evidentemente il male della superiorità della razza che sotto sotto in Germania non è scomparso é riuscito a incrinare questo asse e può tornare a danno della Germania .
    Vorrei chiarimenti sulle direttive geopolitiche USA nei confronti di Russia e Cina ,per quanto riguarda la Cina
    posso condividere i timori americani,per quanto riguarda la Russia credo sia un colossale errore strategico,un accordo con la Russia nazione che per cultura e religione possiamo considerarla molto vicina all’Occidente, metterebbe in una botte di ferro L’Occidente, avremmo indipendenza energetica ed una potenza che ci metterebbe al sicuro da ogni evenienza .

    • Bella domanda Gianca, provo a sintetizzare come la vedo.
      E’ una partita a 3 – ciascuno con forza e caratteristiche diverse – più un gruppo di satelliti che possono fare un salto di orbita e passare da uno dei 3 ad un altro. Se 2 dei 3 si alleano il terzo va in difficoltà. Apparentemente la pressione posta dalle amministrazioni Obama e Trump su Russia e Cina sta producendo un avvicinamento Russia-Cina, binomio potenzialmente in grado di mettere in un angolo gli Yankee, se portata agli estremi quella di Washngton sarebbe una strategia peredente.Ma non credo sia così.
      I 3 attori hanno strategie diverse, semplifico al massimo: 1) gli USA si sentono i più forti (e lo sono grazie al dollaro come valuta di riserva mondiale) e attaccano sui 2 fronti rivali. 2) La Cina “attacca” per la conquista di alleanze commerciali e di mercato mondiali. Intanto si rafforza militarmente e la feroce opposizione USA al 5G (arma informatica e per i servizi segreti?) si può forse inquadrare in questo contesto. 3) La Russia è sulla difensiva, ma se viene attaccata nella sua sfera di influenza ha una capacità di reazione dirompente (Siria).
      La leadership americana, quella che mena la danza, non è un monolite, ha due linee contarpposte, una oltranzista l’altra più realistica (e forse più intelligente). E’ questa seconda a mio parere che ha portato Trump alla presidenza e che lo sostiene. Se sarà rieletto (io penso di sì) vedremo la vera “linea Trump” nel suo secondo mandato. Ma la vera mente strategica del XXI secolo è quella ….. che non ha una strategia. Ovvero che fa il doppio gioco con gli altri 2 competitori, ufficialmente attaccandoli ma dietro alle quinte li sollecita ad combattere insieme il terzo e a spartirsi la preda. Questo perché solo un pazzo (e una mente strategica non lo è) può pensare di poter “governare” la molteplicità delle forze in campo, che non sono solo gli avversari diretti ma anche i satelliti (Europa, India, Arabia Saudita, Iran e altri ancora) i cui movimenti congiunti possono avere influire sull’equilibrio globale. Ad esempio, l’Arabia saudita è fondamentale per mantenere il dollaro come riserva mondiale e non far crollare gli USA, l’India ha un potenziale enorme, l’Europa deve continuare ad essere la piattaforma militare e l’avamposto politico di contenimento di Russia e Cina (e la Germania non sta assolvendo bene il compito e a Washington stanno meditando se toglierle il bastone del comando, cioè l’Euro, la nostra speranza).
      Sopra ed insiema a tutto questo c’è un disegno che va oltre “gli USA, “la Cina”, “la Russia” ed è quello dei Padroni del Denaro, che non hanno una patria/nazione anzi la vogliono eliminare, perché puntano ad una Moneta mondiale (digitale) e ad un NewWorldOrder. E la crisi Covid-19 ci sta facendo fare un passo in quella direzione. Voluto o evento della storia? Non lo so, ci sto riflettendo ma per ora navigo in alto mare.
      Buon fine settimana

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.