Monti, se ci sei batti un colpo (per la crescita)!

Abile chirurgo o cinico macellaio? La riforma del lavoro non aiuterà la crescita, ci vuole ben altro!

Minti atterra in GiapponeAd appena due settimane dal mio precedente post sul governo Monti torno a scriverne, per parlare del tema di attualità, la  riforma del lavoro.  Che, diciamo subito, qualunque sia l’esito della negoziazione in atto con i sindacati e con il Pd, non rilancerà  quest’anno gli investimenti, la crescita e quindi neanche l’occupazione – destinata invece a calare sensibilmente.
Ma quando si deciderà il Presidente del Consiglio ad intervenire per rilanciare la crescita? Non ci sono ricette magiche, ma, come vedremo qualche spazio c’è. Ma per SuperMario pare che il rilancio dell’immagine dell’Italia presso gli ambienti finanziari e politici internazionali sia diventata la priorità assoluta. Speriamo che con il mega tour in Asia abbia concluso la sua abile campagna di comunicazione. Per concentrarsi finalmente sulla crescita e sull’equità.
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La prima fase del governo Monti: l’Italia è salva?

Mario MontiE’ giusto tirare un bilancio dei primi 120 giorni del governo Monti, senza però dimenticare che – salvo colpi di scena di origine partitica – ne ha ancora  a disposizione 400. Quindi si tratta di un bilancio ampiamente provvisorio.
Possiamo però già dire che, se continuerà con il ritmo e il peso degli interventi dei primi 4 mesi, questo esecutivo si potrà candidare per la palma del governo più attivo della storia repubblicana!

Data la ricchezza di studi e dibattiti in materia, anziché re-inventare l’ombrello, ho pensato bene di riportare un articolo di Luigi Zingales apparso su L’Espresso il 23 febbraio scorso. L’autore è un prestigioso e giovane economista  italiano, noto  sul piano internazionale, professore di finanza all’Università di Chicago. Scrive per L’Espresso e Il Sole 24 ORE.

Ho scelto il suo scritto perché oltre ad essere particolarmente efficace, intreccia l’azione del governo Monti con quella europea – in questo caso della BCE di Mario Draghi – dandoci  la chiave di lettura del percorso attuale e futuro dell’Italia.
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Il finto salvataggio della Grecia. Perché?

Le banche tedesche e francesi, con l’assistenza della BCE, dettano i tempi e le modalità del “salvataggio” della Grecia, ovvero dei loro bilanci pieni di titoli greci.

Il Parlamento della Grecia.Settimana scorsa è stato varato dai paesi dell’Eurozona un pacchetto di aiuti alla Grecia, che prevede una parziale ristrutturazione del debito greco e aiuti finanziari per 130 miliardi di euro in 2 anni.
Nel 2010 era già stato approvato un analogo finanziamento alla Grecia di 110 miliardi ed è bene sapere che, dei 240 miliardi di finanziamento totale, 36 sono stati o saranno pagati da noi italiani (tra 2010 e 2013).

Nonostante questi sostegni europei, restano seri dubbi sull’effettivo salvataggio della Grecia. Ce n’è abbastanza per studiare a fondo l’argomento, cosa che ho cercato di fare, per provare a rispondere a queste tre domande: 1) La Grecia è salva o, al contrario, è fallita? 2) Se è fallita, perchè l’Eurozona capitanata da Germania e Francia la tiene artificialmente in vita nell’area euro? 3) Cosa ci possiamo ancora aspettare per l’Italia e l’Europa dal caso Grecia?
Ecco i risultati della mia ricerca, che saranno messi alla prova dei fatti dagli avvenimenti futuri.
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“ETICASEMPRE” e la Rete

Grande Gigliola!

In diversi post di questo blog – l’ultimo è “Il mio sogno di Capodanno” – ho auspicato che l’enorme potenzialità di aggregazione della rete si concretizzasse in un movimento di opinione pubblica, finalizzato alla riforma del mondo politico. Non sono l’unico a pensarla così, anzi c’è qualcuno che si è messo in azione.
Gigliola Ibba-ETICASEMPREQuesta signora si chiama Gigliola Ibba, è una ex-manager in pensione, benestante, nonna settantenne e da ottobre si è lanciata in una sfida straordinaria. Ha speso 60.000 euro per acquistare 2 pagine del Corriere della Sera, in gennaio ha costituito l’associazione  ETICASEMPRE, ha realizzato un blog – nel quale trovate lAtto costitutivo dell’associazione, lo Statuto, la scheda di adesione – che è partito alla grande  animando il dibattito e la partecipazione all’iniziativa. Che ve ne pare, niente male, eh?
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Fategiustiziacazzo!

Concordia inchinata e Schettino

Della tragedia Concordia abbiamo visto, sentito e letto di tutto. E’ un dramma umano per le vittime e i loro famigliari, è una tragicommedia per Schettino e dintorni, nonché per la Costa Crociere e i suoi inchini.
Il caso è lampante, non c’è molto da indagare per capire cosa è successo – testimonianze  e prove sono abbondantissime – e di chi sono le responsabilità;  i video girati in diretta dagli involontari interpreti e le immagini della nave coricata rendono questo caso spettacolare e, per la sua assurdità, in certi momenti mi sembra un film. Continua la lettura

L’Italia, l’euro e la Germania (parte 2a)

Ecco la risposta di Merkel-Germania alla precedente missiva di Monti-Italia. Anche in questa troverete pochi dati  perché sono “nascosti” dietro i link disseminati nel testo della lettera.

Confidenziale – Risposta di Merkel-Germania alla lettera aperta di Monti-Italia.

MerkelCara Monti-Italia, la tua lettera mi ha sinceramente colpito, mostra un paese con una guida – finalmente! – che pensa al futuro e cerca di scrollarsi di dosso decenni di incrostazioni politico-sociali.
Accetto le tue domande provocatorie, sono tutte pertinenti e, vista la confidenzialità del nostro scambio, ti rispondo con i seguenti 8 punti.
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L’Italia, l’euro e la Germania (parte 1a)

Scambio di lettere aperte tra l’Italia e la Germania.

Merkel e MontiPer non scrivere un articolo troppo pesante, ho deciso di presentarlo sotto forma di uno scambio di lettere aperte tra Italia e Germania. Ho evitato così di imbottirvi di dati, tabelle e di entrare in complessi discorsi storico-politici. Questi approfondimenti li troverete comunque nei numerosi link sparsi nel testo delle lettere. Ed ecco la prima.
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Il nostro petrolio e i giovani

Secondo un recente articolo del Fatto Quotidiano l’amministrazione di Tivoli starebbe per “inquinare” Villa Adriana con la decisione di costruire nelle sua vicinanze sia una discarica che una mega lottizzazione residenziale. Immagine di Villa AdrianaSpero che la notizia sia un allarme esagerato o addirittura fuori luogo.
Ho avuto occasione recentemente di ammirare questa meraviglia e, nella stessa giornata, ho visitato anche Villa d’Este, l’altro gioiello di Tivoli, in questo caso rinascimentale. Entrambi sono inseriti nella lista UNESCO del patrimonio mondiale. Per la visita a Villa Adriana siamo stati guidati da una giovane donna, molto preparata e coinvolta nella sua presentazione.
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Fuori programma

Logo Gazzetta di Parma

Ho chiesto il permesso di pubblicare l’editoriale apparso nell’edizione di ieri al direttore della Gazzetta di Parma, che gentilmente me lo ha concesso. La lettura di questo articolo mi ha rafforzato la convinzione – espressa anche nel mio ultimo post – che ce la possiamo giocare. Per fare un paragone calcistico, è appena iniziato il secondo tempo di una partita di spareggio per la retrocessione, siamo in svantaggio, ma durante l’intervallo nello spogliatoio è scattato qualcosa all’interno della squadra. Riusciremo a pareggiare o, addirittura, a vincere? E giochiamoci ‘sto  secondo tempo! La prima azione vede oggi capitan Monti tentare un dribbling a frau Merkel…..
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L’Italia e l’euro

Chi spera che l’Italia esca dall’euro e perché.

Inversione di rotta.
Mi ero ripromesso di parlare di Italia ed euro dopo alcuni articoli propedeutici contenenti analisi e dati economici. Ho invece deciso di invertire il percorso e dirvi subito quello che penso. L'euro in crisi.Il motivo di questa inversione è che ho assistito recentemente a dibattiti e a dichiarazioni di personaggi vari, nelle quali si sostiene che la salvezza dell’Italia consiste nello spezzare la catena dell’euro, che ha penalizzato il nostro export, e fare così ripartire la crescita attraverso il rilancio delle esportazioni. La disoccupazione si ridurrebbe, i nostri conti pubblici si raddrizzerebbero e riconquisteremmo la fiducia dei mercati finanziari. Ricetta semplice e miracolosa!

Queste  affermazioni mi hanno fatto saltare la mosca al naso perché nella migliore delle ipotesi si tratta di conclusioni affrettate e semplicistiche di fenomeni economici un po’ più complessi; nella peggiore, e più probabile, ipotesi sono uno specchietto per le allodole, un tentativo di manipolazione dell’opinione pubblica per finalità politiche.
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