Esploriamo la foresta elettorale

Cominciamo dunque a confrontare le priorità elencate nel post precedente con le proposte degli attori politici. E’ evidente che per fare questo esprimerò dei pareri personali, che chi legge può rimpiazzare con i suoi, quello che conta è lo schema di ragionamento.

Per semplificare il nostro percorso, raggrupperò le 10 priorità individuate nel post precedente, in 5 categorie omogenee.

1. NOVITA’ E PULIZIA, ovvero legalità-lotta alla corruzione-ricambio della classe politica e dirigente. Questo tema è una novità assoluta della lotta elettorale e segna un passaggio storico della nostra vita civile, è l’epicentro di un terremoto (grande o piccolo, lo vedremo) in arrivo. Ecco la mia valutazione dei 6 attori elettorali di fronte a questa priorità.

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Elezioni del 24-25 febbraio:indecisi a tutto

Voto=Scelta, sì ma con quali criteri?

Nella crescente bagarre che ci sta accompagnando al voto del 24-25 febbraio sento personalmente il bisogno di chiarirmi le idee o, quanto meno, di provare a farlo. Vorrei cioè rafforzare la componente razionale della mia decisione di voto, anche perché l’altra componente, quella psicologica, è un po’ in difficoltà. Ecco perché ho deciso di inaugurare, con questo post, una mini-serie di 2-3 articoli di analisi dell’offerta politico-elettorale. Sarà uno schema di ragionamento e non un pronunciamento elettorale.

Per cominciare, riporto sotto un post pubblicato da Umberto Brindani, direttore del settimanale OGGI, il 24 gennaio e il cui titolo apparentemente non è foriero di aiuto e chiarezza elettorale. Ma come vedremo non è proprio così.

Testata

Indecisi a tutto

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Giovanni, l’informazione politica e il diritto di voto

Giovanni vorrebbe votare ….. da solo, ma poi ci ripensa.

fhfhfhfhfhfhIl nostro amico Giovanni ha scritto un commento-post al mio articolo “Il tasso di verità dei nostri politici secondo Pagella Politica” che riporto sotto con piacere.

Caro Prof

E’ bello vedere che ci sono delle giovani leve che approfondiscono l’Informazione, che è il cuore della democrazia. Il sito Pagella Politica è un esempio significativo in tal senso.
Ho scritto Informazione con la maiuscola perché troppo spesso si confonde l’immane valanga di stimoli ai quali siamo sottoposti quotidianamente con questo concetto chiave.

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Il tasso di verità dei nostri politici secondo Pagella Politica.

Il teatrino della politica ai raggi X della Rete.

PoliticheseNove giovani hanno lanciato l’anno scorso il sito Pagella Politica, nel quale analizzano dichiarazioni pubbliche di personaggi politici (al momento sono 35) per verificarne il grado di veridicità – o se preferite di bugia. Per ogni singola dichiarazione hanno definito cinque gradi di giudizio: Vero – C’eri quasi – Nì – Pinocchio andante – Panzana pazzesca, ai quali corrisponde un punteggio (100 – 75 – 50 – 25 – 0) che consente di dare un “voto” di sintesi ad ogni personaggio. 

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Il debito pubblico secondo Silvio – Parte II

E no Cavaliere! Stavolta i conti proprio non tornano!

Silvio magoIl Cavaliere ha studiato bene le argomentazioni elettorali che con la sua innata teatralità sciorina nelle interviste o nei talk-show. Oltre a quelle di attacco agli avversari politici, si è preparato anche argomentazioni difensive. Tra le più importanti in tal senso ci sono quelle sul debito pubblico, inesorabilmente aumentato anche nel suo lungo e prevalente periodo di governo. Ebbene Berlusconi ci dice che: 1) siamo un paese solido perché a fronte del nostro debito di circa 2000 miliardi abbiamo un attivo di 8000-9000 miliardi; 2) il debito non era ad una soglia pericolosa quando ha “deciso” (per il bene dell’Italia) di dimettersi, non essendo al 120% bensì al 95% del Pil; 3) a corollario dei due precedenti punti, Silvio sostiene che l’esplosione dei tassi di interesse dei nostri Btp nell’ultimo periodo del suo governo è stato creato ad arte dalla Deutsche Bank per costringerlo a dare le dimissioni.

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Della serie “Il debito pubblico è il 95% del Pil perché il sommerso …”

Berlusconi batte Craxi 2 a 1

BerlusconiIl valore del Pil italiano del 2011 è stato pari a 1580 miliardi, di cui 1310 rilevati direttamente dall’Istat nell’economia ufficiale, mentre gli altri 270 non sono rilevati bensì stimati (sempre dall’Istat) perché riguardano l’economia sommersa, il cosidetto nero. Sono questi 270 miliardi che danno origine all’ulteriore stima di 130-150 miliardi di mancato introito dell’erario per evasione fiscale, che  sentiamo citare spesso. Per inciso, il nostro istituto di statistica segue una metodologia definita e applicata a livello europeo.

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Monti e Bersani, i due uomini, le due agende.

Il 2013 dell’Italia e dell’Europa, quattro chiacchere al bar.

Monti e Bersani

Facciamo quattro chiacchere da bar e parliamo dei due politici, Monti e Bersani, che con ogni probabilità avvieranno attraverso una qualche forma di alleanza il prossimo governo. Che tipi sono? Cosa esprimono? Cosa ci possiamo aspettare da loro?

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Il Giovanni Furioso

Ho già pubblicato nel giugno scorso un appassionato intervento di Giovanni riguardante la politica a senso unico della Merkel, nel quale spronava sé stesso e gli italiani a partecipare al cambiamento del nostro paese. Pubblico di seguito il suo secondo gradito contributo al blog, focalizzato sul nostro quadro politico. Anche in questo caso non esprimo alcun commento, mi sono preso però la libertà di accompagnare il pensiero di Giovanni con le immagini che trovate lungo il testo. Mi auguro che questi appuntamenti continuino, anche perché stiamo entrando in un momento politico-elettorale di portata storica.

Caro Prof,

Berlusconi-CaimanoSiamo all’ultimo quadro de ”Il Caimano”, quando il nostro si allontana dall’incendio che ha appena appiccato.
Ormai Berlusconi ha giocato tutte le sue carte, ed è evidente che, oltre ad averle finite, è in preda ad una totale confusione mentale; sommato al livore che lo anima quando lo si contraddice, si è arrivati ai grotteschi monologhi dell’ultima settimana. Nel Pdl ormai si è alla corsa alle scialuppe di salvataggio, prima che il Titanic si inabissi. Ma mi sembra che, oltre che in numero limitato, siano sfondate e che rapidamente andranno a picco anch’esse. Il voto siciliano ne è una conferma; si è passati dal 61 a 0 di qualche anno fa alla quasi sparizione della compagine azzurra. Continue reading

Questa volta Berlusconi ha veramente fatto il bene dell’Italia!

Dopo un po’ di sconcerto iniziale ho cominciato a veder sotto una diversa luce l’ennesimo e rapidissimo (Silvio ha battuto sé stesso) voltafaccia di Berlusconi con la sua conferenza stampa di 2 giorni fa. Condivido il commento di Bersani (“Il populismo fa male all’Italia”), ma lo vedo anche sotto una luce positiva.
E’ vero, ciò che ha detto Berlusconi fa male, ma è una medicina amara che contribuisce a spingere verso un reale, ormai imminente, cambiamento del quadro politico. Perché? Cerco di spiegarmi. Continue reading

La saga dell’Euro: l’autunno e l’inverno prossimo venturo.

Con l’inizio dell’autunno è finita la tregua estiva, effetto delle mosse di Draghi. Il Governatore della BCE infatti non ha affatto risolto i problemi economici e sociali dell’Europa, ci ha messo una grossa pezza, ha guadagnato tempo buttando la palla nel campo della politica.

L’effetto Draghi è stato notevole e di natura esclusivamente psicologica: senza scucire un euro il costo dei Btp e dei Bonos si è allontanato dai pericolosissimi livelli di guardia. Il Governatore continua a tessere la sua tela all’interno del mondo tedesco per isolare Bundesbank e i falchi tedeschi che continuano a fargli la guerra. Ma la tregua è finita proprio perché nel campo della politica si è accesa nelle ultime settimane la spia rossa, a cominciare dai due paesi più vulnerabili, Spagna e Italia.

In Spagna, oltre alle previste notizie negative sul fronte economico-finanziario, Continue reading