Conversazione con il Prof sull’Europa e l’Euro (Parte II)

L’autointervista, un modo per semplificare temi complessi. Chi vuole approfondire può seguire i link seminati nel testo.                          

Parte II: la svolta del Trattato di Maastricht (1992)

D: “Torniamo allora alla svolta di Maastricht.

R: “Inquadriamola innanzi tutto nel contesto storico nel quale è avvenuta.
Il
 Trattato Maastricht, che produce il “salto di qualità” verso un Europa a trazione tedesca, è stato firmato 3 anni dopo la caduta del Muro di Berlino. Non si tratta di un caso perché questo avvenimento segna la fine del ciclo storico del dopoguerra e contribuisce in modo determinante ad avviarne un altro, non soltanto in Europa ma nel mondo intero e se vuoi potremmo farne oggetto di un’altra conversazione.”

D: “Volentieri, ma restiamo intanto sugli avvenimenti europei Continue reading

Il balletto di Ferragosto intorno alla Troika

Negli ultimi mesi si stanno moltiplicando le dichiarazioni verbali e scritte di importanti interpreti della vita pubblica italiana ed europea che auspicano un commissariamento del nostro paese da parte della Troika (BCE-FMI-UE). Cito due esempi illustri, il primo di Eugenio Scalfari, il secondo di Mario Draghi.

L’editoriale di Scalfari su Repubblica del 3 agosto
Come in tutti i suoi editoriali domenicali, anche in questo Scalfari sviluppa un giro d’orizzonte sui più importanti avvenimenti italiani ed internazionali della settimana trascorsa. Quando arriva ai fatti di casa nostra, l’autore esprime valutazioni negative sui risultati economici del governo e dichiara anche di intravedere “una alleanza stabile e non più limitata alle sole riforme costituzionali” di Renzi con Berlusconi.

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La Prima Crociata di Renzi

E’ partita la Prima Crociata di Renzi contro i frenatori delle Riforme in Italia e contro i Falchi europei del Rigore. Non sarà molto lunga ed altre probabilmente seguiranno.

Molti italiani sperano che l’ex sindaco di Firenze abbia successo nel suo slancio innovatore e di cambiamento epocale che annuncia ripetutamente da quando è entrato nell’agone politico nazionale ed internazionale. Ma quante chance ha di riuscirci? In questa prima fase il Matteo nazionale ne ha a mio avviso poche, i rapporti di forza sono a lui troppo sfavorevoli. Continue reading

Il Fondo di Redenzione del Debito, la mossa UE dietro l’angolo post-elezioni?

EuroMarco, Austerità, Fiscal Compact, ora il Fondo di Redenzione? Ecco come l’Europa ci … aiuta!

Nel crescendo del dibattito elettorale europeo stanno fiorendo in rete articoli sul Fondo Europeo di Redenzione (del Debito), che non è una istituzione finanziaria con uno scopo umanitario, ma è un progetto allo studio dei vertici europei, quale possibile strumento operativo per l’attuazione finanziaria, fiscale e patrimoniale del Fiscal Compact. Ecco di cosa si tratterebbe secondo l’interpretazione “spinta” di  GIORNALE.IT

La sigla è Erf e sta per European Redemption Fund, Fondo Europeo di Redenzione. Di che si tratta? E’ l’ultima idea partorita dalle fervide menti dei consiglieri di Angela Merkel per tartassare i sudditi europei. In sostanza i tedeschi hanno proposto una sorta di pilota automatico per rispettare il Fiscal Compact, con la creazione dell’Erf, l’European Redemption Fund. Si tratterebbe di costituire un Fondo a livello europeo, dove far confluire l’importo dei vari debiti pubblici degli Stati dell’Eurozona per la parte eccedente il 60% del PIL. L’Erf verrebbe garantito dagli Stati membri attraverso i loro asset pubblici patrimoniali, riserve auree e da almeno una percentuale della fiscalità riscossa a livello nazionale, Iva compresa.

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Notizie e commenti della settimana 10-16 marzo

ITALIA

COMINCIATI I CENTO GIORNI DI RENZI. Dopo due settimane di rullaggio in pista, Renzi ha preso il volo, dovrà pilotare in condizioni avverse, sia per tenere a bada l’equipaggio (il Giornale.it), sia per le difficili condizioni meteorologiche previste nel centro-Europa (Il Sussidiario.net). In questo viaggio periglioso, per settimana prossima Matteo ha già preparato due mosse importanti: la prima in vista dell’incontro di lunedì con la Merkel, alla quale farà pesare la delicatezza delle elezioni europee (Il Fatto Quotidiano); la seconda a tamburo battente martedì partecipando ad un incontro (Europaquotidiano.it) di presentazione del libro di D’Alema (“Non solo Euro”). E’ una mossa di disgelo per rafforzare la loro leadership alla guida del PD?

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Slitta il taglio delle tasse sul lavoro!

Oggi i giornali cartacei e on-line danno per scontato che domani il Governo Renzi varerà il pre-annunciato taglio del costo del lavoro per 10 miliardi. Fuori dal coro questo articolo di Filippo Caleri pubblicato da IL TEMPO, che invece vede una clamorosa ingenuità del neonato governo: avrebbe dimenticato i vincoli europei. In settimana sarà sciolto il dubbio

IL TEMPO – Articolo di Filippo Caleri, 11 marzo 2014.

Il governo «scopre» che c’è il Fiscal Compact e deve rispettare il pareggio di bilancio Per sforare serve l’autorizzazione delle Camere e il via libera dell’Unione Europea

Salta il taglio del cuneo fiscale annunciato da Matteo Renzi. O meglio viene rinviato. Il consiglio dei ministri di domani, infatti, non deciderà il taglio dell’Irpef né tantomeno quello dell’Irap per un totale di dieci miliardi.
Poco importa che entrambe le sforbiciate siano state annunciate e considerate già praticamente fatte. Niente da fare. Bisognerà attendere ancora, almeno due o tre settimane. Continue reading

The Renzi Show – La spettacolare setti mana del neo Presidente del Consiglio

L’insediamento del nuovo Primo Ministro, ovvero uno storico show a puntate. E i contenuti?

Settimana scorsa, tra il 19 e il 25 febbraio, è andato in scena al Senato e alla Camera lo show a puntate di Renzi. Ha parlato a briglia sciolta, come un fiume in piena raggiungendo apici verbali (al Senato: “Vorrei essere l’ultimo Presidente del Consiglio che chiede a quest’aula la fiducia”) e teatrali (mano in tasca) sinora inimmaginabili nell’ambito delle istituzioni politiche romane. A me è sembrato in qualche momento uno sfogo di tensione accumulata in un lungo periodo di preparazione e scaricata con maestria sul palcoscenico nazionale ed internazionale che può finalmente calcare nella veste di Primo Ministro. Secondo i sondaggi sembra anche che abbia avuto un  effetto positivo sugli italiani, che ripongono fiducia e speranza nel nuovo esecutivo.

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I Tre Grandi Affabulatori

La comunicazione e l’immagine innanzi tutto! Gli irraggiungibili Maestri italiani.

L’Italia ha un trio di politici – Silvio, Beppe e Matteo – che vivono di comunicazione (televisione, giornali, web, comizi) attraverso la quale attirano il consenso elettorale personale e si costruiscono al contempo una immagine pubblica, che non trova necessariamente corrispondenza nella realtà della loro vita quotidiana.
Che la politica viva di immagine non è una esclusiva italiana né una novità storica. Che dire dell’eloquenza, dello stile e degli slogan alla base della popolarità di Obama o, nel recente passato, della studiata oratoria pubblica di Craxi o, un po’ più indietro nel tempo, delle adunate oceaniche e della macchina propagandistica del ventennio di Benito? O anche del Putin di oggi che, pur creando consenso elettorale con ben altri mezzi, si costruisce anche una immagine televisiva da Zar? Continue reading

Renzi: Macchiavelli, Napoleone o Direttore commerciale?


Premessa
Sembra che sulla scena politica italiana si stia muovendo qualcosa di nuovo e che con Matteo Renzi si possa sperare nell’avvio di cambiamenti con la C maiuscola. Renzi, Adesso!Questo è un elemento di novità che mi induce dopo molto tempo a scrivere di politica italiana. Finora vedevo il nostro paese immobile ed attanagliato dalla degenerazione di una classe dirigente banditesca, espressione di una cultura storica e civica di una buona parte del paese, e da una Europa costruita e governata dalla Germania pro-domo sua (dal suo punto di vista non fa una grinza, ma allora smettiamola con la retorica comunitaria di cui si riempiono la bocca molti politici, Napolitano per primo!).

La voglia e la determinazione del cambiamento ci sono, ma sono state messe in freezer dal M5S.

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Mario Seminerio: Grillusconi e la pentola d’oro

Traggo dal blog Phastidio questo acuto e ironico post, pubblicato il 18 novembre scorso. 

Letta e AlfanoUna precisazione prima della lettura dell’articolo che, come si intuisce dal titolo, parla anche di Berlusconi. Ma come, si potrebbe obiettare, il Cavaliere è stato dichiarato decaduto, perché parlarne ancora? Perché io penso che, al contrario di quanto ha annunciato recentemente Letta (Berlusconi non è pericolo, ora sono più forte), Silvio sia ancora in gioco: a bocce ferme, cioè senza ulteriori (peraltro possibili) condanne, Berlusconi sarà ancora leader – più incattivito e pericoloso di prima – di una destra che si sta ristrutturando alla grande, con Fratelli d’Italia e Nuovo Centrodestra di Alfano come ali del blocco Forza Italia. Quanto al supposto governo “più forte” di Letta, 2 giorni dopo la sua immatura sparata in sede europea il governo – che ricordiamoci si regge su una maggioranza di 6 voti al Senato – è andato in minoranza.

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