E il Giappone, come sta?

Questa volta usciamo dal nostro ambito italo-europeo.

GiapponeStati Uniti, Europa e Giappone formavano, nella seconda metà del secolo scorso, il fulcro dei paesi industrializzati, abitato da circa il 15% della popolazione mondiale. Sul piano puramente economico, quella fase storica è stata caratterizzata, oltre che dalla crescita dell’economia reale e del tenore di vita di quella fetta di mondo, da altri due elementi che sono stati decisivi per avviare il nuovo ciclo storico che stiamo vivendo: 1) lo sviluppo del mondo della finanza, che ha gradualmente assunto una sua autonomia e una dimensione transnazionale e 2) la graduale liberalizzazione del commercio mondiale delle materie prime, della merci e dei capitali. Continue reading

La saga dell’Euro: l’autunno e l’inverno prossimo venturo.

Con l’inizio dell’autunno è finita la tregua estiva, effetto delle mosse di Draghi. Il Governatore della BCE infatti non ha affatto risolto i problemi economici e sociali dell’Europa, ci ha messo una grossa pezza, ha guadagnato tempo buttando la palla nel campo della politica.

L’effetto Draghi è stato notevole e di natura esclusivamente psicologica: senza scucire un euro il costo dei Btp e dei Bonos si è allontanato dai pericolosissimi livelli di guardia. Il Governatore continua a tessere la sua tela all’interno del mondo tedesco per isolare Bundesbank e i falchi tedeschi che continuano a fargli la guerra. Ma la tregua è finita proprio perché nel campo della politica si è accesa nelle ultime settimane la spia rossa, a cominciare dai due paesi più vulnerabili, Spagna e Italia.

In Spagna, oltre alle previste notizie negative sul fronte economico-finanziario, Continue reading

Zhou Yunpeng, il cantore cinese.

Il cantore Zhou YunpengVi propongo la riproduzione integrale di un post tratto dal blog di Gabriella Giudici, che ci presenta uno spezzone della realtà cinese, sorprendente e significativo al tempo stesso. Sorprendente che la Cina abbia già una sorta di Bob Dylan sui generis, significativo del malessere e della sofferenza sociale che sta accompagnando lo “sviluppo” dell’economia e della società di questo continente.
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Un tuffo in Cina.

Giovani dell’altro Mondo!

E qualcuno voleva fermare l’onda cinese! Questo video – anticipazione di un più ampio documentario di due registi italiani, Tommaso Facchin e Ivan Franceschini -, con le sue immagini e con le testimonianze di giovani operai e operaie cinesi della Foxconn è, nella sua crudezza, travolgente.
L’iniziativa imprenditoriale di un cinese di Taiwan (Terry Gou), la ricerca di qualità a costo  contenuto da parte delle multinazionali di elettronica di consumo e l’esercito di giovani ex-contadini messi in moto dall’apparato imperiale del partito che “controlla” la Cina: questi sono gli ingredienti che hanno dato il la alla Foxconn e alla intera “Fabbrica del mondo”.

E’ di questo mondo che ci parlano nel video i giovani operai cinesi, esprimendo aspettative individuali variegate, ma accomunati dalla transitorietà della loro “esperienza” alla Foxconn. E dopo chi farà marciare quelle fabbriche (per inciso, la Foxconn ha deciso di aprire 5 nuovi stabilimenti in Brasile)? Aspettiamoci grandi e veloci cambiamenti dalla Cina, mi sbaglierò ma non credo che l’Imperial-Partito possa continuare a tenere rigidamente sotto controllo la macchina che ha messo in moto. Le aspirazioni e i sentimenti che esprimono questi giovani cinesi non mi sembrano proprio pilotabili!

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+ Zhou Yunpeng, il cantore cinese (07-04-2012)

L’Italia, l’euro e la Germania (parte 2a)

Ecco la risposta di Merkel-Germania alla precedente missiva di Monti-Italia. Anche in questa troverete pochi dati  perché sono “nascosti” dietro i link disseminati nel testo della lettera.

Confidenziale – Risposta di Merkel-Germania alla lettera aperta di Monti-Italia.

MerkelCara Monti-Italia, la tua lettera mi ha sinceramente colpito, mostra un paese con una guida – finalmente! – che pensa al futuro e cerca di scrollarsi di dosso decenni di incrostazioni politico-sociali.
Accetto le tue domande provocatorie, sono tutte pertinenti e, vista la confidenzialità del nostro scambio, ti rispondo con i seguenti 8 punti.
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Riflessioni da New York.

Riflessioni dalla lettura del precedente articolo del blog.

Roosevelt Island TramwayIl mondo del lavoro e lo stato sociale degli USA e dell’Europa sono da sempre molto diversi e i flash riportati nel precedente post di questo blog ne sono piccole testimonianze. Con queste ed altre differenze sia Stati Uniti che Europa hanno attraversato un analogo ciclo di sviluppo per 50 anni ed oltre: crescita della popolazione, dell’economia, dei redditi e del tenore di vita e, infine, dei patrimoni delle famiglie. La crescita dei redditi e dei patrimoni non è stata uniforme, e non può essere altrimenti, ma in alcuni Paesi è stata anche distorta e accompagnata da fattori di iniquità sociale (es. in Italia e Grecia l’evasione fiscale). Continua la lettura…