I voti musulmani decisivi per la vittoria di Macron?

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La cosa più chiara delle votazioni francesi è che la stragrande maggioranza dei musulmani che si recherà alle urne domenica prossima voterà per Macron.

Vi risparmio i calcoli, ma significa che qualora il candidato del sistema di potere in Francia – che si autodefinisce liberal-centrista e acceso sostenitore della UE anche in versione anti Russia – dovesse vincere con una percentuale inferiore al 53-54%, i voti dei cittadini di religione musulmana (8% dei 68,5 milioni di abitanti) sarebbero decisivi.

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In questa ipotesi di vittoria di stretta misura di Macron i voti musulmani ribalterebbero la scelta degli elettori non-musulmani, la cui maggioranza sarebbe comunque andata alla candidata del Front National.

Per la prima volta in un paese occidentale – e per di più decisivo per il futuro della UE/NATO di ispirazione atlantica come lo è la Francia – sarebbero decisivi i voti dei discendenti della lunga storia dell’immigrazione nord-africana in Europa.

Si tratterebbe, a prima vista, di un corto circuito storico. Con il voto a Macron, i musulmani rafforzano in Francia e in Europa l’egemonia americana (il recentissimo avallo di Obama è eclatante) che invece contrastano a livello geopolitico. Anche la loro collocazione sociale in Francia fa a pugni con il voto a favore di chi è un esponente dell’élite di potere francese.

L’altro possibile ago della bilancia, favorevole a Le Pen

Una situazione diametralmente opposta potrebbe verificarsi qualora, contrariamente a quanto indicato dal candidato della “sinistra” Mélenchon, una quota consistente dei suoi 7 milioni di elettori dessero i loro voti decisivi all’avversaria di Macron. Stessa considerazione vale per i 7 milioni che hanno votato Fillon, anche lui ferocemente schierato contro Marine Le Pen. In questa ipotesi MLP potrebbe vincere di strettissima misura (51%) come rappresentato nelle tabelle sopra riportate, che rappresentano la previsione formulata dal blogger (di grande successo) Federico Dezzani.

In questa ipotesi, la uniformità corale anti LP di tutti i suoi rivali potrebbe essere invece la leva che la favorisce, facendo aumentare l’astensionismo o spingendo gli incerti a votarla. Decisivo sarà come l’elettorato francese recepirà l’opposto messaggio dei due candidati nei confronti della UE: contestazione e rottura da una parte, continuità e accelerazione dall’altra, posizioni che vanno di pari passo con il recupero o meno di una linea politica nazionalista. Detto in altri termini, la domanda è: come e quanto reagiranno le fasce sociali in difficoltà presenti anche in Francia per le politiche economiche teutonico-europee?

Conclusione

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Riassumendo: se Macron vincerà di stretta misura sarà decisivo il contributo dei cittadini musulmani, se vincerà Le Pen sarà grazie alla reazione più o meno istintiva dell’elettorato francese alla decadenza a cui questa (Dis)Unione Europea condanna, nel suo insieme, il Vecchio Continente.

Ho cominciato a scrivere questo post prima del dibattito televisivo serale di mercoledì scorso tra i due candidati che sembra, secondo i successivi sondaggi, avere portato le chance di Macron oltre il 60%, quindi vincente su tutto il fronte elettorale, musulmano e non. Sarebbe una grave sconfitta per Marine.

In questo caso le mie riflessioni sopra espresse sarebbero inutili, ma diventerebbero più che mai importanti quelle riguardanti le prospettive politiche di una eventuale vittoria del giovane e rampante candidato che ho esposto qui:  una votazione francese con Le Pen a meno di 40% dei voti sarebbe un invito a nozze per i falchi europei.

Non ci resta che attendere il voto di domenica, che per noi italiani è più importante di tutti gli inconcludenti giochi politici domestici con il revival Renzi 2, che ci trascinerà penosamente ad elezioni politiche  nel 2018. Resto convinto che sia nell’interesse del futuro del nostro popolo, e non solo di quello francese, una vittoria di Marine Le Pen, che quindi, anche se riconosco improbabile, mi auguro. 


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5 thoughts on “I voti musulmani decisivi per la vittoria di Macron?

  1. Comunque vada ,l’esito delle votazioni francesi sarà un disastro . Macron è il peggio, è il garante delle banche
    e dei burocrati europei,unico vantaggio sarà quello di puntellare una comunità europea che se dovesse crollare ,senza prima avere fatto una programmata e sensata riforme sulle regole che si è data il conto lo pagherebbero i cittadini ,
    se vincesse,la Le Pen (cosa che è molto improbabile ), sarebbe boicottata dal sistema creerebbe uno sconvolgimento delle borse ed il rischio di un crollo europeo non programmato lo pagherebbero comunque i cittadini, credo che vincerà Macron, ma credo che la sua presidenza spianerà la vittoria alle prossime elezioni alla Le Pen e credo che fra qualche anno la Le Pen avrà una situazione molto più favorevole per attuare i suoi programmi senza creare i problemi che si creerebbero oggi.

  2. Gianca, sarei felice se le cose andassero come scrivi, anche se dobbiamo aspettare 5 anni. In effetti è possibile che le cose vadano così, anche se 5 anni sono tanti per la velocità della globalizzazione e fatti esterni alla UE/NATO (i mercati finanziari, eventi di geopolitica, il terrorismo, l’immigrazione) potrebbero innescare prima una crisi decisiva. Personalmente escludo, purtroppo, che le votazioni italiane possano modificare gli attuali “equilibri” europei.

    • Io credo che in pochi anni a forza di proposte bufale come quella in cui si affermava che le province ed il senato sarebbero stati soppressi….a seguire con la legge per la legittima difesa che sarà…comunque vada una barzelletta…la presa di coscienza , che se é pur vero che siamo nati tutti sotto questo cielo ed
      una variazione climatica può fare diventare profughi quelli che ora accolgono o tentano di accogliere ,é pure vero che il mondo non può essere oggettivamente accolto e sfamato in Europa con buona pace di papa Francesco e del Vaticano, (a proposito che senso ha oggi ,avere ancora uno stato terreno come sede di una religione ? ) ….ecco..in virtù di questo mio pensiero credo che anche in Italia le cose potranno cambiare.

  3. Credo che in questa tornata elettorale francese molti musulmani non andranno a votare…comunque chi lo farà voterà Macron e non la Le Pen….credo che i musulmani in Francia presto si organizzeranno politicamente, se ancora non lo hanno fatto é perché hanno ritenuto che i tempi non siano ancora maturi e formare un loro partito
    avrebbe solamente ostacolato i progetti che hanno per la Francia….in Italia si sono infiltrati nella sinistra e sino a che la sinistra li sosterrà probabilmente non presenteranno un loro partito……credo che purtroppo i musulmani presto ci presenteranno il conto…quando lo faranno ci accorgeremo quanto sia difficile la convivenza con un mondo molto diverso dal nostro…la speranza che ci rimane è che le loro donne contribuiscano in modo decisivo a compiere quella evoluzione che permetterà al mondo islamico di
    convivere in pace con le altre religioni presenti nel pianeta.

    • Concordo Gianca, la prospettiva purtroppo è questa. Comincio anche a pensare che la destabilizzazione del Vecchio Continente sia favorita, se non voluta, fa parte del “modello” di globalizzazione che avanza. Ho in programma di scrivere qualcosa, spero presto.

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