Se gli Stati Uniti fanno il doppio gioco sull’evasione fiscale

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PUBBLICATO DAL CORRIERE DEL TICINO IL 18 FEBBRAIO 2016

Washington si è ritagliata il ruolo di leader nella guerra ai paradisi offshore nel mondo – Ma allo stesso tempo si è mossa nella direzione opposta nella sua legislazione interna

Keystone

La notizia ha fatto rumore. Qualche settimana fa gli Stati Uniti hanno superato a sorpresa Singapore, il Lussemburgo e persino le Isole Cayman nel Financial Secrecy Index, la classifica redatta ogni due anni dall’istituto indipendente di ricerca Tax Justice Network sulle nazioni dove il segreto bancario e societario è più forte. Ora gli States si trovano in terza posizione, dopo Svizzera e Hong Kong. Ma gli USA non erano i paladini della trasparenza?

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Gli americani, l’antipolitica, la giustizia, le tasse sulla casa – In diretta da New York

Ho trascorso la scorsa settimana lavorativa a New York ed ho avuto la possibilità di cogliere alcuni aspetti della vita americana, che riporto in questo post a titolo di semplice cronaca-flash.

L’antipolitica in versione americana.

Il momento politico attuale è particolarmente acceso ed ho avuto occasione di commentarlo con alcuni amici americani. Il loro grado di stima del mondo politico è molto basso e, per capire se fossero casi particolari o meno, ho cercato conforto in dati più significativi.
Sono quindi andato a pescare questo grafico della Gallup – la storica società americana di sondaggi – circa il grado di approvazione degli americani dell’operato del Congresso (il loro Parlamento) dal 1974 ad oggi.

Serie storica Gallup approvazione Congresso

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Morning News from New York

Proviamo ad uscire dai nostri schemi mentali – Dal vostro corrispondente da New York, il Prof

TrenoLinea 7 a NYHo trascorso la passata settimana lavorativa a New York dove, come d’abitudine, faccio precedere il mio arrivo in ufficio da ultra-mattutine camminate esplorative di Manhattan, intercalate da estemporanei scatti fotografici con iPhone, per poi prendere la metropolitana con destinazione ufficio (nel Queens). Talvolta prendo uno di quei quotidiani distribuiti gratuitamente all’ingresso del metrò, sopratutto se in prima pagina appare una fotonotizia a prima vista interessante. Settimana scorsa ne ho raccolte una, a cui aggiungo quella di novembre 2012, e che vi riporto sotto. 

Wanted, ovvero come ti catturo il criminale: retaggio del Far West o moderno pragmatismo americano?

                              La fotonotizia del 27 Novembre 2012
CASH FOR CRIMINALS

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Immagini mattutine della New York meno conosciuta.

Il video che segue e le successive 6 foto  presentano la High Line di New York, che è il risultato del recente recupero di 1,6 km di ferrovia sopraelevata, costruita negli anni ’30 del secolo scorso e dismessa negli anni ’80. Grazie alla pressione esercitata da un’associazione no-profit della comunità locale, nata nel 1999, è stato annullato l’ordine di demolizione già firmato dal sindaco Giuliani ed è invece nata una suggestiva passeggiata soprelevata nel quartiere West Side di Manhattan. Entro il 2014 sarà terminato il terzo ed ultimo tratto di 0,8 km, che sarà senz’altro il più spettacolare perché abbandona gli edifici della 9a Avenue e punta dritto – in un percorso a cielo aperto – verso l’Hudson River e con il New Jersey sullo sfondo. E’ uno straordinario esempio di riqualificazione urbana, di cui beneficieranno i turisti, gli abitanti e la comunità di NY. Per saperne di più guardate il video (in inglese) o andate a questo articolo.

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Camminate mattutine a New York

Settimana scorsa ero a New york per lavoro, è mia abitudine alzarmi molto presto e, dopo la colazione, esplorare qualche angolo di Manhattan prima di recarmi in ufficio. Utilizzo la metropolitana e la mia PT45 -PuntaTacco45- cioè di buon passo. Mi servo anche del telefono per scattare qualche foto e ne ho scelto alcune da presentarvi.

Nuove Torri WTC. Il primo gruppodi foto l’ho scattato intorno al cantiere delle nuove torri (saranno 3) in costruzione nel World Trade Center, due sono in fase avanzata di costruzione. Dopo le 5 foto trovate un bel video di meno di due minuti che presenta il progetto finito.

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Riflessioni da New York.

Riflessioni dalla lettura del precedente articolo del blog.

Roosevelt Island TramwayIl mondo del lavoro e lo stato sociale degli USA e dell’Europa sono da sempre molto diversi e i flash riportati nel precedente post di questo blog ne sono piccole testimonianze. Con queste ed altre differenze sia Stati Uniti che Europa hanno attraversato un analogo ciclo di sviluppo per 50 anni ed oltre: crescita della popolazione, dell’economia, dei redditi e del tenore di vita e, infine, dei patrimoni delle famiglie. La crescita dei redditi e dei patrimoni non è stata uniforme, e non può essere altrimenti, ma in alcuni Paesi è stata anche distorta e accompagnata da fattori di iniquità sociale (es. in Italia e Grecia l’evasione fiscale). Continua la lettura…

Flash dalla vita quotidiana di New York.

Appunti da Manhattan.

ColazioneFaccio colazione la mattina alle 6, orario di apertura di uno dei tanti locali self-service dove migliaia di persone – impiegati, turisti, comuni cittadini – si recano ogni giorno per la colazione o per il pranzo, consumato nei tavolini del locale o portato via. Ci lavorano 6 persone, che sono lì almeno dalle 5 (sveglia alle 4?), 2 di colore, 2 sud-americani, 1 indiano e la direttrice, una donna asiatica di 45 anni circa, con un deciso atteggiamentoBryant Park a Manhattan da capo. Orario di apertura 6-22, 7 giorni su 7.

Bryant Park, 7 del mattino. Bellissimo parco (6a Avenue e 42ma strada), recuperato alla vita della città dopo la decadenza degli anni 70 e 80.
Seduto ad uno dei tanti tavolini metallici, sento avvicinarsi un operatore ecologico (spazzino) con un cannoncino spara aria che sta ripulendo i camminamenti dalle foglie degli alberi. Continua la lettura…

Settimana a NY.

Strada di New York

Questa settimana sono in full immersion a NY.
Il mondo che vivrò (lavoro, mass media, la gente per le strade o sulla metropolitana, la natura, ecc.) forse mi ispirerà qualche pensiero inusuale da scrivere sul blog.
Certamente vedrò l’Italia e l’Europa con ottica americano-centrica.
Ciao!
Il Prof.