Quando il Padrone Atlantico non tollera trasgressioni (in politica estera) – Parte I
Premessa
Se giudicherete questo mio articolo di stampo complottista, non so cosa potrete pensare di queste dichiarazioni di Walter Veltroni (2014), secondo cui esiste una Entità esterna che governa l’Italia e che è stata la regista di tutti gli eventi importanti a partire dalla strage di Piazza Fontana del 1969.Veltroni non è certo un pericoloso sovversivo, tutt’altro, è stato un uomo di potere che ha svolto un ruolo importante nel percorso PCI-PDS-PD e che ora vive di rendita per “i meriti” di cui si è coperto. Perché se ne è uscito con questa sparata? Qualche idea ce l’avrei, ma restiamo sul tema del mio articolo, seguendo il solco tracciato dall’obnubilato (drogato?) Walter.
Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale l’Italia, e in buona parte l’intera Europa è un (geo)protettorato militare e politico (anglo) americano.
Nei primi 45 anni di dopoguerra, periodo coincidente con l’esistenza della supposta “minaccia” Unione Sovietica, l’Europa era un mercato (MEC/CEE) in cui ogni Paese si confrontava con gli altri ad armi pari – inclusa la propria valuta -, l’economia italiana aveva una forte componente pubblica (IRI), il governo avevano le leve della politica economica e monetaria, la crescita del tenore di vita e della ricchezza era generalizzato (in tutta Europa. Sorge spontanea la provocatoria domanda: ma che bisogno c’era di creare l’Unione Monetaria?). E ci siamo affermati con successo sui principali mercati di esportazione in Europa e nel Mondo in concorrenza con Germania e Francia, diventando (1991) la quarta potenza economica mondiale.
Caduto il Muro di Berlino e dissolta l’Unione Sovietica (1990-1991), per i padroni atlantici cambia lo scenario europeo, nasce la propaganda della Globalizzazione: nel Vecchio Continente danno il bastone del comando alla Germania riunificata (e alla Francia) concedendole CambioFissoEuro, ma mantenendola occupata militarmente e sotto sorveglianza politica (alla larga dalla Russia!!).
Washington vuole concentrarsi su Russia e sopratutto sulla nascente Cina, che gli stessi potentati finanziari e industriali USA hanno da tempo deciso di far decollare, per partecipare alla suddivisione dei profitti generati da un serbatoio di ….. 7-800 milioni di lavoratori! Anche il consumismo, “il modello sociale occidentale” viene esportato e assorbito dai cinesi (particolare non trascurabile in una prospettiva di lungo termine).
Per l’Europa nasce quindi la fase 2 post II Guerra Mondiale a marchio yankee: Maastricht (1992) partorisce CambiofissoEuro e la politica di Austerità, il controllo della emissione e della gestione della Moneta (Nota1) viene trasferito alla BCE, gli spazi di politica economica nazionale vengono recintati. Comincia in quegli anni la stagione delle “privatizzazioni” contro lo Stato “inefficiente e corrotto”. L’Eurozona entra in vigore il 1° gennaio 1999. La Germania che si avvale ora di una valuta per lei debole può cominciare a pompare profitti dai mercati esteri nella madre patria.
Sempre nel 1992 comincia l’attacco alla classe politica della Prima Repubblica che, sia pur fedele ai vincitori atlantici, si era permessa il lusso di mantenere in politica estera una certa quale autonomia (Palestina, Libia, Tunisia, Sigonella) e non era certo pronta ad accettare la incombente sudditanza nei confronti di Germania e Francia e a rinunciare alla presenza pubblica nell’economia nonché alle leve di politica economica.
Ci pensa quindi la spettacolare (ma quando mai si erano visti i processi in televisione e personaggi folkloristici come l’improvvisato magistrato Di Pietro nella impomatata e sclerotizzata magistratura??) Mani Pulite a spazzarla via, ad eccezione, guarda caso, del ….. predestinato mostro di traformismo PCI-PDS-PD (possiamo ora aggiungere Italia Viva … sic!) che infatti sarà ed è tuttora in prima linea politico-governativa nel lungo periodo di decadenza economica e sociale italiana, iniziato prprio negli anni 90.
La “nuova” classe politica e dirigente si appresta consapevolmente – fa eccezione l’imprevisto Berlusconi-Tremonti, lunga e per altri versi infausta “parentesi” italiana – ad eseguire fedelmente le direttive di Washington e/o Berlino.
La ex quarta potenza economica mondiale inverte la marcia, inizia un più che ventennale periodo di crescita asfittica. Era prevedibile: avendo ora una valuta per lei forte (EuroMarco), per restare competitiva sui mercati stranieri l’Italia deve comprimere il costo del lavoro, ma di conseguenza anche il potere d’acquisto interno degli italiani (in termini macroeconomici: la domanda interna delle famiglie). Contemporaneamente a comprimere la domanda pubblica (consumi e investimenti) ci pensano i Trattati europei e l’Austerita teutonica.
Ma, ma …. alla lunga c’é un “imprevisto”: man mano che si diffonde il disagio sociale in fette sempre più larghe della popolazione italiana (europea e americana) – con il rilevante contributo dell’immigrazione, anch’essa da inquadrare in un contesto esterno di geopolitica – perdono credibilità i partiti politici tradizionali e nasce la domanda di nuove rappresentanze politiche. Siamo arrivati quindi al governo M5S/Lega e ai “populismi/fascismi” di diverse sfumature (in Francia Marine Le Pen, in Ungheria Victor Orban, in Austria Sebastian Kurz, in Germania Afd, in Gran Bretagna la Brexit, negli USA Donald Trump, la cui elezione non è affatto casuale).
Da questa sintetica premessa, dovrebbe risultare chiaro un principio per me consolidato. La Repubblica italiana è da 70 anni una colonia, più precisamente e in termini medioevali, un valvassino, dove il Re è Washington e il valvassore è Berlino. Per il Re è prioritaria la nostra politica estera (anche nei confronti del valvassore, leggasi rapporti Germania-Russia), come sta la popolazione è secondario, i “politici e le classi dirigenti” (sic!) nonché i mass media locali hanno il compito, che portano avanti egregiamente, di imbonirla e confonderla.
Per il valvassore è fondamentale invece controllarci economicamente e sui mercati di esportazione, così può contenere la sua Austerità interna (e la Francia ne approfitta facendo shopping in Italia). Anche la Germania usa a man bassa i collusi politici italioti e i mass media nostrani per dividere e confondere gli italiani e inculcare loro l’idea che se andiamo male è perché siamo fannulloni e corrotti.
In chiave politica: in questa situazione geopolitica anche il miglior (per il popolo) governo del valvassino-Italia può solo tirare a campare, nella migliore delle ipotesi può contenere lo squilibrio UE/Italia – e tra élite nazionale/massa popolare sul piano interno – ma senza intaccare realmente l’interesse del Re, del valvassore (Nota2) e dell’élite nostrana.
Nella peggiore delle ipotesi invece la classe dirigente/governo apertamente fiancheggiatore procederà ad ulteriori cessioni di sovranità, a spalleggiare a spese degli italiani l’immigrazione clandestina, a svendite del patrimonio pubblico italiano agli stranieri o all’élite locale (le sacre privatizzazioni) o a pescare nella residua ricchezza accumulata dalle famiglie italiane grazie al loro lavoro nei 50 anni pre Euro. In cambio, ovviamente, i collaborazionisti riceveranno dal Re e /o dal Valvassore adeguate prebende.
Nella seconda parte dell’articolo applicherò questa mia visione geopolitica alla caduta del governo M5S/Lega.
Vai alla seconda parte
NOTA1 – Come noto, per statuto la BCE teutonica è (teoricamente) indipendente da qualsiasi entità politica a livello europeo o nazionale e non può intervenire direttamente a favore di un singolo stato/governo membro. L’istituzione della BCE non avrebbe potuto avere luogo se le Banche Centrali nazionali presistenti non fossero state già in quella situazione.
La preparazione del terreno in tal senso per la Banca d’Italia avvenne nel 1981 (I Repubblica) con un colpo di mano di due individui, Andreatta Ministro delle finanze e Ciampi Governatore di Bankitalia, che agirono tra di loro tagliando fuori Governo e Parlamento. I due con un tratto di penna sullo Statuto di Bankitalia annullarono l’obbligo per l’Istituto di Piazzale Koch di acquistare i titoli di debito pubblico (emessi con il tasso di interesse definito dal Ministro del Tesoro) che fossero eventualmente rimasti invenduti all’asta di emissione.
Oltre ad essere una mossa propedeutica per la futura BCE, si è trattato del primo violento, illeggittimo atto di espropriazione della sovranità italiana: la misura del tasso di interesse all’emissione passava dal governo ai “mercati”, un gruppo ristretto di banche private, che successivamente con il mercato secondario avrebbe avuto lo strumento per condizionare quotidianamente la stabilità politica e finanziaria pubblica. Dal 1981 al 1998 (nascita BCE) sono trascorsi 17 anni, ma la strategia/mente è la stessa.
NOTA2 – Anche il valvassore teutonico deve rispettare la strategia geopolitica di Re USA. Mi spiego.
Con gli esiti della II Guerra Mondiale la Germania demilitarizzata e sotto presidio NATO/USA non è più un pericolo geopolitico militare (tenete presente questo quando un Piddino europeista vi dice che “La UE ci ha salvato dalla guerra”….).
Resta tuttavia per Londra e Washington un pericolo geopolitico economico: 1) nei confronti della Russia con cui può nascere una “alleanza energetico-industriale” e 2) verso la Cina con un partenariato economico-commerciale.
Questo sotteraneo scontro USA-Germania è in pieno svolgimento, da quando la Germania riunificata e forte del bazooka CambioFissoEuro ha ampiamente sviluppato questa doppia linea di strategia geoeconomica (i tedeschi mal sopportano la sudditanza nei confronti degli yankee).
Al punto che alla Casa Bianca e “dintorni” qualcuno vorrebbe togliere il bazooka (mandare gambe all’aria l’Eurozona, via Brexit o … una Italexit) gentilmente concesso dagli stessi americani o quanto meno indebolire l’Europa e/o direttamente la Germania (guerra dei dazi). Senza ovviamente perdere il presidio militare nel Vecchio Continente, anzi spostandolo nell’Europa dell’Est, più vicino alla Russia. Questa mi sembra una delle missioni fondamentali di Trump2, dopo le mosse propedeutiche del Trump1.
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“Ci pensa quindi la spettacolare (ma quando mai si erano visti i processi in televisione e personaggi folkloristici come l’improvvisato magistrato Di Pietro nella impomatata e sclerotizzata magistratura??) Mani Pulite a spazzarla via, ad eccezione, guarda caso, del ….. predestinato mostro di traformismo PCI-PDS-PD”, Il Prof
In effetti il loro mostruoso trasformismo risale a tempi ben precedenti a quelli a cui si riferisce l’articolo di “Avvenire” che lei segnala a dimostrazione del loro mostruoso trasformismo.
Ecco a tale proposito degli spunti storici controinformativi molto interessanti, ovviamente censurati dai media mainstream e sconosciuti alla stragrande maggioranza, ecco un’anteprima, arriva.
“Segnalibro. “Communists”, quando l’intelligence Usa “comandava” la resistenza italiana”, di M. Triggiani per “Barbadillo”
Febbraio 2018
Con il passare del tempo e con la desecretazione di documenti, emergono le tessere del composito mosaico della storia del Novecento, soprattutto per quanto riguarda la seconda guerra mondiale. E’ il caso della desecretazione, cominciata in Usa dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989, dei documenti dell’Oss (Office of stategic services), l’antenato della Cia. Un ricercatore di storia italiano, Luca Tadolini, ha studiato gli incartamenti sulla campagna d’Italia, scoprendo dati di particolare interesse sulla resistenza.
Nel volume Communists (dal nome con il quale era stata catalogata una cartella dell’archivio dell’Oss) da poco pubblicato, l’autore affronta un argomento in passato solo sfiorato dalla storiografia: l’accordo segreto fra i servizi Usa e il Partito comunista italiano. Un argomento che qui e là era stato accennato, anche da storici e ricercatori, ma pareva fosse solo un generico aiuto dell’Intelligence Usa ai partigiani comunisti, come avveniva nei confronti dei partigiani bianchi. Communists chiarisce, offrendo una ricostruzione completa con tanto di nomi, dinamiche, accordi fra l’Oss e i britannici, i contatti con Palmiro Togliatti, indiscusso leader del Pci.
Per il proseguimento dell’articolo, vedasi il mio primo post al seguente articolo:
https://www.libreidee.org/2019/04/quale-25-aprile-e-quale-liberazione-nella-colonia-italia/
Sempre nello stesso articolo ci sono altri miei post contenenti altri interessanti spunti storici controinformativi su eventi storici collegati.
Complimenti per l’articolo, davvero ottimo, e cordiali saluti.
TheTruthSeeker
Grazie del commento e delle segnalazioni che ho letto.
Togliatti ha avuto “il torto” di accettare il disarmo dei Partigiani. Sarebbero stati in grado di non farlo e di prepararsi per una rivoluzione? Il popolo italiano li avrebbe seguiti? Dubito molto e faccio fatica a condannare Togliatti.
Il vero ingiustificabile Tradimento degli italiani con la trasformazione del PCI in agente angloamericano/europeista per lo smantellamento delle conquiste dei lavoratori italiani è inziata ufficialmente nel 1978 con la visita di Napolitano in USA.
Buona serata (o giornata)
No, il punto di questa mia segnalazione non era stabilire se Togliatti avesse avuto torto o meno nell’accettare il disarmo dei partigiani, il punto della mia segnalazione era, come ho cercato di far intendere con il precedente post, che il PCI con gli angloamericani faceva accordi sottobanco ben prima del periodo a cui lei si riferisce, ecco un altro spunto controinformativo in questa direzione, eccolo arriva!
Sappiamo come la dominazione angloamericana sul continente europeo fin dal dopoguerra si è perpetuata attraverso la colonizzazione dell’immaginario collettivo e che in tale opera il dominio dell’informazione ha avuto una parte preponderante.
Potremmo ricordare a tale proposito di Arrigo Levi e Renato Mieli, (papà di Paolo ex direttore del “Corriere”) tornati in Italia nel 1945 sugli automezzi dei “liberatori” americani a insegnarci la democrazia. Venuto tra noi in uniforme USA, con i gradi di ufficiale, nei primi mesi di occupazione, Renato Mieli era un «capitano Smith» (o qualcosa del genere) a cui i giornalisti italiani dovevano rivolgersi per ottenere l’autorizzazione a lavorare e ad aprire giornali, insomma il responsabile dell’ epurazione morbida del giornalismo per conto degli Alleati.
Allora, parlava esclusivamente inglese. Subito dopo, fondò…l’ANSA.
Ancora qualche mese e molti di quei giornalisti che avevano chiesto l’autorizzazione a scrivere al capitano Smith si stupirono poi di ritrovarlo, sotto il nome di Renato Mieli, come direttore de “L’Unità”. L’organo del PCI diretto da un ufficiale americano?
Evidentemente l’OSS (futura CIA) aveva deciso che occorreva loro un controllore dentro quel partito. Cosa ancora più significativa, durante la guerra Mieli-padre aveva fatto parte dello staff anglo-americano del“Psychological Warfare Branch” (traducibile come “Divisione per la guerra psicologica”) che fu un organismo del governo militare anglo-americano incaricato della gestione dei mezzi di comunicazione (e perciò della propaganda) italiani: stampa, radio e cinema. Fu attivo nel periodo tra il 10 luglio 1943 (sbarco alleato in Sicilia) e il 31 dicembre 1945. Ma per anni in Italia di questi episodi non si è voluto o potuto parlare.
Proseguimento:
“L’impero atlantico della menzogna, un esercito di professionisti mercenari dell’informazione”
di Marcello D’Addabbo – 15/01/2017
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/l-impero-atlantico-della-menzogna-un-esercito-di-professionisti-mercenari-dell-informazione
Cordiali saluti.
TheTruthSeeker
PS ” Il vero potere risiede nelle mani dei detentori dei mass media”, Licio Gelli, uno che di complotti e intrighi se ne intendeva un pochetto….
Eccellente segnalazione che inserisco nel mio archivio.
Con il mio precedente commento volevo solo sviluppare il discorso ed evidenziare il passaggio dal PCI sotto sorveglianza del dopoguerra all’investitura del PCI/Napolitano come Agente Atlantico del 1978
Buon fine settimana
“Senza ovviamente perdere il presidio militare nel Vecchio Continente, anzi spostandolo nell’Europa dell’Est, più vicino alla Russia.”, Il Prof.
Prima Parte.
“Come la Nato ha circondato la Russia”, di A. Bellotto per InsideOver
17 Novembre 2016
https://it.insideover.com/politica/la-nato-circondato-la-russia.html
Ottimo articolo di Bellotto
1. “Senza ovviamente perdere il presidio militare nel Vecchio Continente, anzi spostandolo nell’Europa dell’Est, più vicino alla Russia.”, Il Prof.
Seconda Parte.
A titolo integrativo e controinformativo, vedasi il mio primo, secondo e terzo post al seguente articolo:
http://micidial.it/2019/09/simulazione-se-la-nato-attacca-la-russia-il-norditalia-scompare-in-meno-di-4-ore/
Ovviamente confermo il mio commento finale fatto nel mio ultimo post all’articolo appena segnalato.
2. “Al punto che alla Casa Bianca e “dintorni” qualcuno vorrebbe togliere il bazooka (mandare gambe all’aria l’Eurozona, via Brexit o … una Italexit) gentilmente concesso dagli stessi americani o quanto meno indebolire l’Europa e/o direttamente la Germania (guerra dei dazi)”, Il Prof
Propendo per la seconda ipotesi perché basta vedere quello che è successo all’ultimo meeting annuale avvenuto qualche mese fa del “Bilderberg Group” che ( il Bilderberg Group ) non è ormai solo fumo negli occhi come invece vorrebbero far credere i media mainstream, magari in questi giorni posto qualcosa in merito a questo e anche al mega sponsor americano di Macron ( membro americano influente del Gruppo Bilderberg , sconosciuto ai più, e amico e sponsor anche di Donald Trump) e magari forse posterò qualcosa anche sui motivi ( peccatoni di gioventù da scavezzacollo……. ) per i quali Trump sembra sia essere ricattato in modo pesante dal deep state americano……..
Cordiali saluti.
TheTruthSeeker
Grazie della segnalazione integrativa (punto 1).
Per il punto 2. Anch’io propendo per la seconda ipotesi (anche se preferirei la prima). Dezzani invece è certo che si verificherà a breve la prima.Staremo a vedere.
Per il Bilderberg: Secondo me è una combinazione di facciata e di sostanza: serve a dare prestigio a politici e personaggi locali (es. Renzi, Gruber, Bernabè) e sopratutto e formare sul campo gli emissari vecchi e nuovi. Ci sono peraltro molte altri momenti, mezzi ed occasioni per raggiungere lo stesso scopo.
Ma le decisioni strategiche sono prese in altra sede, al Bilderberg saranno soltanto dibattute ed eventualmente affinate. Insomma lo vedo più come una cinghia di trasmissione, un momento di autocelebrazione e di aggiornamento e cooptazione dei nuovi agenti (non segreti).
Una domanda:cosa intende per “basta vedere quello che è successo all’ultimo meeting annuale”, mi sa che ho perso un colpo.
Complimeti per la diffusa ricerca e individuazione di “spunti controinformativi”.
Buona giornata
1.Innanzitutto, grazie per i complimenti, veramente apprezzati, troppo gentile da parte sua.
2. Sul Bilderberg Group, la premessa.
“Quel che non sapete del Gruppo Bilderberg”
di Thierry Meyssan
Per diversi anni, s’è diffusa l’idea che il gruppo Bilderberg sia un governo mondiale in embrione. Avendo avuto accesso agli archivi di questo club molto segreto, Thierry Meyssan dimostra che questa descrizione è un diversivo usato per mascherare le vere identità e funzione del Gruppo: il Bilderberg è una creazione della NATO. Mira a convincere i leader e attraverso di loro, a manipolare l’opinione pubblica, per farla aderire ai concetti e alle azioni dell’Alleanza Atlantica.
Proseguimento:
https://www.voltairenet.org/article169373.html
3. “Una domanda:cosa intende per “basta vedere quello che è successo all’ultimo meeting annuale”, mi sa che ho perso un colpo.”, Il Prof
Eccolo, arriva!
A. Da notare anche che a Montreux, in Svizzera, dal 30 Maggio al 2 Giugno si è svolto il meeting annuale, edizione 2019, del “Club Bilderberg”, rispetto all’incontro dell’anno scorso, svoltosi a Torino, è calato notevolmente il numero degli italiani invitati: da 9 a 3. Fra questi ultimi, riconfermata la giornalista de La 7, Lilli Gruber, mentre spiccano i debutti di Stefano Feltri, vicedirettore de Il Fatto Quotidiano e soprattutto quello dell’ex premier Matteo Renzi.
Per gli USA spiccavano le presenze di Jared Kushner, genero e consigliere di Donald Trump, e il segretario di Stato americano Mike Pompeo.
Nessun membro vicino al governo italiano M5S-Lega era stato invitato, chissà come mai…….
B. Da notare anche che il meeting annuale del “Club Bilderberg” dell’anno prima ovvero nell’edizione del 2018 aveva visto la partecipazione anche del Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato del Vaticano, quello che strillava in tutti i modi appena Salvini diceva qualcosa, molto ma molto vicino a Giuseppe Conte…
C. Per unire ancora meglio i puntini sul “Club Bilderberg”, vedasi i miei primi due post al seguente articolo:
Christine Lagarde: la macellaia della Grecia a capo della Bce Libreidee
4. Per unire ancora meglio i puntini sul “Club Bilderberg”, a livello però di “Big Picture” , vedasi questo ottimo articolo di recente pubblicazione, per trovarlo, scrivere le seguenti parole chiave:
“The True Story of the Bilderberg Group” and What They May Be Planning Now Globalresearch ca
Comunque, l’articolo di Thierry Meyssan, punto 2. , ( gli fumano, i servizi segreti americani lo volevano morto per le sue rivelazioni su 11/9 e per altre sua scabrose rivelazioni sulle loro magagne guerrafondaie, si salvò per miracolo, ha ottenuto anche un autorevole premio giornalistico in Messico, comunque, è molto più di un giornalista controinformativo) a livello di “Big Picture” sul Bilderberg è già suffciente, quest’altro solo eventualmente a titolo integrativo.
Cordiali saluti.
TheTruthSeeker
PS questo post lo avevo già scritto come mio secondo post al seguente articolo:
Le fiabe di Don Marco (Travaglio) per incantare Rousseau Libreidee
A mio giudizio la visuale migliore è quella del Globalresearch, che illustra come Bilderberg sia parte di una rete più vasta (in cui spicca insieme a CFR e Trilateral) che ha l’obiettivo di istituire un unico Governo Mondiale con una sola valuta/Moneta. La NATO è uno degli strumenti.
Complimenti per l’estesa rete di controinformazione che riesce a sviluppare
Cordialità
1. Innanzitutto grazie per i nuovi complimenti, troppo gentile da parte sua.
2. “A mio giudizio la visuale migliore è quella del Globalresearch, che illustra come Bilderberg sia parte di una rete più vasta (in cui spicca insieme a CFR e Trilateral) che ha l’obiettivo di istituire un unico Governo Mondiale con una sola valuta/Moneta. La NATO è uno degli strumenti.”, Il Prof.
Prima Parte.
Si, sicuramente CFR e Triletaral sono altrettanto influenti, ad esempio la CFR nella seconda guerra mondiale fu assolutamente determinante per l’entrata in guerra degli USA, invece ad esempio la Trilateral Commissioni fu molto determinante per stabilire che le politche keynesiane che ebbero successo nel dopoguerra dovevano essere abbondanate per sempre per sostituirle con politiche neoliberiste di natura antidemocratica, vedasi il loro storico rapporto “Crisi della Democrazia”, ( per approfondire l’argomento:
Uccidere la democrazia: piano perfetto, nato 40 anni fa Libreidee )
Comunque, per come la vedo io, euro e Nato a comando americano sono due facce della stessa medaglia, in primis in funzione anti Russia, in questo modo hanno fatto, fanno e faranno tutto il necessario e il possibile per evitare del tutto l’eventuale formazione del blocco geopolitico che va sotto il nome di “Eurasia”, in secondo luogo è in funzione del consolidamento della globalizzazione spinta all’estremo tanta cara alle elites europee ed americane, vedasi CETA come recente esempio emblamatico devastante in questo senso.
Comunque a proposito di “Big Picture” sull’argomento euro e NATO, vedasi questo interessante articolo controinformativo.
“La pagliacciata dell’Unione Europea”
di Thierry Meyssan
Secondo Thierry Meyssan, gli europei sono ciechi perché non vogliono vedere. Nonostante gli innegabili fallimenti, insistono a ritenere che l’Unione Europea significhi pace e prosperità. Credono che sul piano interno ci sia contrapposizione tra patrioti e populisti, in realtà entrambe le parti si pongono sotto la protezione del Pentagono, che le difende dalla Russia. La strategia internazionale nata dopo la seconda guerra mondiale va avanti a loro spese, senza che ne abbiano consapevolezza.
a cura di Rete Voltaire
26 maggio 2019
Proseguimento:
https://www.voltairenet.org/article206589.html
Da notare il seguente passaggio significativo dell’articolo appena segnalato:
Steve Bannon è stato spedito in Europa per consigliare Matteo Salvini e creare una spinta da parte dei partiti identitari – non indipendentisti –, facendo però particolare attenzione a che l’ENL non possa ottenere la maggioranza.
– Per questa ragione, nonostante le fatiche di Salvini, il partito polacco Diritto e Giustizia è stato convinto a restare in seno ai Conservatori e Riformisti Europei (CRE), in cambio di un aumento “significativo” dei soldati USA in Polonia.
– Il 13 maggio Donald Trump ha ricevuto alla Casa Bianca l’ungherese Viktor Orban, ingiungendogli di mantenere il proprio partito all’interno del PPE, in cambio di armi e di gas naturale.
– Infine, è stato fatto trapelare alla stampa tedesca un video in cui Heinz-Christian Strache, capo del Partito della Libertà Austriaco (FPÖ), si fa corrompere. Il video è di vecchia data ed è stato messo in scena e filmato da una donna che si presenta come agente russo, ma che verosimilmente è un’agente della CIA.
Nonostante quel che la stampa ripete insistentemente, non c’è contrasto di fondo tra il Partito Popolare Europeo (PPE) e l’Europa delle Nazioni e della Libertà (ENL): entrambi non muovono obiezioni alla NATO, che impone le proprie decisioni politiche fondamentali. Esiste solo una ripartizione dei ruoli.
E’ chiaro che Nato e UE/Eurozona sono due facce della strategia atlantica in funzione di piattaforma anti asiatica, in proiezione non più solo anti Russia, ma oggi ancora di più anti Cina (qui rientra la vicenda del governo M5S/Lega che svilupperò nella seconda parte dell’articolo). E’ lo scenario che io chiamo del Triangolo nato negli ultimi 25 anni: se due lati si alleano il terzo è messo in minoranza.
Attorno ai 3 vertici ci sono poi dei satelliti/alleati che qualora dovessero cambiare il vertice potrebbero influire in modo importante sul Triangolo.Uno di questi satelliti importanti è la Germania che, all’interno della Eurozona/NATO da segni di indisciplina. Ed è da qui che nascono le sparate dell’amministrazione Trump e i ripensamenti su come mettere a cuccia la Germania.
Lo evidenzia anche Meyssan nell’articolo che lei mi ha segnalato quando dice “Gli Stati Uniti hanno deciso che alla presidenza della Commissione siederà Manfred Weber, che hanno incaricato di sabotare l’approvvigionamento dell’Unione Europea di idrocarburi russi. La prima battaglia di Weber sarà fermare la costruzione del gasdotto Nord Stream 2”. Le cose sono però andate in direzione opposta, le previsioni di geopolitica sono molto complesse.
Cordiali saluti
“A mio giudizio la visuale migliore è quella del Globalresearch, che illustra come Bilderberg sia parte di una rete più vasta (in cui spicca insieme a CFR e Trilateral) che ha l’obiettivo di istituire un unico Governo Mondiale con una sola valuta/Moneta. La NATO è uno degli strumenti.”, Il Prof.
Seconda Parte.
Per unire ulteriormente i puntini in riferimento a quanto ho appena segnalato nella Prima Parte relativamente a euro e NATO e loro collegamenti con il “Bilderberg Group”.
1. Premessa.
“Back in 2009, the Belgian Minister of State and former chairman of the
Bilderberg Group Étienne Davignon revealed that the group ‘helped create
the Euro in 1990’s’, demonstrating the power of the group in making
major decisions regarding Europe’s economic affairs. The President of
the European Central Bank (ECB) Mario Draghi has also attended the
conference in 2009 when he was Governor of the Bank of Italy, two years
before taking office at the ECB.”
Riferimento, per trovarlo, scrivere queste parole chiave:
the economic corporate oligarchy of the world Globalresearch ca
2. Altiero Spinelli nel suo “Diario Europeo” (1948-1969), il Mulino, 1989, p. 175:
“Per quanto non si possa dire pubblicamente, il fatto è che l’Europa per nascere ha bisogno di una forte tensione russo-americana, e non della distensione, così come per consolidarsi essa avrà bisogno di una guerra contro l’Unione Sovietica, da saper fare al momento buono.”
3. Altiero Spinelli è considerato un’icona dell’Unione Europea, tanto che un intero blocco della sede dell’europarlamento di Bruxelles porta il suo nome. Sempre ad Altiero Spinelli ( che partecipò in qualità di commissario europeo nel 1968 al meeting annuale del “Bilderberg Group” a Mont Tremblant, Canada) è dedicato lo “Spinelli group“, una sorta di succursale del gruppo Bilderberg in chiave europeista; il gruppo – di cui fanno parte i bilderbeghini Mario Monti e Tommaso Padoa Schioppa (ormai defunto) e altre personalità europee fortemente europeiste e vicine al Bilderberg (vedi la lista dei membri) – ha come obiettivo l’integrazione europea, ovvero il trasferimento dei poteri delle nazioni europee all’Unione Europea, e favorire la “creazione” a livello culturale dell’identità europea: vedi il sito spinelligroup.eu, il quale, ad iniziare dal nome a dominio, simboli, colori, etc si ispira all’Europa.
Riferimento, per trovarlo, scrivere le seguenti parole chiave:
Chi è la signora Barbara Spinelli eletta nella Lista Tsipras? Coscienzainrete net
4. “Putin e Xi: l’incontro dei due imperi anti-USA. Mentre gli uomini di Trump vanno al Bilderberg…”
a cura di C. Puglisi per il “Ghibellino” Blog
7 giugno 2019
http://blog.ilgiornale.it/puglisi/2019/06/07/putin-e-xi-lincontro-dei-due-imperi-anti-usa-mentre-gli-uomini-di-trump-vanno-al-bilderberg/
5. 4 Giugno 2019
Non è ammesso nessun giornalista od osservatore, né viene pubblicato alcun comunicato. I partecipanti sono vincolati alla regola del silenzio: non possono rivelare neppure l’identità dei relatori che hanno fornito loro determinate informazioni (alla faccia della declamata «trasparenza»).
Si sa solo che quest’anno hanno parlato soprattutto di Russia e Cina, di sistemi spaziali, di uno stabile ordine strategico, del futuro del capitalismo. Le presenze più autorevoli sono state, come al solito, quelle statunitensi: Henry Kissinger, «figura storica» del gruppo a fianco del banchiere David Rockfeller (fondatore del Bilderberg e della Trilateral, morto nel 2017); Mike Pompeo, già capo della Cia e attuale segretario di stato ; David Petraeus, generale già capo della Cia; Jared Kushner, consigliere (nonché genero) del presidente Trump per il Medio Oriente e intimo amico del premier israeliano Netanyahu.
Al loro seguito Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, che ha ricevuto un secondo mandato per i suoi servigi agli Usa.
Per proseguimento articolo, scrivere le seguenti parole chiave:
Le lunghe mani del gruppo Bilderberg Voltairenet
Insomma, per concludere, euro ( gabbia economica) e Nato a comando americano ( gabbia mlitare ) sono due facce della stessa medaglia e i membri e partecipanti del “Bilderberg Group” elaborano le strategie in primis in funzione anti Russia, facendo tutto il necessario e il possibile per evitare del tutto l’eventuale formazione del blocco geopolitico che va sotto il nome di “Eurasia” e in secondo luogo elaborano strategie in funzione del consolidamento della globalizzazione spinta all’estremo tanta cara alle elites europee ed americane, inutile dire che le loro strategie hanno fini malefici perché non rientrano affatto nell’interesse dei popoli europei e del popolo americano ma solo ed eslusivamente alle elites europee ed americane.
Cordiali saluti.
TheTruthSeeker
Le ho inviato la seconda parte ma purtroppo non è stata pubblicata!
“Magari in questi giorni posto qualcosa in merito anche al mega sponsor americano di Macron ( membro americano influente del Gruppo Bilderberg , sconosciuto ai più, e amico e sponsor anche di Donald Trump) e magari forse posterò qualcosa anche sui motivi ( peccatoni di gioventù da scavezzacollo……. ) per i quali Trump sembra sia essere ricattato in modo pesante dal deep state americano……..”, TheTruthSeeker, riferimento, parte finale del mio quarto post.
Sul mega sponsor americano di Macron, membro americano influente del Gruppo Bilderberg, sconosciuto ai più, e amico e sponsor anche di Donald Trump.
A. Per trovare articolo in italiano, scrivere queste parole chiave:
Macron: cavallo di Troia degli USA Vietato Parlare
A1. Per trovare la versione originale in inglese, scrivere queste parole chiave:
Macron: An American Trojan horse in the Elysee Palace Wayne Madsen Strategic Culture
B. Il “Trait d’Union” fra Donald Trump e Emmanuel Macron: Henry Kravis che è un finanziare miliardario ebreo americano e che secondo “Forbes” ( 2018 ) ha un patrimonio netto pari quasi a sei miliardi di dollari e sempre secondo “Forbes” nel 2018 era il 365esimo uomo più ricco al mondo, inoltre è anche un membro influente del “Club Bilderberg”, per trovare il relativo articolo, scrivere queste parole chiave:
“Verso chi è debitore Emmanuel Macron?” Thierry Meyssan Voltairenet
B1. Per trovare due articoli connessi, scrivere le seguenti parole chiave.
Per il primo articolo connesso:
The $132 Billion Dinner: Meet The Tycoons Who Ate With Trump Last Night Forbes
NB da notare la foto:
“Donald Trump toasts Emmanuel Macron during a state dinner in honor of Macron at the White House, April 24, 2018″
e ovviamente in quell’occasione c’era anche Henry Kravis, il main sponsor ebreo americano di Emmanuel Macron e “Trait d’Union” con Trump
Per il secondo articolo connesso:
The 45 Donors Who Gave $1 Million to Trump’s Record-Breaking Inauguration The Fiscal Times
NB ovviamente anche in questo caso c’era Henry Kravis, il main sponsor ebreo americano di Emmanuel Macron e Trait d’Union” con Donald Trump.
C. “Magari forse posterò qualcosa anche sui motivi ( peccatoni di gioventù da scavezzacollo……. ) per i quali Trump sembra sia essere ricattato in modo pesante dal deep state americano……..”, TheTruthSeeker, riferimento, parte finale del mio quarto post.
Mi riservo di farlo via email in quanto offtopic e poi l’argomento è anche scabroso.
Buona Domenica e cordiali saluti.
TheTruthSeeker
A titolo integrativo.
“L’Italia si piega alla Francia: entra nel suo esercito “europeo” “, L. Vita per InsideOver
20 Settembre 2019
Il cambio di governo in Italia si ripercuote anche sulle strategie militari. E nell’ambito della Difesa, il governo giallorosso decide, come primo gesto, di entrare a far parte delle’iniziativa europa di intervento: la “European Intervention Initiative EI2”.
La presidenza del Consiglio parla di un’iniziativa che ha come pilastri l’”interoperabilità politica” e l’“anticipazione strategica”. Ma si dimentica, nell’elenco degli Stati partecipanti (Francia, la Germania, Olanda, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Portogallo, Regno Unito, Spagna) che questa iniziativa è voluta esclusivamente da Macron e che ha avuto evidentemente il placet degli Stati Uniti dopo il vertice del G-7 di Biarritz. Una particolarità che dovrebbe far riflettere, specialmente perché questo annuncio è arrivato a poche ore dal viaggio del presidente francese in Italia e degli incontri con Giuseppe Conte e Sergio Mattarella.
Come ricorda Analisi Difesa, questa è un’iniziativa che “può essere considerata la naturale evoluzione della cooperazione militare bilaterale avviata tra Francia e Regno Unito nel 2010, nel contesto degli accordi assunti con i Trattati di Lancaster House”.
Proseguimento:
https://it.insideover.com/politica/italia-francia-forza-intervento-europea.html
2. “Come ricorda Analisi Difesa, questa è un’iniziativa che “può essere considerata la naturale evoluzione della cooperazione militare bilaterale avviata tra Francia e Regno Unito nel 2010, nel contesto degli accordi assunti con i Trattati di Lancaster House””, riferimento: punto precedente.
Per unire i puntini.
La stragrande maggioranza dei paesi aderenti all’area euro era già membro della Nato a comando americano, l’unica eccezione importante era costituita dalla Francia che comunque vi ha aderito dal 2009 e ovviamente da allora in poi gli americani hanno influenzato più che pesantemente, già nel 2010 successe questo:
“Nel novembre 2010 Washington spinge Parigi e Londra a firmare il Trattato di Lancaster House che pianifica gli attacchi a Libia e Siria. Come nel 2005 la Siria riceve un ultimatum. L’Unione Europea comunica a Damasco che non firmando immediatamente l’accordo avrebbe rischiato la guerra. Il presidente Bashar al-Assad si reca segretamente in Europa: l’Unione Europea gli chiede di liberalizzare l’economia a danno del popolo ed esige che ammetta la perdita del Golan e che normalizzi i rapporti con Israele. Naturalmente, il sirano rifiuta.”
Riferimento: paragrafo “La leadership dietro le quinte”, capitolo “Le Primavere arabe organizzate da Washington e Lodra”, libro:
“Sotto i nostri occhi. La grande menzogna della “Primavera araba”. Dall’11 settembre a Donald Trump”, Thierry Meyssan, pag. 350, Edizioni La Vela, 2018. Introduzione all’edizione italiana: Prof. Franco Cardini.
Acquistato su IBS, fa scoprire i retroscena sulle magagne guerrafondaie di Washington, Londra e Parigi con annessi servi europei di turno, la bellezza democratica e liberale degli USA e della UEE……..
“L’Italia si piega alla Francia: entra nel suo esercito “europeo”
Molto interessante, Conte dopo Trump si è ruffianato anche Macron! In attesa di vedere come questa forza di difesa verrà strutturata, l’elenco dei paesi partecipanti, vede anche la Germania e il Regno Unito (USA?). Potrebbe alla fine risultare solo una mossa di facciata concessa dalla Germania a Macron e con la presenza mascherata americana. Staremo a vedere.
Ho inseriro il sito InsideOver nei miei preferiti. Grazie della segnalazione.
“Washington vuole concentrarsi su Russia e sopratutto sulla nascente Cina, che gli stessi potentati finanziari e industriali USA hanno da tempo deciso di far decollare, per partecipare alla suddivisione dei profitti generati da un serbatoio di ….. 7-800 milioni di lavoratori! Anche il consumismo, “il modello sociale occidentale” viene esportato e assorbito dai cinesi (particolare non trascurabile in una prospettiva di lungo termine).”, il Prof
Degli aggiornamenti assolutamente fondamentali su USA e Cina tenuti all’oscuro dai media mainstream occidentali, chissà come mai…….
Prima Parte.
“It’s China’s World
China has now reached parity with the U.S. on the 2019 Fortune Global 500—a signifier of the profound rivalries reshaping business today.”
by Geoff Colvin for Fortune
July 22, 2019
As the Chinese Century nears its third decade, Fortune’s Global 500 shows how profoundly the world’s balance of power is shifting. American companies account for 121 of the world’s largest corporations by revenue. Chinese companies account for 129 (including 10 Taiwanese companies). For the first time since the debut of the Global 500 in 1990, and arguably for the first time since World War II, a nation other than the U.S. is at the top of the ranks of global big business.
President Xi Jinping has said that by 2049, the communist revolution’s centennial, China will be “fully developed, rich, and powerful,” a goal that China expert Graham Allison of Harvard says includes being “unambiguously No. 1,” with a military “that can take on and defeat all adversaries.” With that in mind, be sure to read “Boxed In at the Docks,” which depicts China’s takeover of Greece’s largest port, and how it fits in China’s vast Belt and Road Initiative. The article describes the crucial role of China’s state-owned enterprises—82 of the Chinese firms in the Global 500 are “SOEs”—which receive generous subsidies that advantage them over the West’s private sector.
Proseguimento:
https://fortune.com/longform/fortune-global-500-china-companies/
“Washington vuole concentrarsi su Russia e sopratutto sulla nascente Cina, che gli stessi potentati finanziari e industriali USA hanno da tempo deciso di far decollare, per partecipare alla suddivisione dei profitti generati da un serbatoio di ….. 7-800 milioni di lavoratori! Anche il consumismo, “il modello sociale occidentale” viene esportato e assorbito dai cinesi (particolare non trascurabile in una prospettiva di lungo termine).”, il Prof
Degli aggiornamenti assolutamente fondamentali su USA e Cina tenuti all’oscuro dai media mainstream occidentali, chissà come mai…….
Seconda Parte.
“In a first, China has more companies on Fortune Global 500 list than the US
The number of US companies on the list has declined to 121 from 126 last year
The contribution of state-owned enterprises has risen to 80.2 per cent of Chinese companies on the list from 76.3 per cent last year”
Proseguimento:
https://www.scmp.com/business/companies/article/3019632/first-china-has-more-companies-fortune-global-500-list-us
Nota alla prima e seconda parte.
“State-Owned Enterprise (SOE)”
by Will Kenton
May 4, 2019
What is a State-Owned Enterprise?
A state-owned enterprise (SOE) is a legal entity that is created by a government in order to partake in commercial activities on the government’s behalf. It can be either wholly or partially owned by a government and is typically earmarked to participate in specific commercial activities.
Proseguimento:
https://www.investopedia.com/terms/s/soe.asp
“Washington vuole concentrarsi su Russia e sopratutto sulla nascente Cina, che gli stessi potentati finanziari e industriali USA hanno da tempo deciso di far decollare, per partecipare alla suddivisione dei profitti generati da un serbatoio di ….. 7-800 milioni di lavoratori! Anche il consumismo, “il modello sociale occidentale” viene esportato e assorbito dai cinesi (particolare non trascurabile in una prospettiva di lungo termine).”, il Prof
Degli aggiornamenti assolutamente fondamentali su USA e Cina tenuti all’oscuro dai media mainstream occidentali, chissà come mai…….
1. Terza ed ultima parte.
“Il successo del modello IRI”, di G. Trombetta per FSI
19 Settembre 2019
La Cina supera per la prima volta gli Stati Uniti nel numero di aziende presenti nella lista delle migliori 500 stilata da Fortune: 129 contro 121. Di queste 129, l’80% è costituito da aziende di proprietà dello Stato, +4% rispetto all’anno precedente*.
Il successo della Cina si basa praticamente su modello copiato da quello italianissimo dell’IRI. Ma la Cina non è un’eccezione, molti altri Paesi, la maggior parte di quelli industrializzati, vantano un’importante presenza dello Stato nell’economia, soprattutto quando si parla di grandi aziende. Guardando i dati viene fuori che dietro la Cina (96% delle aziende più grandi a guida statale), ci sono gli Emirati Arabi Uniti (88%), la Russia (81%), l’Indonesia (69%) e la Malesia (68%) (grafico 1). Guardando invece ai settori, non deve sorprendere che tra quelli con i rapporti più alti di partecipazione pubblica – tra il 20% e il 40% – ci siano quelli legati all’estrazione o al trattamento di risorse naturali, energia e industrie pesanti.
Proseguimento:
http://appelloalpopolo.it/?p=52846
Quindi, la propaganda della globalizzazione in Europa: le grandi sfide della globalizzazione impongono un’ unione economica europea fra paesi euroei molto più stretta, bisogna fare la UEM, una volta fatta la UEM, i paesi europei tutti insieme saranno brillantemente all’altezza delle sfide della globalizzazione portando più prosperità per tutti, nella pratica invece hano stretto il cappio al collo agli stati aderenti alla UEM ( privatizzazioni aziende statali per entrarci, Mr. CambioFissoEuro, parametri di finanza pubblica uguali per tutti i paesi membri e al di fuori di ogni razionalità e logica, mai sostenuti dalla scienza economica, divieto aiuti di Stato ad imprese in crisi, Germania e Francia però qualche volta hanno fatto i ca.. loro, ecc.. ) e intanto la Cina con il suo modello di imprese cinesi a proprietà statale incominciava il suo cammino per diventare la fabbrica del mondo e ora addirittura nella classifica annuale delle 500 aziende più grandi a livello planetario stilata da Fortune ( i giganti della globalizzazione ) è arrivata in parità con gli USA e l’80% delle aziende cinesi in questa classifica sono a proprietà statale e c’è chi dice ancora che la globalizzazione deve per forza comunque continuare e quindi è un sacrilegio che in Europa si ritorni agli Stati nazionali, duri di comoprendonio, servi delle elites occidentali globaliste, or what else?
2. Detta in altre parole:
“A. Metti in competizione i lavoratori del mondo a chi si fa sfruttare di più.
B. Ricchi vincono, classe media occidentale perde, Cina diventa superpotenza commerciale.
C. Economia è globalizzata, c’è la Cina.
D. Son problemi di scala mondiale, devi dare più potere ai globalizzatori.”
tweet del Dott. Gavino Sanna, Presidente Associazione Consumatori Piemonte, 2019.
“La globalizzazione è il processo politico che ha lo scopo di svuotare la democrazia promettendo la soluzione planetaria dei problemi che la globalizzazione stessa crea in continuazione. Il problema che si presenta come soluzione.”, tweet del Dott. Gavino Sanna, Presidente Associazione Consumatori Piemonte, 2019.
Buona settimana e cordiali saluti.
TheTruthSeeker