Comincio con una domanda ed una risposta importanti. Perché votiamo il referendum costituzionale? Perché in Parlamento non si è raggiunta la maggioranza di due terzi necessaria per far passare qualsiasi riforma costituzionale e si deve quindi interpellare il popolo. Lo strumento è il referendum confermativo, per il quale non è richiesto né il quorum dei votanti, né una maggioranza qualificata.
Brutta partenza per una riforma di questa portata, che infatti sta spaccando anche l’opinione pubblica, l’esito finale al fotofinish scontenterà all’incirca metà degli italiani. Ma per Renzi questi risvolti non contano, si gioca tutto, questa è la sua partita personale per la conquista del potere e per la sua definitiva affermazione e benedizione da parte degli ambienti internazionali che contano.
In un recente articolo il prestigioso settimanale inglese The Economist si è schierato a sorpresa per il NO.
A me poco importa, il mio convinto NO era preesistente, ma è comunque interessante leggere l’articolo dell’Economist, nel quale ho evidenziato in grassetto i punti che mi sembrano più significativi. Aggiungerò poi in coda un commento e altre importanti argomentazioni del mio voto.
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