2020-2022 – Il Triangolo Geopolitico è in movimento/1

Covid 19 e guerra in Ucraina, due fasi del Nuovo Ciclo Geopolitico del XXI secolo.

Joe Biden, Xi Jinping, Vladamir PutinPREMESSA

Entrambi gli eventi citati nel sottotitolo non sono avvenuti per caso, ma sono due manifestazioni della lotta espressa dal Triangolo geopolitico che si è venuto configurando negli ultimi 2 decenni. I contendenti sono i Vertici di Potere (e NON i popoli) dei seguenti Paesi:

  1. USA – Gli Stati Uniti sono una delle tre potenze mondiali e la sua egemonia sul mondo occidentale è nata con la vittoria militare della Seconda Guerra Mondiale, che è stata immediatamente seguita dall’occupazione dei vinti – Europa e Giappone – con l’istituzione della NATO (organizzazione militare sorta per la difesa dalla minaccia militare del Patto di Varsavia sovietico). Da allora gli “alleati” non hanno una loro struttura militare (parziale eccezione la Francia).
    Oggi Washington ha ancora la supremazia militare e quella finanziaria (il Dollaro) mentre ha perso quella economica.
    Il Regno Unito – rimpiazzato nella sua posizione di leader mondiale dall’America sempre 80 anni fa – ha mantenuto e tuttora ha un suo importante ruolo internazionale ed è sicuramente il principale partner dell’America.
    Intorno ai due alleati Atlantici (al centro?) ruota Israele, che su alcuni temi ha grande voce in capitolo.
    Dopo lo scioglimento della URSS nel 1991 – e quindi del Patto di Varsavia – la NATO che teoricamente doveva avviarsi almeno ad un parziale ridimensionamento è stata invece potenziata, interprete di diverse guerre “locali”, nonché di una decisa avanzata verso i confini della Russia.
    Il mondo unipolare a controllo americano che si profilava agli inizi degli anni ’90 dopo il crollo sovietico non si è tuttavia concretizzato. Anzi …..

  2. CINACreatura geo economica americana/occidentale  (capitali, tecnologia ed esperienza/knowhow delle multinazionali).
    Due date chiave: a) 1995, le autorità cinesi consentono investimenti produttivi stranieri con quote di controllo o addirittura del 100% (fino al 1995 la maggioranza doveva essere cinese) b) 2001 la Cina viene ammessa sui mercati mondiali dal WTO (Organizzazione Commercio Mondiale, a controllo americano), in forte anticipo sulla tabella di marcia. Con gli investimenti e la tecnologia delle multinazionali occidentali la Cina – immenso serbatoio di potenziali, disciplinati lavoratori – decolla rapidamente, assumendo poi attraverso un’espansione commerciale internazionale, il ruolo di centro manifatturiero mondiale e quello di Potenza finanziaria e geopolitica.
    È una economia mista pubblico-privato, simile a quella dell’Italia del dopoguerra (IRI, modello studiato dal PCC) che è da noi durato fino agli anni ’90, quando è iniziato il suo smantellamento sistematico da parte della “nostra” stessa classe “dirigente” (le decantate privatizzazioni, in questi anni stiamo vivendo con TIM, acciao, …. le fasi finali di questo scempio).

  3. RUSSIA – Un decennio dopo la caduta del Muro di Berlino, nel 1999 Putin assume il potere e nei 22 anni trascorsi, grazie ai ricavi delle esportazioni di energia del paese, ha ristrutturato le forze armate, oggi in grado di competere (quanto meno in Europa) con quelle americane.  Nell’insieme, Vladimir riporta la Russia al ruolo di interprete della geopolitica mondiale, riprendendo almeno in parte il precedente percorso imperiale e sovietico. Mantiene e consolida una strategica rete di Alleanze, che fa perno principalmente su diversi Paesi del Medio Oriente (Iran per primo). Con la nascente potenza cinese avvia un cauto disgelo, dopo una lunghissima tradizione storica non proprio amichevole.
    Quello che però Putin non riesce a fermare è l’avanzata della NATO americana verso i suoi confini.
    Interessante questa dichiarazione di Biden nel 1997, che preconizza una “vigorosa reazione” della Russia qualora la NATO dovesse estendersi agli Stati Baltici. 

  4. ALTRI – Ho già citato alcuni “interpreti” della rete di Alleanze delle 3 Potenze Mondiali.
    Qui faccio un cenno ad altre 2 particolarmente importanti. La prima è l’Arabia Saudita, ovvero il pilastro su cui si regge il Dollaro come moneta di riserva mondiale (e quindi anche la egemonia americana): qualora la famiglia Saud dovesse cominciare ad accettare altre Valute (Yuan cinese?) in pagamento del petrolio, assesterebbe un gran brutto colpo a Washington. E sembra che ci stia seriamente pensando. 
    Il secondo paese, la cui leadership potrebbe contribuire a modificare l’assetto del Triangolo è l’India. In modo più lento e meno traumatico, qualora nei prossimi anni l’India si dovesse schierare decisamente a fianco di uno dei 3 vertici, questo ne sarebbe notevolmente rafforzato.

Premessa finita, potrà sembrare lunga, ma stiamo analizzando avvenimenti che devono essere inquadrati in una prospettiva storica. 

Nel sottotitolo ho inserito anche Covid-19 come evento geopolitico. Alla fine della seconda parte di questo articolo ne farò un breve, ma molto significativo cenno, per poi eventualmente scriverne in modo specifico. Ci concentriamo invece adesso sul significato e le prospettive geopolitiche della guerra in Ucraina.

————————————————————————————————————————–

GUERRA IN UCRAINA – PROSPETTIVE MILITARI.

La attuale guerra in Ucraina ha una lunga genesi, il cui ultimo atto prevedeva a breve l’adesione di Kiev alla NATO. Per il popolo ucraino questa guerra è una grande tragedia, che si aggiunge a quella “a bassa intensità” in corso dal 2014 nel Donbass ucraino, a danno della importante minoranza russa della popolazione.

Non credo che sia intenzione di Putin conquistare l’intero Paese, ma che voglia “solo” assumere il controllo del Donbass e forse di altre zone strategiche per tenere sotto controllo Kiev ed impedire l’avanzamento della NATO ai confini russi.
Non sono da escludere, ma sono a mio avviso improbabili, sviluppi ed allargamenti drammatici del conflitto, anche se sarebbero molto “graditi” al fronte politico-militare all’interno della Cupola di Potere Atlantico.
A cui resta sempre, in sottordine, l’opzione di creare una situazione di stallo militare (tipo Afghanistan) per la Russia e qui ci scommetterei.

Quindi, sotto il profilo strettamente MILITARE, scontata vittoria di Putin (nessun intervento americano/NATO), che segue quella in Siria, ma con successivo possibile impantanamento. Rischio di allargamento del conflitto contenuto (al momento). NOTA-1

Ma come ho illustrato qui, qui e qui la guerra è solo una delle 10 modalità in cui si sviluppa lo scontro di potere per l’egemonia mondiale.
Partendo quindi dall’aspetto militare della crisi Ucraina, dobbiamo allargare la visuale e proiettarla nel medio-lungo termine. E vedremo che lo scenario potrebbe mutare radicalmente.

—————————————————————————————————————————

PROSPETTIVE GEOPOLITICHE – VITTORIA MILITARE DI PIRRO PER PUTIN?

Quali sono i cambiamenti, oltre a quelli militari, degli equilibri tra i 3 vertici del Triangolo Geopolitico? Proviamo a tirare un bilancio.

  • RUSSIA/PUTIN
    VANTAGGI: Blocca espansione NATO/USA ai confini con Ucraina (mossa difensiva). – Vittoria militare – Salvaguardia etnia russa in Donbass/Ucraina –
    SVANTAGGI: Rischio stallo militare in Ucraina – Bloccata l’avanzata geoeconomica russa in Germania/Europa  (stop USA al raddoppio del gasdotto Nord Stream) – Probabile graduale riduzione delle esportazioni di gas/petrolio in Europa – Sanzione finanziaria con congelamento del 50% delle riserve della Banca Centrale della Russia (perché erano all’estero? Piuttosto strano, vero?) – Analogo blocco del patrimonio estero degli oligarchi russi (Putin compreso?) – Limitazione/esclusione della Russia dal circuito dei pagamenti mondiali (made in USA) – Sanzioni commerciali import-export – Disinvestimenti dalla Russia di banche e imprese occidentali – Altre sanzioni in preparazione 

    BILANCIO positivo nell’immediato (no NATO in Ucraina), ma negativo nel medio termine, rischio di logoramento militare in Ucraina e di eccessiva dipendenza economica e finanziaria dalla Cina. NOTA-2
    La Russia non sarà messa in ginocchio dalle pur pesanti sanzioni americane ed europee (materia in pieno movimento, incluse le reazioni di Putin, vedasi ad esempio la mossa di volere il pagamento del gas in Rubli e non più Euro o Dollari).
    Ma forse il vero scopo delle sanzioni – questa “gaffe” di Biden è alquanto rivelatrice – è creare serie difficoltà alla leadership interna di Putin (es. frizioni Putin-Nabiullina la Governatrice del Istituto di Emissione/Banca Centrale o con Anatoly Chubais o con altri oligarchi colpiti dal blocco dei loro patrimoni all’estero).
    Se l’Europa (la Germania) manterrà la sua “fedeltà” atlantica, Putin si troverà nel tempo stretto in un brutto angolo, come nazione e come Presidente. 

  • USA
    VANTAGGI:
    Raggiunge l’obiettivo perseguito da anni di bloccare l’avvio del raddoppio del gasdotto Nord Stream – ormai pronto – che avrebbe reso la Germania (e l’Europa) ancora più  dipendente e interconnessa con Mosca – Sviluppo esportazione via mare di gas in Europa (reso profittevole dal balzo del prezzo mondiale del gas. Toh, che strano!), che diventerà energeticamente dipendente da Washington.
    SVANTAGGI: Avvicinamento dei 2 rivali geopolitici Russia-Cina che in teoria potrebbe evolvere nel tempo in una vera alleanza anti americana (abbraccio mortale per la Russia?) – Rischio di perdita del quasi-monopolio del Dollaro come moneta di riserva mondiale. È la conseguenza del sequestro delle riserve della Banca Centrale e degli oligarchi russi, mossa gravissima e senza precedenti, che Washington potrebbe replicare in futuro nei confronti di altri ex amici percepiti poi come avversari.

    BILANCIO positivo nel breve e medio termine (Russia e Putin in difficoltà – Germania ed Europa sempre più dipendente da Washington) ma anche rischioso nel medio-lungo (re Dollaro non più padrone assoluto e accelerazione avvicinamento Russia-Cina. Riprenderò questo ultimo punto più avanti).

  • CINA
    VANTAGGI:
    Con l’avvicinamento di Mosca, consolida la sua già ampia base di forniture energetiche – Possibile “fidanzamento” con la Russia accogliendola nel suo sistema finanziario di pagamenti internazionali (in grado di affiancare nel medio termine quello americano attuale?) – Crea insieme alla Russia un quasi-monopolio di materie prime strategiche per gli sviluppi tecnologico-industriali dei prossimi 50 anni.
    SVANTAGGI: di consistenti non ne vedo.

    BILANCIO decisamente positivo, nel breve, medio e lungo periodo

  • EUROPA
    Il Vecchio Continente NON è un interprete geopolitico ma dopo la Seconda Guerra Mondiale è un satellite USA. Tuttavia, visto che ne facciamo parte e che è pesantemente investito dalle conseguenze della guerra in Ucraina lo dobbiamo prendere in esame.
    VANTAGGI: di consistenti non ne vedo.
    SVANTAGGI: Fortissimo aumento del prezzo dell’energia che è destinato a diventare permanente se il gas liquido americano affiancherà/sostituirà quello russo – Perdita esportazioni in Russia – Difficoltà di approvvigionamento di materie prime alimentari – Difficoltà economiche (inflazione), finanziarie e sociali (costo della vita) – Con la dipendenza energetica (Gas liquido via nave) dall’America, la posizione subalterna a Washington diventa irreversibile.

    BILANCIO negativo sia nel breve termine (difficoltà economiche, problemi e tensione sociale), sia nel medio-lungo qualora il suo Sole-USA dovesse declinare di fronte all’alleanza Cina-Russia. Per l’Italia, pianeta che ruota intorno alla Euro-Germania, piove sul bagnato. Un sentito ringraziamento al nostro governo e classe dirigente.

In sostanza, la scontata e prevedibile risposta militare del Cremlino alla provocazione NATO/Ucraina ha innescato a sua volta una violentissima contro reazione (programmata?) degli StatiUniti verso Russia/Putin, senza esclusione di colpi – eccettuato finora il confronto militare diretto.
Come “effetto collaterale”, l’Europa si troverà in grosse difficoltà (anche questo voluto?).

————————————————————————————————————————-

CONCLUSIONE – VINCE LA CINA? 

Vai alla seconda parte.

————————————————————————————————————————-

NOTA-1 Anche se relativamente ottimistica la mia valutazione dei rischi militari sottintende comunque un peggioramento significativo del mio personale “bollettino rischio guerra”. L’ultimo che ho formulato risale a fine 2016, all’indomani della elezione di Trump, all’epoca della guerra in Siria (anche questa tremenda per il popolo siriano, ma non generò l’attuale ondata di sdegno e condanna a favore del popolo ucraino).
Anche allora si trattava di una guerra “locale” tra USA (via Isis e Israele) e Russia (intervenuta a difesa dell’alleato Siria) che avrebbe potuto analogamente sfociare in un confronto diretto tra USA/NATO e Russia o addirittura – nel caso di intervento anche della Cina – in una Guerra Globale. Come ricorderete l’azione militare russo ebbe successo e gli avversari dovettero prenderne atto.
Oggi il mio toto-rischio di una escalation di un confronto diretto tra Stati Uniti/NATO e Russia in Ucraina, lo esprimo al 35% (25% nel 2016 dopo la vittoria elettorale di Trump, nel caso di vittoria della sua rivale Hillary Clinton stimavo invece il rischio al 50%).
Da tenere d’occhio il flusso di armi che l’Occidente sta inviando in Ucraina (più probabile che mirino ad impantanare la Russia in Ucraina) e l’eventuale imposizione di divieto di voli sul cielo ucraino, richiesto a gran voce dal presidente Zelenski (avvicinerebbe una guerra aerea Russia-NATO, una pericolosissima accelerazione militare).
Quanto al rischio di un allargamento su scala globale (Cina), oggi lo valuto al 20% in forte aumento rispetto al 5% del 2016.
Nell’insieme non siamo a livelli di guardia, ma è di gran lunga la situazione peggiore dal 1945.

NOTA-2 La strategia geopolitica di Putin ha sempre privilegiato – analogamente a quella della Russia degli zar – la creazione di un blocco euro-asiatico, potenziale formidabile interprete geopolitico, militare, energetico ed economico. La Cina è invece un alleato e vicino di casa troppo scomodo.
La speculare e secolare lotta anglo-americana per evitare una saldatura Russia-Germania è bene illustrata in questo articolo di Federico Dezzani


SE VUOI RICEVERE UN MESSAGGIO ALLA PUBBLICAZIONE DI UN NUOVO ARTICOLO, ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER, INSERENDO IL TUO INDIRIZZO MAIL NELLA CASELLA IN ALTO A DESTRA. RICEVERAI UN MESSAGGIO CHE TI CHIEDE LA CONFERMA DELL’ISCRIZIONE
__________________________________________________________

Articoli correlati
+
La geopolitica e la breve vita del governo M5S/Lega (04-10-2019)
+ Trump utile idiota al servizio dell’Èlite? (8-07-2018)
+
L’egemonia americana e Trump (15-01-2017)
+ Ottobre 2016, vigilia di Guerra Mondiale?(28-10-2016)
+ La guerra senza limiti in Medio Oriente (30-05-2016)
+ Le armi della competizione geopolitica (30-04-2016)

4 thoughts on “2020-2022 – Il Triangolo Geopolitico è in movimento/1

  1. N1 Gli U.S.A. avrebbero dovuto chiarire con la Russia che i popoli do di scegliere dovevano essere liberi di scegliersi economici ,ma nello stesso tempo impegnarsi a non costruire ulteriori basi N.A.T.O. .
    N2 La Cina di questo passa diventerà una potenza economica così forte da rompere qualsiasi equilibrio ,un modo pacifico per riequilibrare le cose potrebbe essere quello di trattare la percentuale di manodopera locale che le aziende cinesi dovrebbero assumere per le loro attività all’estero .
    N3 La storia dimostra che un uomo solo al comando dopo 10/12 anni entra in una fase pericolosa…perde il contatto con la realtà …il potere assoluto continuativo logora l’equilibrio psico-fisico .
    N4 Nel mondo dell’Islam il vero problema é la loro religione.
    L’India sarà assieme alla Cina la super potenza
    del futuro , il problema sono i loro rapporti , troppa storia gli rema contro .
    Il Covid 19 ha pietosamente messo in piazza tutte le carenze della nostra sanità….i primari e dirigenti dovrebbero essere scelti per le loro capacità e non per l’appartenenza politica-
    Concludendo i miei pensieri con amarezza noto che l’Occidente non ha trovato il modo per mettere al suo tavolo la Russia,accordo che avrebbe reso l’occidente autonomo come materie prime ed energetiche mettendolo in grado di affrontare il resto del mondo da pari a pari..errore storico che in futuro pagheremo caro…errore grande come la mancata alleanza degli anglosassoni Inglesi con la Germania dovuta alla incompatibilità di due cugini .

    • Ben ritrovato Gianca, l’Occidente (incluse Europa e Giappone) è dominato da una Cupola di Potere con sede temporanea negli Stati Uniti e a Londra. Io sostengo in questo articolo che la sua voglia di conquista non è affatto esaurita e che la Russia è una rivale da abbattere e non certo un alleato che sarebbe troppo forte e non controllabile.
      Al Padrone non interessa se i sottomessi (Europa) soffrono e per quanto riguarda gli anglosassoni, l’Inghilterra è diventata la Potenza mondiale dominante ben prima che nascesse la Germania (l’ultimo grande nazione europea a costituirsi) che a sua volta voleva diventare la Potenza continentale dominante, battendosi con la Francia, fatto assolutamente inaccettabile per l’Inghilterra che ha sempre adottato una strategia di “divide et impera” in Europa.

  2. bene cercare di vedere dall’alto gli avvenimenti , si capiscono meglio che vederli da dentro , dove vedi solo il pezzetto di siepe del labirinto dove sei, anche se si può correre il rischio del complottismo. E ancora da più in alto , cioè con visione allargata anche nel fattore tempo , cercare di capire se la concomitanza della pandemia globale e la guerra ( convenzionale in Ucraina ma internazionale in economia e in altri temi ) è solo casuale o no ( a me il dubbio è balenato, complottismo o no ). Non trascurerei quindi poi il fattore pianeta in crisi e sovrappopolazione esagerata mondiale, che è facile non vedere come possibili fattori di questo momento di crisi.dell’umanità. Chiudo con la speranza che anche queste varie analisi , il loro scambio fra gli uomini “sapiens” e le successive azioni concrete conseguenti, per quanto ognuno può, ci aiutino a uscirne.

    • Ciao Giangi, molto interessante il tuo richiamo allo spazio-tempo, oggetto di studio in Fisica, ma fondamentale anche per lo studio della della attualità e della storia. Può essere che, come dici tu, il pianeta sia in crisi e che dovremo fronteggiare un problema di sovrappopolazione, oppure non è così ma (che complottista che sono!) è una narrazione funzionale a mantenere un perenne clima di paura e di sottomissione (cito un risvolto della PAURA nella seconda parte dell’articolo). Analisi e azione, anche questa è una bella abbinata. A risentirci

Rispondi a Pasalacqua Giancarlo Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.