Morning News from New York

Proviamo ad uscire dai nostri schemi mentali – Dal vostro corrispondente da New York, il Prof

TrenoLinea 7 a NYHo trascorso la passata settimana lavorativa a New York dove, come d’abitudine, faccio precedere il mio arrivo in ufficio da ultra-mattutine camminate esplorative di Manhattan, intercalate da estemporanei scatti fotografici con iPhone, per poi prendere la metropolitana con destinazione ufficio (nel Queens). Talvolta prendo uno di quei quotidiani distribuiti gratuitamente all’ingresso del metrò, sopratutto se in prima pagina appare una fotonotizia a prima vista interessante. Settimana scorsa ne ho raccolte una, a cui aggiungo quella di novembre 2012, e che vi riporto sotto. 

Wanted, ovvero come ti catturo il criminale: retaggio del Far West o moderno pragmatismo americano?

                              La fotonotizia del 27 Novembre 2012
CASH FOR CRIMINALS

Sì, è proprio come avete forse intuito, il quotidiano del mattino amNEWYORK riporta in prima pagina un manifesto promozionale del programma Crime Stoppers della polizia di New York, che prevede il pagamento di compensi per chi fornisce indicazioni utili per la cattura di criminali pubblici.
L’articolo informa che a novembre 2012 sono stati erogati compensi per 72.050 dollari (39.050 in tutto il 2011) per  55 casi risolti (ne restano 22 irrisolti) l’ultimo dei quali è stato la cattura di Salvatore Perrone del Brooklyin per una “taglia” di 22.000 dollari. Le spese sono finanziate da donazioni versate alla fondazione della polizia e la comunicazione con i cittadini  avviene tramite manifesti, giornali, linea telefonica dedicata, il sito web, e-mail, Twitter e Facebook. Il livello di anonimato è molto alto, anche per il pagamento dei compensi. Analoghi programmi Crime Stoppers sono adottati in altre parti degli Stati Uniti, in Canada, Australia e anche nel Regno Unito. Ho dato una rapida occhiata ad alcuni di questi e il programma della polizia dello stato di New York è decisamente quello più orientato alla corresponsione di compensi monetari.

Senza poter e voler trarre conclusioni affrettate, mi sembra comunque una iniziativa di una società che vuole una polizia efficace che, unitamente ad una altrettanto efficace magistratura, sia in grado di dare ampie garanzie di giustizia ai propri cittadini. Proverò  a verificare sul posto quanto questo è realtà o una scolastica e ingenua ipotesi.
Nel frattempo però non posso non esternarvi il disagio che ho provato quella mattina, pensando all’analogo quadro forze dell’ordine-magistratura-sistema penitenziario italiano. E alle complicazioni, ai cavilli, ai dubbi che saremmo in grado di mettere in campo pur di non cambiare nulla. Make it easy, dicono gli americani e, in questo caso mi sa che dovremmo proprio imparare!

Sorpresa! I sindacati esistono e si fanno sentire anche a New York!

                              La fotonotizia del 29 gennaio2500 TEACHERS OUTSe quella precedente può essere definita una tipica morning news in salsa americana, questa invece, se non fosse per la lingua inglese, potrebbe essere tranquillamente considerata una notizia italiana riguardante la riforma scolastica. Il dipartimento dell’istruzione della città di NY (DOE) e il sindacato degli insegnanti (United federation of Teachers-UFT) dovevano definire il regolamento di attuazione riguardante la valutazione degli insegnanti, prevista dalla legge dello Stato di NY.
Non essendo stato raggiunto un accordo entro la scadenza prevista è scattato un taglio di budget da parte dello Stato di NY verso la città di NY per 250 milioni di dollari. Il che provocherà, secondo il Sindaco Bloomberg, nel biennio 2013-2014 una riduzione di 2500 professori. La negoziazione tra DOE e UFT continuerà e, se ancora un accordo non sarà raggiunto entro il 13 settembre, ci sarà un ulteriore taglio di budget di 200 milioni di dollari.
La legge prevede cinque livelli di valutazione (da altamente efficace a inefficace) da parte di professionisti esterni e la negoziazione si è bloccata davanti ai criteri che possono portare al licenziamento dell’insegnante inefficace e alla possibilità di ricorso. Secondo l’articolo di amNEWYORK, la dichiarazione di Bloomberg all’apposita commissione del Parlamento dello stato di NY è stata accompagnata dall’accusa di frode perpretata da UFT ai danni degli studenti newyorkesi. Il sindacato ha risposto che il sindaco ha bisogno di una pausa di riposo.
Uno dei tanti luoghi comuni vuole che
negli Stati Uniti il sindacato dei lavoratori sia quasi inesistente, questo esempio è una bella smentita (e ce ne sono altre), ricorda in parte certe situazioni conflittuali di casa nostra ma è al contempo una decisa conferma del pragmatismo americano da cui siamo lontani anni luce: lo stato (NY in questo caso) erogatore dei fondi dà il tempo necessario alle parti per raggiungere un accordo, in assenza del quale arriva la “punizione” che colpisce entrambe i negoziatori, rendendoli co-responsabili del danno arrecato alla comunità. Vedremo come andrà a finire.

E ora, se avete voglia di svegliarvi molto presto, andiamo a fare una salutare camminata.

                           Il New Jersey visto da Battery ParkN.J. da Battery Park

Esposizione di barattoli metallici al World Trade CenterWTC-Esposizione barattoli-Gen 2013
L’alveare in barattoliL'alveare in barattoli al WTC

Il cane in barattoliIl cane in barattoli

L’organo di Trinity ChurchL'organo di Trinity Church

L’arrivo della funivia a Roosevelt IslandL'arrivo della funivia a Roosevelt Island

Manhattan e l’ONU viste da Roosevelt Island

Nazioni Unite da Roosevelt Island

 
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2 thoughts on “Morning News from New York

  1. Caro Prof,

    Il mondo a stelle e strisce ci porta stamattina una notizia strepitosa, alla quale i media non hanno dato (come spesso accade…) la giusta evidenza.
    Una notizia che per me assomiglia alla caduta del Muro di Berlino, tanto per fare un paragone con la storia recente.
    Un fatto che può cambiare radicalmente la politica e l’economia dei prossimi anni.

    Obama ha deciso di fare causa a Standard & Poors!!!
    E’ per me una cosa di enorme importanza.
    Il Presidente degli Stati Uniti, nazione nella quale il libero mercato ed il capitalismo sono i fari che ne guidano il cammino, che cita in giudizio la più potente agenzia della finanza mondiale.
    E’ il rovesciamento del paradigma sul quale si sono basati gli anni della presidenza Bush.
    E’ la sconfessione del liberalismo spinto, della finanza speculativa che ha messo in ginocchio l’economia mondiale.
    E’ la ribellione dell’uomo che guida gli USA alla devianza che i poteri dell’economia sovranazionale hanno instaurato a livello globale negli ultimi anni, delle lobby affaristiche super partes.
    Trovo che sia un atto di assoluto valore e coraggio. Di un uomo che sfida i poteri forti perché sa che il sistema della finanza mondiale così com’è oggi rischia di far saltare il banco e perché gli è evidente che tutto il mondo sta pagando un tributo altissimo a questo stato di cose.
    Kennedy fu ammazzato per molto meno.
    Spero che quest’uomo riesca nel suo intento.
    E’ già riuscito quattro anni fa nel miracolo di ripescare dal baratro il suo paese e, di fatto, tutte le economie occidentali. Mi auguro davvero che riesca anche in questa rivoluzione!

    Giovanni

    • condivido senz’altro quanto espresso sopra e vorrei che anche in Italia qualcuno dei nostri politici avesse il coraggio di lottare per combattere le logiche perverse dei poteri forti e per perseguire una maggiore etica nei comportamenti e una migliore giustizia sociale

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