Riflessioni da New York.

Riflessioni dalla lettura del precedente articolo del blog.

Roosevelt Island TramwayIl mondo del lavoro e lo stato sociale degli USA e dell’Europa sono da sempre molto diversi e i flash riportati nel precedente post di questo blog ne sono piccole testimonianze. Con queste ed altre differenze sia Stati Uniti che Europa hanno attraversato un analogo ciclo di sviluppo per 50 anni ed oltre: crescita della popolazione, dell’economia, dei redditi e del tenore di vita e, infine, dei patrimoni delle famiglie. La crescita dei redditi e dei patrimoni non è stata uniforme, e non può essere altrimenti, ma in alcuni Paesi è stata anche distorta e accompagnata da fattori di iniquità sociale (es. in Italia e Grecia l’evasione fiscale). Continua la lettura…

Il referendum di Papandreou.

Il 1° novembre le Borse europee hanno vissuto la giornata più negativa dal 2008 e Milano è stata la peggiore.

La causa di questo tracollo è stato l’annuncio a sorpresa del Primo Ministro greco di un referendum da tenere a breve, attraverso il quale il popolo greco potrà pronunciarsi sull’accettazione o meno del piano europeo definito nel recente vertice di Bruxelles.

Tra le decisioni del piano ci sono infatti gli aiuti finanziari a sostegno della Grecia, gli interventi concordati con il governo greco per avviare il riequilibrio dei conti pubblici e, infine, le modalità di controllo e sorveglianza dell’ UE sull’effettiva attuazione del risanamento da parte della Grecia. Continua la lettura…

La crisi UE e il G20 (2a puntata).

Angela MerkelPremessa.
Con questo post ci aggiorniamo sull’evoluzione della crisi dell’Unione europea, ripercorrendo quanto è avvenuto nell’ultimo mese, cioè dalla pubblicazione in questo blog del primo articolo sullo stesso argomento.

Questo, come quello precedente, è un articolo di cronaca e commento degli avvenimenti e non comprende, se non incidentalmente, proposte per una UE più solida e integrata, che saranno invece l’argomento di un  prossimo articolo di questo blog.

Aggiornamento sulla rotta del Titanic-EU.
Nell’ultimo mese, denso di tensione e avvenimenti, è avvenuto un importante cambiamento: Merkel-Sarkozy, il surrogato del Capitano della nave di cui parlavamo nell’articolo di un mese fa, è un po’ meno surrogato, nel senso che si è affermata una unitarietà di decisione sulla rotta da seguire, il Merkel-capitano.

Ciò è avvenuto all’ultimo minuto, quando ormai le decisioni erano inderogabili e con il concorso della pressione esterna del mondo intero, dalla Cina al Brasile, dagli Stati Uniti all’Australia. La Germania ha fatto valere il principio del più “forte” e la Francia ha dovuto ammiccare. Continua la lettura….

La crisi UE e il G20.

L’iceberg.

L’iceberg dei conti pubblici che rischia di affondare il Titanic-UE17 è stato avvistato nel 2009, ma, nonostante il tempo trascorso, il Capitano è tuttora incerto sul da farsi.

I dati dell’iceberg sono i seguenti (fonte Eurostat) :

Mld di euro

2007

2008

2009

2010

stime 2011

Debito pubblico

5.985

6.473

7.116

7.837

 n.d.

Debito/Pil (%)

66,0%

69,4%

78,7%

85,1%

87,9%

Deficit (% Pil)

0,6%

2,0%

6,3%

6,0%

4,3%

La tabella evidenzia chiaramente il netto e progressivo peggioramento dei conti pubblici innescato dalla crisi finanziaria mondiale del 2008, sia in valore assoluto, sia come tendenza. Per chi vuole approfondire l’analisi storica di debito/deficit dei paesi europei, può andare a questo utilissimo grafico interattivo.

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