Zhou Yunpeng, il cantore cinese.

Il cantore Zhou YunpengVi propongo la riproduzione integrale di un post tratto dal blog di Gabriella Giudici, che ci presenta uno spezzone della realtà cinese, sorprendente e significativo al tempo stesso. Sorprendente che la Cina abbia già una sorta di Bob Dylan sui generis, significativo del malessere e della sofferenza sociale che sta accompagnando lo “sviluppo” dell’economia e della società di questo continente.
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Monti, se ci sei batti un colpo (per la crescita)!

Abile chirurgo o cinico macellaio? La riforma del lavoro non aiuterà la crescita, ci vuole ben altro!

Minti atterra in GiapponeAd appena due settimane dal mio precedente post sul governo Monti torno a scriverne, per parlare del tema di attualità, la  riforma del lavoro.  Che, diciamo subito, qualunque sia l’esito della negoziazione in atto con i sindacati e con il Pd, non rilancerà  quest’anno gli investimenti, la crescita e quindi neanche l’occupazione – destinata invece a calare sensibilmente.
Ma quando si deciderà il Presidente del Consiglio ad intervenire per rilanciare la crescita? Non ci sono ricette magiche, ma, come vedremo qualche spazio c’è. Ma per SuperMario pare che il rilancio dell’immagine dell’Italia presso gli ambienti finanziari e politici internazionali sia diventata la priorità assoluta. Speriamo che con il mega tour in Asia abbia concluso la sua abile campagna di comunicazione. Per concentrarsi finalmente sulla crescita e sull’equità.
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La prima fase del governo Monti: l’Italia è salva?

Mario MontiE’ giusto tirare un bilancio dei primi 120 giorni del governo Monti, senza però dimenticare che – salvo colpi di scena di origine partitica – ne ha ancora  a disposizione 400. Quindi si tratta di un bilancio ampiamente provvisorio.
Possiamo però già dire che, se continuerà con il ritmo e il peso degli interventi dei primi 4 mesi, questo esecutivo si potrà candidare per la palma del governo più attivo della storia repubblicana!

Data la ricchezza di studi e dibattiti in materia, anziché re-inventare l’ombrello, ho pensato bene di riportare un articolo di Luigi Zingales apparso su L’Espresso il 23 febbraio scorso. L’autore è un prestigioso e giovane economista  italiano, noto  sul piano internazionale, professore di finanza all’Università di Chicago. Scrive per L’Espresso e Il Sole 24 ORE.

Ho scelto il suo scritto perché oltre ad essere particolarmente efficace, intreccia l’azione del governo Monti con quella europea – in questo caso della BCE di Mario Draghi – dandoci  la chiave di lettura del percorso attuale e futuro dell’Italia.
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Il finto salvataggio della Grecia. Perché?

Le banche tedesche e francesi, con l’assistenza della BCE, dettano i tempi e le modalità del “salvataggio” della Grecia, ovvero dei loro bilanci pieni di titoli greci.

Il Parlamento della Grecia.Settimana scorsa è stato varato dai paesi dell’Eurozona un pacchetto di aiuti alla Grecia, che prevede una parziale ristrutturazione del debito greco e aiuti finanziari per 130 miliardi di euro in 2 anni.
Nel 2010 era già stato approvato un analogo finanziamento alla Grecia di 110 miliardi ed è bene sapere che, dei 240 miliardi di finanziamento totale, 36 sono stati o saranno pagati da noi italiani (tra 2010 e 2013).

Nonostante questi sostegni europei, restano seri dubbi sull’effettivo salvataggio della Grecia. Ce n’è abbastanza per studiare a fondo l’argomento, cosa che ho cercato di fare, per provare a rispondere a queste tre domande: 1) La Grecia è salva o, al contrario, è fallita? 2) Se è fallita, perchè l’Eurozona capitanata da Germania e Francia la tiene artificialmente in vita nell’area euro? 3) Cosa ci possiamo ancora aspettare per l’Italia e l’Europa dal caso Grecia?
Ecco i risultati della mia ricerca, che saranno messi alla prova dei fatti dagli avvenimenti futuri.
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Lucas Jatobá ci ha scritto.

Grazie Lucas, ti aspettiamo in Italia.

Lucas e i palloncini.Questo post è lo sviluppo del precedente “La creatività e la felicità di vivere“, che ci presentava due momenti della vita di Lucas, un giovane brasiliano che, all’età di 25 anni, ha lasciato il Brasile per venire prima in Italia, poi in Spagna e infine trasferirsi in Australia, dove vive e lavora attualmente.

Avevo proposto quell’articolo sulla scia delle polemiche (bamboccioni sì, bamboccioni no) in atto sui giovani di casa nostra e il loro futuro perchè a mio avviso Lucas presenta – al di là delle specifiche scelte personali – un approccio positivo verso la vita che ne facilita il percorso.

Gli avevo anche scritto una mail per chiedergli di illustrarci le sue motivazioni e lui gentilmente ha risposto. Ecco il testo integrale della sua mail.
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La penna di Francesca blogger.

Il blogger: caratteristiche, abitudini e habitat naturale.

Ff che dipingeIn un precedente post ho presentato Francesca Ferrari, pittrice e blogger, dando prevalente risalto alla sua pittura. Questa volta ve la propongo in formato blogger, attraverso un suo articolo scritto nel 2005 che ho avuto occasione di leggere recentemente. E’ un bell’esempio della capacità creativa della sua penna, una parodia di uno “documentario” di storia naturale – alla Piero Angela prima maniera – sulla figura del Blogger, che viene assimilato ad una specie del mondo animale. Divertente ed autoironico.
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Cosa hanno in comune Van Gogh, Petros Vrellis e Olga Kulakova?

Autoritratto Vincent Van Gogh 1887Fortunatamente Theo Van Gogh era un commerciante d’arte e instradò suo fratello – eccezionale e ricchissimo il rapporto tra loro due –  verso la pittura, attraverso la quale Vincent (nella foto a sinistra) rivelò il suo genio. Pur apprezzando l’impressionismo, non lo sposò e diede invece sfogo alla sua esaltazione e frenesia creatrice, ricorrendo spesso alla deformazione come mezzo per esprimere i suoi sentimenti. Tra le sue “deformazioni” più famose c’è – o per meglio dire, ci sono le diverse versioni de – la “Notte stellata” e a questo punto entra in scena Petros Vrellis.Petros Vrellis
Di lui non so quasi nulla, so che è un ragazzo greco e che ha sviluppato un software-video che consente di animare il dipinto di Vangogh in sintonia con la musica di sottofondo. Inoltre, come ci mostra nel filmato, può anche interagire con le immagini già in movimento e, toccando lo schermo touchscreen, creare nuovi flussi aggiuntivi. Van Gogh si rivolterà nella tomba o resusciterà per abbarcciare Petros? Guardate il video e provate a dare una risposta alla domanda.

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Un tuffo in Cina.

Giovani dell’altro Mondo!

E qualcuno voleva fermare l’onda cinese! Questo video – anticipazione di un più ampio documentario di due registi italiani, Tommaso Facchin e Ivan Franceschini -, con le sue immagini e con le testimonianze di giovani operai e operaie cinesi della Foxconn è, nella sua crudezza, travolgente.
L’iniziativa imprenditoriale di un cinese di Taiwan (Terry Gou), la ricerca di qualità a costo  contenuto da parte delle multinazionali di elettronica di consumo e l’esercito di giovani ex-contadini messi in moto dall’apparato imperiale del partito che “controlla” la Cina: questi sono gli ingredienti che hanno dato il la alla Foxconn e alla intera “Fabbrica del mondo”.

E’ di questo mondo che ci parlano nel video i giovani operai cinesi, esprimendo aspettative individuali variegate, ma accomunati dalla transitorietà della loro “esperienza” alla Foxconn. E dopo chi farà marciare quelle fabbriche (per inciso, la Foxconn ha deciso di aprire 5 nuovi stabilimenti in Brasile)? Aspettiamoci grandi e veloci cambiamenti dalla Cina, mi sbaglierò ma non credo che l’Imperial-Partito possa continuare a tenere rigidamente sotto controllo la macchina che ha messo in moto. Le aspirazioni e i sentimenti che esprimono questi giovani cinesi non mi sembrano proprio pilotabili!

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+ Zhou Yunpeng, il cantore cinese (07-04-2012)

La creatività e la felicità di vivere.

Lucas Jatoba un giovane creativo.

Lucas Jatoba è un giovane brasiliano, di professione è un creativo (Art director) che lavora nel campo della comunicazione e della pubblicità.
Ha vissuto in Italia – di cui ha apprezzato l’arte e lo stile di vita – si è poi trasferito a Barcellona che ha lasciato l’anno scorso dopo averci vissuto felicemente 4 anni. Per manifestare la sua gratitudine ha lanciato nel cielo tanti palloncini a cui erano legati altrettanti biglietti per uno spettacolo teatrale, di cui hanno beneficiati gli ignoti destinatari.
Si è trasferito in Australia e in agosto dell’anno scorso, al compimento dei suoi 30 anni, ha deciso di fare 30 regali ad altrettanti sconosciuti cittadini australiani che ha incontrato occasionalmente nei luoghi pubblici.
Il primo video è quello di Barcellona. Nel secondo, quello australiano, il nostro Lucas ci dice: “La prima responsabilità dell’uomo è essere felice. La seconda è rendere gli altri felici”.

P.S. del 7 febbraio. Questa mattina mi è venuta in mente di scrivere una mail a Lucas e lo farò oggi. Con riferimento alle polemiche in corso in Italia, lui rappresenta un esempio di non-bamboccione che non resta attaccato alla mamma e che non sembra avere paura del cambiamento nell’ambito del lavoro. Gli chiederò le motivazioni che lo hanno portato alle sue scelte. Se riceverò risposta la pubblicherò nel blog.

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