Della serie “Il debito pubblico è il 95% del Pil perché il sommerso …”

Berlusconi batte Craxi 2 a 1

BerlusconiIl valore del Pil italiano del 2011 è stato pari a 1580 miliardi, di cui 1310 rilevati direttamente dall’Istat nell’economia ufficiale, mentre gli altri 270 non sono rilevati bensì stimati (sempre dall’Istat) perché riguardano l’economia sommersa, il cosidetto nero. Sono questi 270 miliardi che danno origine all’ulteriore stima di 130-150 miliardi di mancato introito dell’erario per evasione fiscale, che  sentiamo citare spesso. Per inciso, il nostro istituto di statistica segue una metodologia definita e applicata a livello europeo.

Non c’è solo l’Istat a stimare il sommerso italiano, ci sono anche altri istituti nazionali e internazionali, e la stima più alta che conoscevo del sommerso fino a pochi giorni fa era di 418 miliardi. Ma molto recentemente Berlusconi, decollando verso le alte quote della campagna elettorale, ci informa insistentemente e con assoluta certezza che di miliardi il sommerso-secondo-Silvio ne vale 800 e il Pil-secondo-Silvio ne vale 2100! In altre parole il Nostro non contesta (finora..) il 1300 miliardi Istat dell’economia ufficiale, ma i 270 miliardi stimati del sommerso che sostiene essere 800 – il che porterebbe il “nero” al 38% del totale e l’evasione fiscale intorno a 3-400 miliardi!
Quanto precede è solo la premessa che conduce il Nostro alla seguenti coerenti affermazioni: 1) il debito pubblico (intorno ai 2000 miliardi, cifra ufficiale e da lui non contestata) non è il 126% del Pil, ma è intorno al 95% come la media europea; 2) l’Italia è il secondo paese europeo dopo la Germania; Brunetta 3) la situazione dell’Italia non è mai stata e non è preoccupante; 4) conclusione: perché lui ha governato bene.

Che dire, io non oso esprimere un parere di fronte a temi così alti e ad un interlocutore così preparato e limpido. Come tanti resto in attesa di sapere quali fonti e metodi di analisi stanno alla base del Silvio-Pil.
Forse è stato opportunamente edotto dal fido professor-economista Brunetta sul metodo Schneider-Enste? O è stato invece infidamente male informato dal suo ex ministro dell’economia Tremonti? Boh, finora neanche i suoi giornali ci hanno comunque svelato le fonti (posso benissimo sbagliarmi, ringrazio per eventuali segnalazioni).
TremontiMa una contestazione al Silvio-pensiero però mi sento di farla: consideriamo corrette le sue stime e domandiamoci: il grado di rischio finanziario dell’Italia diminuirebbe? Assolutamente no, resterebbe quello che è cioé molto alto, semplicemente perché al rimborso del debito contribuisce solo l’economia ufficiale. Che il sommerso sia 270, 800 o 5000 miliardi non cambia una virgola, dal momento che il nostro debito lo rimborsiamo con le tasse prodotte e pagate dall’economia ufficiale. Anzi, a voler essere cattivi si potrebbe anche chiedere al nostro ex Primo Ministro come mai di fronte ad un tale stratosferico sommerso i suoi governi (e quelli dell’opposizione) hanno recuperato solo briciole (12 miliardi di evasione nel 2011, all’incirca lo stesso importo nel 2012).

Ma tornando ad essere super-partes, è vero che il metodo Istat (cioé quello europeo) include nel Pil solo la stima del sommerso legale ed esclude invece tutte le attività illegali, come traffico di droga, contrabbando, riciclaggio ecc. (vedi questa nota Istat). Certo che farei un po’ di fatica ad etichettare come Prodotto interno lordo tali attività .. economiche, lo chiamerei piuttosto tasso di delinquenza nazionale. Ma allora sorge spontanea una domanda: forse che i 530 miliardi di differenza tra il sommerso Istat e il Silvio-sommerso si spiega con le attività illegali? Questa è, in effetti, la domanda che Santoro ha rivolto a Berlusconi, la risposta non c’é stata e noi restiamo in paziente attesa di lumi.

Ma non sono tutti pazienti come me, molte fonti d’informazione, tra cui La Stampa e Il Mondo, Berlusconi e Craxisi sono affrettati a definire una bufala le affermazioni del Cavaliere.
Nel suo articolo La Stampa ricorda anche che l’aggiunta del sommerso legale fu introdotta dall’Istat nel 1987, durante il governo Craxi. Il quale, al culmine della sua carriera politica, poté fregiarsi di questo fiore all’occhiello perché, grazie a questo balzo, l’Italia superò il Regno Unito installandosi al 5° posto nella classifica mondiale.
Certo che se avesse ragione il Cavaliere, lui potrebbe sancire il suo ventennio con il superamento non solo del Regno Unito, ma anche della Francia: Berlusconi batte Craxi 2 a 1. Per diventare la prima economia in Europa ci basterebbe poi battere la Germania in finale.

Se pensate che io possa essere tendenzioso, vi elenco le seguenti fonti video:
Otto e mezzo del 8 gennaio scorso, se avete fretta andate al minuto 46
Porta a Porta del 9 gennaio scorso, dopo 1 ora e 17 minuti
Servizio Pubblico di Santoro del 10 gennaio, dopo 1 ora e 22 minuti

In tutti e tre i video sentirete Berlusconi affermare anche che il debito di 2000 miliardi non preoccupa perché l’Italia ha un attivo di 8-9000 miliardi: scriverò un post anche su questa meravigliosa e spettacolare affermazione, degna di Broadway.

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8 thoughts on “Della serie “Il debito pubblico è il 95% del Pil perché il sommerso …”

  1. bisogna ammettere che il buon Silvio sta costruendo la sua ascesa in maniera ineccepibile, tocca dei punti dove diventa difficile per il 98% degli italiani darli contro o comunque dimostrare il contrario e rilancia punti del suon (ipotetico) programma dove ancora il 98% degli italiani è attirato e favorevole..es IMU, dimezzamento dei parlamentari e fine finanziamento pubb ai partiti !!!
    il vero problema è che in italia non esiste una piazza dove poter fare un dibattito limpido e se esiste i leader non accettano il confronto e comunque pur di fare odiens i dibattiti sono pilotati anticipatamente con tanto di punti da non toccare.
    mi chiedo quando avverrà il momento in cui Silvio sarà intervistato da un giornalista che non è nel suo libro paga direttamente o comunque di qualche testata non a lui riconducibile, forse non risulterebbe cosi PREPARATO E LIMPIDO!!

    • E’ vero la maggior parte degli italiani può abboccare all’amo per mancanza di conoscenza dell’argomento, ma avendo imparato (sopratutto negli ultimi 10 anni) a conoscere il Cavaliere alle prossime elezioni raccoglierà comunque molto meno del 38% dei voti del 2008.
      Vito, a proposito fonti di informazione che diradino la fitta nebbia politica in cui siamo avvolti, ti segnalo che proprio oggi ho scoperto un sito (http://pagellapolitica.it/) che in modo oggettivo e professionale valuta molte dichiarazioni dei principali uomini politici, citando anche le fonti dei propri giudizi, E’ una gran bella iniziativa! Viva la rete!
      Uber-Prof

  2. Caro Prof,

    La tua attenta disamina circa le ultime dichiarazioni del Cav. è ammirevole, ma sfonda dei portoni aperti. Ormai ben conosciamo il nostro pollo; più le spara grosse più una certa fetta dell’elettorato abbocca. Non importa che siano vere o fasulle; l’importante è fare spettacolo. Devo dire che in tutto questo la quasi totalità dei media fa il gioco del Caimano. La squallida recita a Servizio Pubblico ne è una prova evidente. Santoro ha messo nel cassetto la sua radiazione dell’editto bulgaro e ha messo in scena una puntatona di avanspettacolo degna dei tempi del compianto Macario. L’importante era fare share! Chissenefrega se lo facciamo salire nelle intenzioni di voto. Et voilà, oltre otto milioni di spettatori e una promozione talmente ben riuscita che neanche 1.000 spot su Canale 5 avrebbero avuto lo stesso risultato… Permettimi la provocazione: in certi momenti penso che il suffragio universale andrebbe abolito! Esame di Storia obbligatorio per ottenere la tessera elettorale.
    A proposito di memoria corta. Il candidato alla presidenza del Consiglio leghista dov’è stato negli ultimi 10 anni? A scavare carbone nelle miniere del Sulcis o a presidere il ministero dell’Economia? Come si permette di scagliarsi (condivisibili o no che siano) contro le misure di politica economica del governo Monti quando lui ha fatto carne di porco dei conti pubblici fino a ieri? E lo lasciano ancora parlare? Mah.

    Giovanni

    • Giovanni, sempre salace e acuto, questa volta anche con una vaga tentazione autoritaria. Non è per caso che la pensi come Winston Churchill, che una volta disse: “La democrazia funziona quando a decidere sono in due e uno è malato”? Un salutone.
      Aldo-Prof

  3. continuo a sperare che un illuminato si affacci alla finestra ITALIA…. non vedo alternative se non la nota canzone di Mina ” parole parole parole ” ciao prof !

    • Neiva, sviluppo il tuo auspicio: direi un illuminato a capo di uno squadrone di persone preparate e oneste ….. Mi sa che ho esagerato, è più facile trovare la lampada di Aladino. Ciao! Uber

  4. Io ero rimasto alla gestione societaria (le aziende funzionano con un numero di soci dispari inferiore a tre). D’altronde in guerra tutto é lecito e senza Churchill temo che il baffetto austriaco avrebbe prevalso. Comunque stai tranquillo… Avevo premesso che era una provocazione.

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