“ETICASEMPRE” e la Rete

Grande Gigliola!

In diversi post di questo blog – l’ultimo è “Il mio sogno di Capodanno” – ho auspicato che l’enorme potenzialità di aggregazione della rete si concretizzasse in un movimento di opinione pubblica, finalizzato alla riforma del mondo politico. Non sono l’unico a pensarla così, anzi c’è qualcuno che si è messo in azione.
Gigliola Ibba-ETICASEMPREQuesta signora si chiama Gigliola Ibba, è una ex-manager in pensione, benestante, nonna settantenne e da ottobre si è lanciata in una sfida straordinaria. Ha speso 60.000 euro per acquistare 2 pagine del Corriere della Sera, in gennaio ha costituito l’associazione  ETICASEMPRE, ha realizzato un blog – nel quale trovate lAtto costitutivo dell’associazione, lo Statuto, la scheda di adesione – che è partito alla grande  animando il dibattito e la partecipazione all’iniziativa. Che ve ne pare, niente male, eh?

L’associazione sta infatti ricevendo molte adesioni, ha cominciato a darsi una struttura, manda messaggi ai presidenti del Senato e della Camera, ecc. ecc.
Lo scopo dichiarato dell’associazione è “DIFENDERE E DIFFONDERE I VALORI DELL’ETICA NEL NOSTRO PAESE” e, partendo da questa base, Gigliola Ibba ha lanciato la sua sfida al nostro mondo politico.

Dove potrà e vorrà arrivare? Lo vedremo, è partita nel modo migliore: con un obiettivo semplice e condiviso, con totale trasparenza, con intelligenza e slancio emotivo. E anche utilizzando il canale giusto di comunicazione e aggregazione, cioè la Rete, strumento potenzialmente in grado di creare un movimento di opinione pubblica di massa che imponga dall’esterno le Riforme del mondo politico.

Riforme (rivoluzione?) che riaffermino appunto la centralità di etica-dialogo-equità nella politica e nella vita dei partiti. Valori che io credo siano condivisi dalla  maggior parte degli italiani, che ha bisogno di trovare un nuovo modo di esprimersi, visto che le elezioni sono diventate – con il Porcellum, con questi partiti e con tutti gli strumenti che si sono costruiti a loro uso e consumo –  una mezza farsa a cui si fa ormai fatica partecipare.

Con ETICASEMPRE siamo passati dalla teoria alla pratica – altre iniziative stanno nascendo, es. Wikitalia . A questo punto sta anche a ciascuno di noi decidere se vuole partecipare e dire la sua.

P.S. Ho dimenticato di riconoscere il merito della scoperta dell’iniziativa a mia moglie – membro della squadra del Prof –  che ha letto un’intervista rilasciata da Gigliola Ibba alla rivista Donna Moderna.

INSERZIONE A PAGINA PIENA SUL CORRIERE DELLA SERA   del 14 Dicembre 2011

                          POLITICI SONO VERAMENTE DELUSA

Vi avevo chiesto, gentilmente, l’8 ottobre scorso, di DARE L’ESEMPIO. Voi invece che cosa fate? Nel momento in cui il nuovo Governo chiede anche – e temo soprattutto – ai più deboli nuovi sacrifici, voi mantenete tutto quello che avete ora (stipendi, indennità, vitalizi, pensioni e quant’altro) con la scusa di salvaguardare “l’indipendenza delle istituzioni”. Per capirsi: VOLETE DECIDERE VOI COSA FARE PER VOI.. Allora io, che siamo diventati noi, vi diciamo: mantenete almeno l’ultima promessa che avete fatto. Entro fine anno rivedete tutto, proprio tutto. Anche i pasti a 4,5 €, i massaggi, il barbiere, gli interessi agevolati, devo proseguire? (*) Altrimenti gli italiani vi diranno:

                           TUTTI A CASA! Ridateci la parola.

E, mentre riflettete, date un’occhiata al codice etico che vi proponiamo. E’ perfettibile e sicuramente ci avete già pensato: è un’ottima premessa per entrare o restare in politica.

CODICE ETICO DEL POLITICO

Nell’assumere l’incarico di …… solennemente mi impegno a:

 • candidarmi e accettare incarichi per cui sono competente e ad espletarli nel solo interesse dei cittadini;

 •rinunciare contestualmente ad ogni altro incarico pubblico o privato;

 •dichiarare esplicitamente l’esistenza o l’insorgere di un conflitto di interessi con l’incarico assunto;

 •non sfruttare a fini personali la posizione ricoperta per ottenere dazioni o trattamenti di favore anche marginali;

 •evitare qualsiasi forma di nepotismo o favoritismo nell’assegnare mandati e incarichi;

 •accertare senza ombra di dubbio che ogni commessa sia assegnata in modo trasparente, imparziale, con un buon   rapporto costo/qualità e monitorata nel suo svolgimento;

 •tutelare la dignità della persona, il rispetto dell’ambiente, dei beni e delle risorse della comunità;

 •mantenere un comportamento pubblico e privato in linea con l’istituzione che rappresento;

 •non intrattenere relazioni con persone e organizzazioni che agiscono ai confini o fuori della legalità.

Mi impegno infine a far mio questo codice, a diffonderlo presso gli ambienti appropriati e ad accettare eventuali verifiche riguardo al mio operato.

Auguri! Da me Gigliola Ibba e associati ETICASEMPRE www.gigliolaibba.it  [email protected]

P.S.: per favore, non chiamateci quelli dell’“antipolitica”. Noi teniamo la politica in grandissimo conto.

(*) Con maggiore accuratezza e più autorevolezza di me leggete Stella e Rizzo sul Corriere o cliccate sul web. Avvertenza: non sono informati di questa pagina, ma non credo avranno nulla in contrario a ripetere quello che già hanno scritto.

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8 thoughts on ““ETICASEMPRE” e la Rete

  1. L’iniziativa è assolutamente valida e condivisibile. C’è una cosa che mi colpisce di questo codice etico … sembra un abito cucito addosso al nostro finalmente “ex” primo ministro … al contrario però!!! Che le sia stato di ispirazione?!?!?

  2. Certo che il dover richiamare e, sopratutto, IMPORRE un codice etico ai nostri rappresentanti politici ci costringe a riflettere sullo stato attuale della politica e di come la funzione pubblica (che non può essere altro che un SERVIZIO alla collettività) sia stata nel tempo snaturata e adattata al puro interesse personale.
    Dobbiamo assolutamente farci sentire per sperare che in un futuro non troppo lontano la Politica ritorni a svolgere correttamente il ruolo assegnato.
    Facciamolo almeno per i nostri figli.
    Renato

    • Eh sì, Renato, è proprio una situazione difficile. Eticasempre sembra una iniziativa seria che può diffondersi rapidamente. Ho scritto una mail a Gigliola Ibba chiedendo un incontro a Milano. Se risponderà e ci sarà qualcosa di interessante penso che informerò i miei amici lettori.
      Grazie del tuo commento-contributo
      Aldo.

  3. Opinione pubblica e mezzi di comunicazione trattano di “antipolitica”, ma in realtà per la cittadinanza, “antipolitica” significa “antipolitici”. I cittadini affermano infatti di credere nella democrazia, quindi nella politica che è l’espressione dell’attività dei politici da loro eletti. La definizione “antipolitici” trae origine dal comportamento scorretto dei politici che si preoccupano di gestire il potere conferitogli, prevalentemente per interessi personali o di partito; un esempio che ci indigna: le proposte di riforma della legge elettorale, in discussione ormai da troppi mesi. La politica non potrà mai avere la totalità dei consensi degli elettori perché, spesso considerata inevitabilmente “sporca” a causa di compromessi non sempre condivisibili, deve saper anche fare scelte contrarie agli interessi particolari di alcune parti della cittadinanza. In conclusione gli elettori non credono più all’attuale classe politica e conseguentemente da più parti se ne chiede un rinnovamento quasi integrale. Purtroppo la generale insoddisfazione dei cittadini, inascoltata dai politici, genera il sorgere di movimenti demagogici simili a  quelli che si sono già presentati in occasione degli scandali degli anni ’90, poi falliti miseramente. I partiti si preparano per le elezioni disgregandosi anzichè fare alleanze stabili sancite da programmi ed impegni precisi della durata di una legislatura, tra i quali il rispetto di regole democratiche all’interno delle alleanze stesse per evitare che, in caso di opinioni diverse, pochi individui possano mandare in crisi un’alleanza e quindi, al limite, determinare il ricorso a nuove elezioni. E di queste alleanze gli elettori dovrebbero essere informati prima delle elezioni, in modo che il voto sia anche un’accettazione od un rifiuto di tali alleanze. Antonio Croci

    • Antonio, bella disamina, in particolare mi colpisce la giusta distinzione tra “antipolitica” e “antipolitici”. La politica italiana è da tempo lotta per il potere personale o, peggio, per le tasche personali, figuriamoci se tengono in conto programmi (ci vuole testa e sono impegnativi),regole democratiche (vade retro!) e le alleanze devono essere solo un espediente tattico per il potere o per le proprie tasche.
      La disgregazione può essere un espediente, quasi un tentativo di mutazione, finalizzato alla conservazione del potere (Pdl) o una farsa (Di Pietro che rigenera un nuovo Idv). Vediamo se le prossime elezioni riescono a fare almeno un po’ di pulizia nel nostro mondo politico.
      Sta però anche emergendo lentamente (nonostante tenti di restare occulto) anche un ostacolo forse ancora più forte che blocca la nostra società, cioé l’apparato della amministrazione e della burocrazia pubblica (ragioneria di stato in testa). Anche la magistratura è un pesante freno per l’Italia, ma di positivo ha che sta combattendo il male della politica, della mafia e il loro connubbio ormai diffuso in tutta Italia.
      Grazie del suo stimolante commento.
      Il Prof

  4. Io ho solo speranze in Grillo che riesca a rompere questo velo che avvolge la vita politica. Oggi tutti contro tutti domani tutti pappa e ciccia. BASTA. Grillo arriva presto per piacere. Se poi anche lui si acquieterà allora non mi resta che espatriare. GINO

    • Gino, nella nostra situazione il voto M5S è senz’altro una delle opzioni importanti da considerare. Ho espresso questo parere in alcuni post a cominciare da quello di maggio 2012 dopo avere studiato l’argomento. Io non penso che si acquieterà, temo piuttosto, nel lungo periodo, la coesione e il controllo da parte di Grillo della falange dei parlamentari M5S. Per l’espatrio …. teniamoci in contatto, aggiorniamoci a settembre dopo le elezioni tedesche.

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