Siria, continua il doppio gioco americano e dei suoi alleati, la guerra cova sotto la cenere.

Maurizio Blondet: Niente pace ai siriani, Washington vuole la rivincita.

ANSA_20160221162013_17718614La grande offensiva di Russia e Siria per la riconquista di Aleppo è sospesa. Mosca sa che i jihadisti sono stati riforniti di armamento  tale da infliggere alle sue forze aeree perdite insostenibili. Il Wall Street Journal ha reso noto i tipi di armi ad alta tecnologia che la Cia sta fornendo alle milizie islamiche, in grado di abbattere aerei e di distruggere completamente  l’artiglieria del governo siriano. Già  ai primi d’aprile Al Nusra ha abbattuto un caccia siriano, un vecchio Su-22,con un missile  a spalla MANPAD;  missili che lo stesso ministro della guerra saudita Al-Jubeir s’è vantato di aver consegnato ai terroristi a febbraio.

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Altre fonti hanno rivelato le 3 mila tonnellate di armi  che gli Usa hanno cominciato a trasportare dalla Romania ad Aden, per riarmare i terroristi.   Obama ha dispiegato i minacciosi bombardieri B-52  nell’area nella base del Katar, ed è la prima volta in 25 anni: i B-52 sono i bombardieri strategici per l’apocalisse nucleare.  La US Navy sta  conducendo  la più grande esercitazione aeronavale, con 30 alleati, avvenuta da anni nel Golfo: la International Mine Countermeasures Exercise (IMCMEX), sempre allo scopo dichiarato di “fronteggiare minacce di Daesh e Al Qaeda” – che non pare abbiano forze navali. Uno dei portavoce del Pentagono, Mark Toner, ha ripetuto ancora lunedì che il governo Usa resta impegnato a rovesciare Assad: “Per noi non è un legittimo capo, né oggi né in futuro, per il paese”.

E’ un aperto e provocatorio sabotaggio dei negoziati di pace imbastiti da Putin e Lavrov per la Siria, per farli fallire. La Cia ha detto al Wall Street Journal che le tonnellate di armi ad alta tecnologia (che sta già spedendo) sono pronte alla consegna “se dovessero fallire i colloqui di pace a Ginevra o fosse  violato il cessate il fuoco”. Samantha Power, l’ambasciatrice Usa all’Onu, ha già  dichiarato giovedì  che una soluzione politica del conflitto siriano “è improbabile”, perché Siria e Russia avendo lanciato la grande  offensiva per Aleppo, significa “che il governo siriano non rispetta i suoi impegni”

I russi – dalla base di Hmeimim dove hanno allestito il centro “per la riconciliazione” – registrano un netto  intensificarsi delle violazioni da parte dei jihadisti, di cui 6 nelle ultime 24 ore. Il governo Assad  ha denunciato attacchi jihadisti contro le sue truppe ad Al-Ais, e poi all’aeroporto dei Deir Ezzor  e Dumeir,  operato con gas iprite.

Razzi sparati dalla Siria sono caduti in Turchia, cittadina di Kilis;  attacchi del genere possono dare a Erdogan il pretesto di invadere il territorio siriano;  le milizie curde riferiscono che cento  membri di  corpi speciali  di Ankara hanno passato il confine ad Idlib; un gruppo piccolo, ma sufficiente per simulare aggressioni dalla Siria: una fonte ha riferito che Turchia e Arabia Saudita  stanno accumulando armi chimiche ai confini della Siria

truppehttp://investmentwatchblog.com/turkey-and-saudi-arabia-setup-chemical-weapons-facilities-on-the-syrian-border/

A rendere specialmente inquietante questa informazione, è il fatto che Usa e Israele hanno simultaneamente lanciato un allarme:  è imminente “un grosso attentato” in Turchia, i cittadini dei due paesi lascino immediatamente il territorio.

http://www.aljazeera.com/news/2016/04/israel-warns-concrete-attack-threat-turkey-160409064901474.html

Kerry e Brennan (il capo della Cia) hanno detto in colloqui riservati coi russi che  il fallimento del negoziato di pace  – che così ostinatamente cercano di far fallire –  provocherebbe “una grande escalation del conflitto”. Il delegato dell’Onu Staffan De Mistura ha accettato come controparte nelle trattative un  Comitato di Alta Negoziazione  che è stato  messo insieme dalla Arabia Saudita: è il regno wahabita che di fatto sta “negoziando”  come controparte  della presunta guerra civile, non dei  fantomatici cittadini siriani anti-Assad.

“E poi, questo piano concluso tra Kerry e Lavrov, va condotto in buona fede”, ha detto (unico) il politico francese François Asselineau, presidente dell’Union populaire républicaine (UPR): “Ma se è  applicato in malafede da una delle parti, che minaccia continuamente di cambiare registro o che continua a fare spedizioni di armi – che non sono mai cessate – e di finanziamenti da paesi prossimi agli Stati Uniti…assicura la pace?”.

La sola conclusione è che Washington non lascerà che la Siria abbia la pace. La guerra, che ha dissanguato  il popolo per cinque anni, deve continuare: Obama e la Cia, i sauditi e la Turchia, vogliono la rivincita. Un immenso crimine sta per essere aggravato: fra l’altro,  la fornitura   irresponsabile  di missili a spalla MANPAD a terroristi dementi e fanatici minaccerà le rotte aeree civili per gli anni a venire  – anche le nostre vite di viaggiatori e turisti. Quanto ai profughi siriani non potranno rientrare nelle loro case. Anzi, il numero di quelli che fuggiranno per bussare alle porte d’Europa, aumenterà. Sarebbe bene che El Papa, specialista di “gesti” mediatici, nella visita che farà ai “poveri siriani” di Lesbo, ricordasse chi è colpevole del caos e del disastro umanitario.

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Analogo articolo è stato pubblicato su il Giornale.it il 13 aprile, scritto da Franco Iacch.

2 thoughts on “Siria, continua il doppio gioco americano e dei suoi alleati, la guerra cova sotto la cenere.

  1. Egregio prof, concordo pienamente ,gli USA da molti anni non ne indovinano più una , la loro preoccupazione maggiore è quella che l’Europa rinsavisca e capisca che l’ora di appoggiare sempre e comunque le guerre preventive e sbagliate che gli USA hanno fatto in questi ultimi decenni,per altro non vincendone una e combinando catastrofi , deve finire,queste guerre con mezzi militari ed economici sono servite solo agli interessi USA a danno di quelli europei,Inghilterra esclusa .
    Il terrore di Obama è che l’Europa possa riavvicinarsi alla Russia ,Russia che con le sue materie prime può benissimo soddisfare le esigenze energetiche dell’Europa-
    Sino ad oggi Putin,per contestabile sotto certi aspetti,si è dimostrato l’unico statista mondiale con le idee chiare,se la Siria non è diventala una seconda Libia lo dobbiamo solo a lui.se la Russia ha nuovamente il ruolo che ha nel mondo , lo deve a lui. Se il mondo occidentale vuole battere l’Isis non può fare a meno della Russia ,invece il sig, Obama preferisce allearsi ad Arabia Saudita e Turchia ,l’una alla luce del sole,l’altra tenendosi un pochino nell’ombra, sono le colonne portanti dell’Isis ,perché lo fa ? non può altro che essere per interesse economico con l’Arabia Saudita, e tenere tramite la Turchia sotto ricatto l’Europa .
    Il grosso interrogativo della Russia purtroppo è Putin,
    sino ad oggi le ha indovinate tutte o quasi,fino a quando ? il potere esercitato troppo a lungo fa perdere contatto con le realtà e si combinano disastri,l’unico uomo forte che è riuscito a morire sul proprio letto è stato il caudillo Franco, ma aveva un re al quale restituire formalmente la Spagna.

  2. Buongiorno Gianca, Maurizio Blondet – l’autore del post che ho riportato – ne ha scritto un altro (http://www.maurizioblondet.it/putin-spuntano-nemici-interni/) riguardante una mossa militare interna di Putin che andrebbe nella direzione di proteggere la sua sicurezza personale e politica. Probabilmente, come dice lei, Putin teme di non morire nel suo letto. E da chi potrebbero essere foraggiati i nemici interni da cui si vuole proteggere Vladimir? Non sarà per caso lo zio Sam?
    Illazioni a parte una delle poche mosse azzeccate da Obama (ma più che lui personalmente dobbiamo pensare al suo entourage e ai centri di potere che “controllano” tutti i presidenti americani) in politica estera è stata la decisione di non utilizzare l’arma militare tradizionale. L’altra sorprendente mossa dell’amministrazione Obama è l’apertura all’Iran, il che avrebbe fatto andare su tutte le furie Israele.
    Ma se il mezzo strategico (l’arma militare) è cambiato, non altrettanto è avvenuto per il fine strategico di Washington, che è da quasi un secolo il predominio mondiale. Se l’uso dell’arma militare è stato ridotto, il contrario è avvenuto per la seconda arma da sempre usata da chi pretende la leadership mondiale (l’Inghilterra ha fatto scuola prima degli USA): mi riferisco alla intelligence, che concretizza la sua azione con agenti e gruppi locali, finanziati od armati, con azioni di propaganda pilotando i media locali compiacenti, con attentati mascherati, ecc Se il .fine dell’azione militare classica è la conquista del nemico, quello dell’intelligence è la destabilizzazione interna del nemico, o l’instaurazione di un regime amico (classico caso l’Iran a suo tempo). Infine c’è un’arma ancora più sottile dell’intelligence che è quella adottata nel caso dell’Iran, già utilizzata con successo nel caso della Cina. Fare entrare il paese nemico in questione nel consesso del mercato mondiale, del consumismo interno modficando il volto sociale e politico del paese in questione. Se pensiamo alla Cina di Mao e a quella attuale abbiamo il modello di riferimento.
    Non a caso,all’annuncio dell’apertura all’Iran, a Teheran ci sono state entusiastiche manifestazioni di gioia da parte dei giovani iraniani.
    Tutto quello che sta avvenendo in Medio oriente e in Libia è sotto questa regia americana (con l’appoggio inglese) e le urla di disapprovazione di Netanyahu all’apertura all’Iran fanno parte della commedia geopolitica che va in scena in quella area nevralgica.
    La realtà è che gli americani vogliono mantenerne il controllo e far vincere la fazione saudita facendo evaporare nel giro di 20 anni la fazione sciita attraverso la sua occidentalizzazione. Questo non esclude che se questa strategia dovesse fallire si possa ritornare all’utilizzo dell’arma militare direttamente da parte USA o da parte della sua “base militare Nato” che è Israele.

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