La truffa Volkswagen? Solo l’ultimo di una lunga serie di scandali tedeschi

Il mondo virtuale dell’immagine ovvero il bluff della superiorità tedesca

Non sono stato affatto sorpreso dallo scandalo Volkswagen negli USA perché nello scorso mese di luglio per rispondere ad un commento di Gianca, che sottolineava il deficit di credibilità del nostro paese e del sud Europa in generale, ho effettuato una ricerca tramite Google sugli scandali made in Germany.

I risultati (vedi sotto) sono stati per me sorprendenti e non solo per la quantità ma anche per la varietà e la qualità degli scandali, di cui per la maggior parte non ero a conoscenza (o non avevo memorizzato).

Inutile dire che dopo questa immersione l’immagine dei tedeschi è notevolmente peggiorata ai miei occhi. Non ho mai pensato che fossero dei santi, ma ne sottostimavo il grado di immoralità e corruzione. 

jhjhjhjj

Non penso tuttavia che abbia molto senso trarre delle conclusioni e fare dei confronti su tali materie tra l’Italia e la Germania, o con il Giappone, la Cina o gli Stati Uniti, la sostanza è che tutte le nazioni hanno la loro immoralità.

La vera lezione che ho tratto da questo test è un’altra, ovvero una ulteriore fortissima conferma di quanto l’informazione italiana sia parziale e pilotata. Nel mondo virtuale della stampa e delle televisioni italiane la Germania è il modello da seguire. OK, chiediamo allora alle fabbriche Fiat-FCA di produrre motori diesel inquinanti e di truccarle per superare i test.

Oppure chiediamo alla Ferrari di barare sulla pressione dei pneumatici come ha fatto la Mercedes nel campionato di Formula 1 quando si è vista raggiungere in prestazioni dal team di Maranello. O alle grandi banche italiane di manipolare i tassi a loro favore e di creare una nuova bolla di mutui sub-prime. Per non parlare di Finmeccanica che dovrebbe prendere ripetizioni di corruzione dalla Siemens. Oppure, uscendo per un attimo dall’area scandali ed entrando in quella dell’efficienza, chiediamo alle autorità competenti italiane di non accorgersi che un pilota d’aereo ha gravissimi problemi psicologici.

E mentre i nostri mass media – o meglio i 3-4 gruppi editoriali (Rai inclusa) che hanno il monopolio dell’informazione in Italia – si beano nell’auto flagellamento italico e nella celebrazione tedesca, distorcendo la mente degli italiani, quelli tedeschi decantano al loro popolo, già storicamente predisposto all’auto compiacimento, la superiorità germanica.

Per concludere sul caso Volkswagen. Può anche darsi che sia un attacco americano alla Germania, o che il problema motoristico non sia limitato agli USA e alla sola VW (il sistema di combustione dei motori diesel è molto simile per tutte le case automobilistiche).

Quello che questo caso comunque conferma è che il popolo tedesco lungi dall’essere un modello, esprime gli stessi lati negativi degli altri paesi. Il vero “vantaggio” che ha rispetto a noi è una classe dirigente che, oltre a fare i propri interessi alla grande, è attenta all’equilibrio socio-economico generale.

Ma anche questo punto di forza poggia su un INGANNO, quello di CambioFissoEuro, senza il quale col cavolo la signora Merkel avrebbe i conti pubblici in ordine, le risorse per gli ammortizzatori sociali, i sussidi alla ex RDT e ai milioni di lavoratori dei mini jobs da 500 euro della Germania occidentale. E’ facile fare i magnanimi quando estrai risorse da altri paesi!

Va da sé che senza la collusione della nostra classe dirigente e senza la cortina fumogena e il mondo virtuale che i nostri gruppi editoriali continuano a propinarci quotidianamente, il giocattolo tedesco non sarebbe mai nato. E questo è il problema che dovremmo risolvere noi, cominciando ad uscire dal mondo virtuale in cui ci vogliono ingabbiare.

Il governo tedesco era la corrente dei trucchi Volkswagen!

Notizia dell’ultima ora, secondo il giornale tedesco Die Welt il governo tedesco sapeva del trucco VW e persino la Commissione europea potrebbe essere coinvolta nel caso.

Dicevo poc’anzi che i tedeschi hanno il vantaggio di una leadership che fa l’interesse del paese. Storicamente però hanno sempre avuto un punto debole: il delirio da mania di grandezza, che li ha portati a scatenare e perdere due guerre mondiali.

Finora stanno vincendo la Terza Guerra Europea (economico-finanziaria). Ma non è per caso che con la violenza mostrata dalla Germania in luglio nei confronti della Grecia e con lo scandalo VW è cominciato il terzo grande delirio teutonico?

La Germania che ci nascondono

Risultati immagini per mitterrand kohlEcco la rassegna dei principali risultati che ho trovato nel web. Come noterete riguardano diversi campi, dalla politica, all’industria, dalle banche, al calcio, alll’industria alimentare, alla pedofilia ed altro ancora.

Ce n’è quindi per tutti i gusti, i pezzi forti però per me sono un’altra piccola chicca VW (2014) e lo snodo Kohl-Mitterand (su cui sotto trovate due articoli in proposito), i due interpreti del passaggio cruciale dal MEC all’Eurozona avvenuto dopo la caduta del Muro di Berlino. La foto melodrammatica e simbolo di quel momento storico è la prima che vedete, l’amicizia fraterna dei due paesi che si sono combattuti per secoli perRisultati immagini per mitterrand kohl la leadership in Europa. In realtà i due si erano accordati, con il preventivo determinante avallo americano, per colonizzare insieme l’Europa (ma la Francia non riesce a tenere testa alla Germania) e il successivo Trattato di Maastricht del 1992 diede l’impulso decisivo in quella direzione. Dietro quella facciata buona per inebetire ed anestetizzare i popoli “beoti”, oltre al disegno di potere continentale, c’erano addirittura finanziamenti politici di Mitterand a Kohl (seconda foto), che dovette infine dimettersi nel 2000 per altri finanziamenti personali ricevuti dal magnate televisivo Leo Kirch.

Capito mi hai? Immagine virtuale e realtà fanno a pugni per l’artefice della riunificazione tedesca – finito dimissionario – ma anche per l’intera “virtuosa” Germania. E noi italiani dobbiamo smetterla di considerarci gli ultimi della classe, la pulizia la dobbiamo fare innanzi tutto nella nostra classe dirigente e nel mondo dell’informazione!

Siemens anno 2004anno 2007, anno 2009anno 2014
Forniture di armi anno 2013
Politica-Fondi neri dimissioni Kohl anno 2000

Politica-Mitterand finanzia campagna Kohl anno 2000  
Politica Dimissioni Presidente Wulf anno 2012
Politica-Nepotismo anno 2013
Finanza Deutsche Bank e mutui sub-prime anno 2008
Finanza Deutsche Bank Libor anno 2015 
Finanza Commerzbank anno 2011anno 2014
Dimissioni Capo Servizi segreti anno 2012
Spionaggio interno anno 2015
Scandalo Calcio anno 2005, anno 2006anno 2009  
Mondo del lavoro anno 2013
Polli e maiali con mangime alla disossina anno 2011
Polli al Nitrofen anno 2002
Scandalo commerciale wurstel anno 2014
Scandalo Golf/ACI anno 2014
Scandalo Figli/No educazione sessuale anno 2014
Scandalo Università anno 2015
Scandalo Spiegel anno 1962
Pedofilia Chiesa anno 2010anno 2012
Deputato pedofilo anno 2014
Scandalo sperimentazione medicine anno 2013 

Allargando per un momento la visuale su scala europea troviamo
Scandalo Fifa/Blatter anno 2015
Calcio, scandalo europeo anno 2012
Scandalo Juncker/Lussemburgo anno 2015
Finanza Austria Hypo Bank anno 2015

10 thoughts on “La truffa Volkswagen? Solo l’ultimo di una lunga serie di scandali tedeschi

  1. caro prof, è stato un puro caso la scoperta dell’algoritmo che agisce sulla centralina che calcola le emissioni di co2 oppure è saltata una copertura che garantiva ai nostri amici krukki la garanzia del successo negli USA???
    quindi il commercio internazionale è regolato da controlli e norme o da coperture internazionali tra le multinazionali??
    Vito

  2. Ciao Vito, potrebbe non essere un puro caso (ma non dispongo ancora di una sfera di cristallo). D’altra parte era da un anno che l’autorità americana aveva i dati e aveva posto il tema alla VW. La quale negava la validità dei dati americani (roba da bambini) finché ha dovuto arrendersi.
    Nell’articolo ho sollevato anch’io il dubbio che lo scandalo possa essere la spia di un attacco americano alla Germania. Se vai al link che propongo in quel passaggio puoi leggere un post molto interessante in proposito.
    Salutoni

  3. Potenza dell’informazione,scandagliando le marachelle tedesche denunciate in questo blog,si capisce quanto conti l’informazione per influenzare le coscienze ,distorcere la verità, servirsene per raggiungere fini non sempre nobili e confessabili .
    Lo scandalo VW è molto grave perché la VW per storia e per importanza aziendale si identifica con la Germania,del resto anche lo stato ne controlla buona parte di azioni e non può chiamarsi fuori da quanto è successo.
    Sembra una maledizione della storia,ma la Germania nel percorrere l’ultimo miglio che serve per raggiungere i suoi fini inciampa e fa errori , quello commesso da VW potrebbe essere fatale per raggiungere stabilmente lo status di leader .
    Il pasticcio VW è grave perché insinua il dubbio che I tedeschi non abbiano perso il vizietto che gli è già costato molto caro,mi spiego meglio : negli anni 30
    personaggi di rilievo culturale stimati ,in alcuni casi osannati dall’opinione pubblica mondiale avevano percepito cosa stava succedendo in Germania,ma per il bene della nazione per un amore malato verso la patria tacquero .
    Oggi il pasticcio VW fa pensare che il solito amore malato verso la patria abbia influenzato le coscienze ed in nome del bene per la patria chi sapeva abbia taciuto.
    Sta ora alla sig.ra cancelliera togliere questo dubbio facendo una profonda pulizia ,questo pasticcio potrebbe influenzare e concorrere a modificare le linee guida già impostate per il futuro dell’Europa.

    • Salve Gianca,
      a mio parere il “vizio” più grave dei tedeschi è la ricerca del predominio, del mondo intero nel secolo scorso (quando l’Europa era continente leader) e oggi dell’Europa.
      Le due sconfitte militari del passato, la forza militare americana, il presidio Nato in Europa e la vicinanza dell’orso russo li ha costretti ad accantonare l’opzione militare.
      Quando, dopo la caduta del Muro di Berlino, gli americani hanno dato loro la delega di gestire politicamente l’Europa, il vizietto è riaffiorato.
      Fino a quel momento il gioco competitivo era stato basato sul libero mercato (il mercato comune), in cui ogni paese europeo esprimeva la propria qualità, creatività, affidabilità, struttura dei costi, ecc. Parte integrante del libero mercato era quello dei cambi delle valute. Il meccanismo funzionava per tutti i paesi e l’Europa nel suo insieme ha scalzato gli Usa quale leader industriale del mondo, con una bilancia commerciale strutturalmente positiva (USA strutturalmente negativa) nonostante la carenza di fonti energetiche.
      L’introduzione dell’EuroMarco, frattura letale dell’equilibrio continentale ha cambiato radicalmente il quadro, sia all’interno del Vecchio Continente, sia nei confronti con il resto del mondo. L’Europa nel suo insieme è infatti gradualmente scivolata e si contende ormai da decenni con il Giappone la palma dell’ultimo della classe in materia di crescita economica, che a sua volta, all’interno del continente, è diventata strutturalmente squilibrata tra paesi “forti” e “Deboli”. Nel post l’ho chiamato l’INGANNO
      Non c’è pulizia che tenga, eliminare chi sapeva ed ha taciuto è un palliativo e fumo negli occhi, è la causa del problema che andrebbe sradicata, ma questo sarebbe chiedere troppo a qualsiasi Cancelliere.
      Se questa mia ricostruzione è plausibile, dove sta la soluzione per noi italiani? Naturalmente non ce l’ho in tasca (qualche idea l’avrei anche), ma quello che so è che il passaggio preliminare cruciale è la presa di coscienza di una parte consistente degli italiani del disegno geo-politico di potere americano-tedesco in atto che ci mette dalla parte dei penalizzati. E qui torniamo al problema della nostra informazione e classe dirigente da mandare a casa.
      Alla mia conclusione si potrebbe applicare la risposta che De Gaulle diede a chi invocava “Morte ai cretini”: la frase del generale fu “Vasto programma!”
      Io però sono un pochino più ottimista di De Gaulle
      Buona giornata

  4. A titolo integrativo, prima parte.

    “Ricca Germania e poveri tedeschi, divario record in Europa”

    Ottobre 2017

    «Sopravvivo, ma non vivo», dice Doris, infermiera 71enne in pensione nell’ex città mineraria di Gelsenkirchen in Germania. «Non ho soldi per andare a vedere un balletto, nemmeno 10 euro per il cinema. Ma quello che mi rode di più è non potermi permettere di fare regali ai miei nipoti». Sebbene Angela Merkel affermi che oggi si vive “nella migliore Germania che sia mai esistita”, molti poveri nel suo paese la pensano diversamente. E dire che il resto del mondo industrializzato guarda con invidia alla performance economica tedesca: la Germania è un paese ricco, con il più elevato reddito pro-capite tra i grandi paesi della Ue, davanti a Gran Bretagna, Francia e Italia. La disoccupazione è ai livelli più bassi della Ue: il maggior grattacapo degli industriali tedeschi è trovare lavoratori, scrive Stefan Wagstyl sul “Financial Times”, in un reportage sulle (enormi) disuguaglianze che minano la Germania. «Queste preoccupazioni sono particolarmente forti perché molti tedeschi hanno a lungo creduto di vivere in una società equa come poche altre, dopo che la Seconda Guerra Mondiale aveva spazzato via le vecchie élite e lasciato un paese con meno disparità». In un recente sondaggio della televisione “Ard”, i votanti hanno indicato la disuguaglianza sociale come il più grande problema del paese, dopo la politica di Berlino sui rifugiati.

    Proseguimento:

    https://www.libreidee.org/2017/10/ricca-germania-e-poveri-tedeschi-divario-record-in-europa/

  5. A titolo integrativo, quarta parte.

    “Il segreto di Berlino: la Germania è un paradiso fiscale, più di Dubai e Panama. Perchè nessuno lo dice?”, a cura dell’Ing. Mitt Dolcino per “Scenarieconomici”

    30 Aprile 2017

    https://scenarieconomici.it/germaniaparadisofiscale/

    PS nota di curiosità, a quelli di Scenarieconomici le avevo segnalate io personalmente per primo queste particolari controinformazioni sull’esistenza di paradisi fiscali in Germania, indicando in quell’occasione anche il libro specifico in tedesco, nemmeno mi hanno citato con una riga, dei veri signori…., insomma, una parte della loro redazione abbastanza cafona nonostante i titoloni, nothing new under the sun!

  6. A titolo integrativo, integrazione quarta parte.

    “TaxJustice Network backed tax haven book a bestseller in Germany”

    by Nicholas Shaxson

    Jan 21, 2016

    On the book Steueroase Deutschland (Tax Haven Germany) written by my colleague Markus Meinzer, cross-posted with the Tax Justice Network.

    We are delighted to note that Markus Meinzer’s book Steueroase Deutschland (Tax Haven Germany) is selling like hot kuchen in Germany: currently ranked at Number 1 in business books, and an even more remarkable Number 24 in all books – going head to head with the likes of “Harry Potter und der Gefangene von Askaban;” “Jamies 15-Minuten-Küche: Blitzschnell, gesund und superlecker,” and “Fifty Shades of Grey: Gefährliche Liebe“

    Markus was on the prime time Markus Lanz show last night: you can spot him about 20 minutes from the end.

    We’re delighted to get the message out widely into new audiences. For more details on Tax Haven Germany in English, see our report on Germany for our Financial Secrecy Index (which Markus oversees.)

    Proseguimento:

    http://treasureislands.org/tjn-backed-tax-haven-book-a-bestseller-in-germany/

  7. A titolo integrativo, quinta ed ultima parte.

    “Germania kaputt: il falso mito tedesco svelato ai ciechi. Quello che consideravamo un riferimento era pura illusione.” di Costantino Rover, autore di “Economia Spiegata Facile”.

    Pubblicato il 7 Ottobre 2016

    Germania: ecco il compendio pressoché interminabile dell’altra faccia pulita dei tedeschi che è sempre esistita ma che per puro masochismo ed auto razzismo gli italiani hanno voluto ignorare.

    Tedeschi, per molti italiani erano un mito, ma adesso, dopo il crollo, i loro fans dissimulano e cambiano argomento.

    Non trovi nessuno di quelli che ti davano dell’italiano di merda, facendo il confronto con i teutonici (ma sottraendo opportunamente sé stessi) che oggi riconoscano di essere dei qualunquisti e cialtroni.

    Che poi lo scopo non è tanto questo, ma piuttosto dovrebbe essere quello di andare a fondo del problema accettando il fatto che le loro convinzioni erano frutto di ignoranza e di una propaganda auto razzista fatta per abbindolarli.

    Proseguimento:

    https://economiaspiegatafacile.it/2016/10/07/germania-kaputt/

    Auguri di sereno e felice anno nuovo a lei e famiglia.

    TheTruthSeeker

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