PER COMINCIARE, LA FACEBOOK NOTIZIA
ITALIA, I CENTO GIORNI DI RENZI.
CORAGGIO RENZI, ANCORA UN PASSO. Decisamente positivo e possibilista l’opinione di Massimo Riva riguardo la recente manovra Irpef del Governo (L’Espresso) : ” …. Sulla direzione degli interventi nulla da eccepire. In un paese che ha perso più di metà dello scorso anno a dilaniarsi sull’Imu ovvero sui favori alla rendita immobiliare, si tratta comunque di una svolta salutare.”
ECCO IL NUOVO PASSO DI RENZI. Le nuove scommesse del Primo Ministro. Lunedì 31 marzo riforma del Senato, nel 2018 il Partito democratico al 40% e la disoccupazione sotto il 10%….. “Metto in gioco me stesso”, se le riforme falliscono “me ne vado. Rischio l’osso del collo… “C’è un esercito di gufi e rosiconi che spera che l’Italia vada male” … In Europa il presidente del Consiglio vuole andare non a “fare i compiti”, ribadisce, ma a indicare un “modello diverso“. A parlare di politica e non di “regole, regole, regole” (Il Fatto Quotidiano).
RIFORMA SENATO, RENZI RISCHIA LA CAPORETTO. Secondo Libero (clicca qui) Renzi non ha i numeri per farla passare al Senato. Indubbiamente l’uscita allo scoperto (Blitz quotidiano) del presidente del Senato Grasso è, per SuperMatteo, un gran brutto segnale. Intanto nascono critiche da varie fonti sulla validità della riforma del Senato preannunciata da Renzi (Il Sussidiario.net)
DOVE VUOLE ARRIVARE RENZI? Perché accelera pur muovendosi sempre più sul filo del rasoio? Si è impegnato, in caso di fallimento, a non cercare alibi (dichiarazione al Senato-Youtube) e a chiudere con la politica (Giornale di Sicilia). Chi ci crede alzi la mano! Al contrario, io penso che stia proprio tentando il tutto per tutto perché o 1)riesce a far passare le sue proposte rafforzando enormemente la sua leadership 2)se invece dovesse cadere prematuramente – mentre però gode ancora del più alto grado di fiducia (55-60%, vedi sondaggio) – si aspetta che le sue dimissioni siano respinte a gran voce dall’opinione pubblica e ritornare quindi in sella ben più forte di prima.
RENZI VIENI IN GERMANIA. Male che vada, Renzi potrà andare in Germania. Peter Hartz, il manager ispiratore delle riforme del lavoro in Germania degli anni 2000 – pilastro della attuale solidità teutonica – ha invitato Renzi ad un convegno che si terrà in giugno a Saarbruken, nel quale si dibatterà di come combattere la disoccupazione giovanile (L’Espresso). In Germania certamente la disoccupazione è contenuta (6,9%), gli occupati sono circa 42 milioni, di cui però 7,5 (secondo lavoro per 2,6) sono minijob con stipendio massimo di 450 euro (per 15 ore settimanali). Il tema è complesso (Forexinfo.it, MarcoBove) il quadro non è idilliaco nemmeno per la Germania, ma il ciclo della storia del mondo non si ferma.
IL DEBITO PUBBLICO NON SPAVENTA PIU’. L’Europa, Italia inclusa, ritorna ad interessare gli investitori stranieri, anche con i suoi titoli di stato (La Repubblica). Se il 2014 continua così il bonus dei minori interessi che pagheremo potrebbe dare molta soddisfazione a Renzi. Peccato però che contemporaneamente ci comperino anche quote di banche (Libero.it) e imprese strategiche (Il Sole24ORE).
ESTERI UCRAINA.
LA TYMOSCHENKO, VITTIMA O PREDATRICE? Secondo Sandro Teti la risposta è predatrice, con buona pace dei nostri mezzi di informazione, in buona o mala fede (Formiche.net).
ESTERI STATI UNITI
L’AUTOSUFFICIENZA ENERGETICA, CHIMERA O REALTA’? Alla fine di questo decennio potrebbe prendere corpo l’indipendenza energetica degli Stati Uniti (Panorama), che diventeranno il primo produttore di gas e petrolio, estraendolo con la tecnologia della frantumazione di rocce scistose, già in fase di applicazione da diversi anni. Trattandosi di idrocarburi, non farebbe però molto bene alla salute del pianeta e ci sono dubbi anche sulla sostenibilità ambientale nei territori di estrazione (Corriere della Sera). Costituirebbe comunque un rilancio della decadente leadership americana.
GEOPOLITICA
MOMENTO MOLTO INTENSO. La lunga partita a scacchi tra Stati Uniti e Cina per il predominio mondiale sta vivendo un momento molto particolare (Il Sussidiario.net). La Cina continua la sua lunga marcia economica, mentre la Russia ha colto al volo l’occasione servita sul piatto d’oro dell’Ucraina per un restyling ben riuscito della sua immagine (Il Sussidiario.net). Gli Stati Uniti intanto cercano di rafforzare il loro legame con l’Europa.
NUOVO TRATTATO DI PARTNERSHIP USA-UE (TTIP). Nel corso della sua visita in Europa, Obama ha discusso con i vertici UE il trattato intavolato da tempo per un nuovo accordo commerciale, che si annuncia di grande portata ma dai contorni poco chiari e sopratutto poco dibattuti (Giornalettismo e Sbilanciamoci).
FORNITURE DI GAS USA ALL’EUROPA. Sempre negli incontri di Bruxelles, Obama ha annunciato la decisione di esportare gas in Europa (Il Giornale), resa possibile dallo sviluppo della sua estrazione nel territorio americano con le nuove tecnologie a frantumazione idraulica. Dati i tempi lunghi dell’operazione, la dichiarazione ha per il momento più un valore geo-strategico anti Russia.
STATI UNITI E MONDO ARABO
OBAMA DAL RE DEL PETROLIO. Settimana scorsa Obama ha completato il suo tour all’estero, visitando anche l’Arabia Saudita per un colloquio di due ore con re Abdullah. L’alleanza tra i due paesi sta attraversando un momento teso per le divergenze su Siria e Iran, il nemico per eccellenza della dinastia saudita. Sembra che Obama sia riuscito a rassicurare la controparte (Polisblog). Non risulta abbiano parlato di energia, ma il tema è ancora più scottante, visto l’aumento della produzione americana che potrebbe influire sui prezzi mondiali e la leadership dell’Opec (LINKIESTA e Blogobal). Obama si guarderà bene dal fare arrabbiare veramente gli arabi, perché è sulla volontà dell’Opec di accettare solo dollari per l’acquisto del petrolio che si regge la leadership del biglietto verde nel mondo e senza la quale gli USA l’equilibrio economico americano precipiterebbe.
FINANZA
ANCHE LA CINA HA LE SUE BOLLE. La Cina sta accumulando diverse bolle (immobiliare, enti locali, società di stato) che combinate con il rallentamento della crescita destano notevoli preoccupazioni (Il Sussidiario). Un difficile battesimo per il nuovo gruppo dirigente appena installato. Auguri
BUNDESBANK, DIETROFRONT! Da sempre inflessibile oppositore degli acquisti di titoli di stato da parte della BCE, improvvisamente il presidente della Bundesbank Jens Weidemann cambia rotta (LA STAMPA, Formiche.Net). Sincera convinzione per favorire una accelerazione della ripresa economica? Mossa tattica di imbonimento dei popoli europei in vista della elezioni di maggio? Mossa obbligata dal rientro dell’analogo programma di QE della Fed (Reuters)? A seguire.
Sono d’accordo con te e penso anch’io che super Renzi voglia forzare di proposito, forse per arrivare al voto rafforzato dal consenso che sta acquisendo!
Ma il vero problema è un altro prof!.. Come mai le obiezioni gli vengono fatte più dai suoi colleghi del PD piuttosto che dai Berlusconiani che invece con molta professionalità in fondo in fondo lo sostengono?
Ciao Vito, scusa il ritardo, ma ero convinto di aver già risposto al tuo commento.
A mio parere Renzi è un animale politico atipico che certifica un passaggio della nostra storia. Si sente spesso dire “non esistono più la sinistra e la destra” e io sono d’accordo, me lo dicono i 60 e passa anni vissuti direttamente e la storia del secolo scorso studiata a scuola.
Renzi incarna questo concetto e lo interpreta con abilità e opportunismo. Scontenta una parte del PD ma anche una parte dei Berlusconiani non lo ama (ma poi l’appoggio al suo governo dipende da calcoli di convenienza/sopravvivenza politica)
E’ indubbiamente molto abile e se sarà altrettanto fortunato, lo vedremo prima o poi a capo di un nuovo partito, che renderà esplicita la morte già avvenuta della sinistra e della destra come le abbiamo conosciute (e vissute) nella loro evoluzione storica ultrasecolare.
Buone feste pasquali!