Recentemente, precisamente il 28 ottobre scorso, questo blog ha compiuto 1 anno. E’ un blog di approfondimento di temi politici ed economico-finanziari e come tale, dati i tempi che corrono, non certo leggero. Sarà forse per questo, ma mi è venuto anche spontaneo inframmezzare diversi post di relax riguardanti la creatività, i giovani, l’arte, la musica e la spettacolarità del mondo che ci circonda. Avrei voluto scrivere di più, ma spesso gli argomenti che affronto richiedono notevoli approfondimenti e ricerche, pena lo scrivere sciocchezze (che sicuramente non mancano) o non risultare chiaro nell’esposizione.
Ho molto da imparare e mi sento motivato a proseguire questo percorso, cominciato quasi per scherzo e su stimolo di mio figlio e rafforzato dal resto della famiglia. La sensazione che spesso provo è quella di una sfida da vincere, cioé capire il più possibile il mondo (materiale e immateriale) che ci circonda: mettendo a tacere la mia alta autostima, devo riconoscere che perderò la sfida, ma mi basta progredire in questa lunga marcia e comunicare con chi mi legge. E poi scrivo quello che penso, è una specie di diario nel quale prendo posizione su temi difficili: questo diventerà fonte di divertimento in futuro, quando andrò a rileggere i post e li confronterò con quello che è veramente successo. Il bilancio personale è quindi positivo e stimolante, per riassumere una votazione (vecchio stampo), direi dal sette all’otto.
Più striminzito è invece il voto per il risultato ottenuto in termini di dialogo con i frequentatori del blog, non vado oltre un sei meno-meno. Forse dipende dalla complessità di molti post, dalla insufficiente chiarezza da parte mia, oppure più semplicemente è la mancanza di tempo o la stanchezza quotidiana; fatto sta che ci si ferma davanti alla tastiera (lo dico anche per esperienza personale) nonostante le idee ci frullino in testa. Poco male. Riguardo alla frequentazione, questo è senz’altro un micro-blog, circa 7000 pagine visitate in questo primo anno da parte di una settantina di amiche e amici del Prof e da un numero crescente di navigatori internet (una parte anche residenti all’estero!).
Basta con noiosi resoconti, un anno è passato, tuffiamoci nel prossimo e prepariamoci a … nuotare in acque non proprio tranquille. Grazie a tutti e “boia chi molla!” (questo motto mi piace molto e, contrariamente a quanto pensavo io stesso, non è di origine fascista, risale invece alla Repubblica partenopea del 1799 e alle Cinque giornate di Milano del 1848).
Un caldo ringraziamento ai visitatori del blog e se avete consigli o critiche, ben vengano!
Il Prof
P.S. A chi ha ancora 3 minuti disponibili propongo di gustarsi questo video.
Articoli correlati:
+Oggi il varo del blog del Prof & C (28-10-2011)
+Perchè il blog (28-08-2011)
+Chi è il Prof (21-08-2011)
l’estate da Vivaldi a Van Gogh è bellissima . Buon compleanno bravo continua a illuminarci ciao Neiva
Grazie Neiva, troppo buona! Ciao Uber
boia chi molla,
buon compleanno !!!!
e… buon vento !!!
…e possibilmente ….. in poppa! Grazie Marco.
Sarà per tutto ‘sto vento , ma sento che il secondo anno sarà ancora più interessante. A presto
Aldo-Uber-Il Prof
prof, augurissimi.
non essere così severo, e poi considera che un seimenomeno al giorno d’oggi, non è da buttar via.
vedi, se tu avessi “partorito” il tuo blog una decina d’anni fa, nell’epoca d’oro della blogosfera, quel seimenomeno sarebbe sicuramente un nove+.
allora davvero si commentava e si interagiva, si litigava anche parecchio, ma era un mondo vivo.
adesso i vari twitter, fb&C, hanno mandato il blog in pensione.
troppa fatica formulare pensieri più lunghi di 140 battute ed è molto più comodo mostrar idee con un video. e il commentare, poi, è diventato obsoleto.
ma tu persevera.
un’anziana&nostalgica blogger.
Happy birthday Prof! Mi associo al commento di Giarina. Grazie per aver creato questo spazio di libero pensiero, dove ci si scambiano idee e sensazioni in modo civile e meditato. Ad maiora! Giovanni
Giovanni, Giarina direbbe che sei una mosca bianca della moderna blogosfera, tu con 140 caratteri ci fai al massimo il titolo e il sotto-titolo. Mi raccomando, resisti anche tu! Aldo
Giarina, accetto con piacere il tuo invito alla perseveranza e rimando la domanda di pensione come blogger. Tu intanto continua a litigare con i tuoi tubi, anche se non li finisci come il capo…Uber