Fuori programma

Logo Gazzetta di Parma

Ho chiesto il permesso di pubblicare l’editoriale apparso nell’edizione di ieri al direttore della Gazzetta di Parma, che gentilmente me lo ha concesso. La lettura di questo articolo mi ha rafforzato la convinzione – espressa anche nel mio ultimo post – che ce la possiamo giocare. Per fare un paragone calcistico, è appena iniziato il secondo tempo di una partita di spareggio per la retrocessione, siamo in svantaggio, ma durante l’intervallo nello spogliatoio è scattato qualcosa all’interno della squadra. Riusciremo a pareggiare o, addirittura, a vincere? E giochiamoci ‘sto  secondo tempo! La prima azione vede oggi capitan Monti tentare un dribbling a frau Merkel…..
Continua la lettura…

L’Italia e l’euro

Chi spera che l’Italia esca dall’euro e perché.

Inversione di rotta.
Mi ero ripromesso di parlare di Italia ed euro dopo alcuni articoli propedeutici contenenti analisi e dati economici. Ho invece deciso di invertire il percorso e dirvi subito quello che penso. L'euro in crisi.Il motivo di questa inversione è che ho assistito recentemente a dibattiti e a dichiarazioni di personaggi vari, nelle quali si sostiene che la salvezza dell’Italia consiste nello spezzare la catena dell’euro, che ha penalizzato il nostro export, e fare così ripartire la crescita attraverso il rilancio delle esportazioni. La disoccupazione si ridurrebbe, i nostri conti pubblici si raddrizzerebbero e riconquisteremmo la fiducia dei mercati finanziari. Ricetta semplice e miracolosa!

Queste  affermazioni mi hanno fatto saltare la mosca al naso perché nella migliore delle ipotesi si tratta di conclusioni affrettate e semplicistiche di fenomeni economici un po’ più complessi; nella peggiore, e più probabile, ipotesi sono uno specchietto per le allodole, un tentativo di manipolazione dell’opinione pubblica per finalità politiche.
Continua la lettura…

Napolitano personaggio dell’anno.

Chi è il personaggio dell’anno in Italia?

Napolitano uomo dell'anno-WiredLa rivista Wired ha nominato il nostro Presidente della Repubblica uomo dell’anno, ma io non sono d’accordo e vediamo perché.
L’indice di gradimento di Giorgio Napolitano da parte degli italiani è sempre stato molto alto e da tempo si è assestato oltre l’80%. Credo che nessun altro Capo dello Stato sia piaciuto così tanto, nemmeno l’esuberante e simpatico Sandro Pertini.

Molto più di tanti suoi predecessori Napolitano è stato, a volte suo malgrado, interprete della vita politica italiana e ha dovuto operare spesso ai confini della sua competenza costituzionale. Il suo mandato corrisponde, in un crescendo rossiniano, al periodo piu difficile dell’Italia (e dell’Europa) dal dopoguerra ad oggi .

Continue reading

Napolitano e Monti alla Scala.

Monti e NapolitanoQuando ho visto la foto di Napolitano e Monti, con le rispettive consorti, alla prima della Scala ho immediatamente pensato che dopo la botta appena appioppata agli italiani forse non era il caso.
Poi però mi sono anche detto che non possiamo e non dobbiamo ripiegarci su noi stessi, la vita deve continuare e la Scala è uno dei simboli della nostra cultura riconosciuto nel mondo intero. Quindi va bene così…..però….

Continue reading

Riflessioni da New York.

Riflessioni dalla lettura del precedente articolo del blog.

Roosevelt Island TramwayIl mondo del lavoro e lo stato sociale degli USA e dell’Europa sono da sempre molto diversi e i flash riportati nel precedente post di questo blog ne sono piccole testimonianze. Con queste ed altre differenze sia Stati Uniti che Europa hanno attraversato un analogo ciclo di sviluppo per 50 anni ed oltre: crescita della popolazione, dell’economia, dei redditi e del tenore di vita e, infine, dei patrimoni delle famiglie. La crescita dei redditi e dei patrimoni non è stata uniforme, e non può essere altrimenti, ma in alcuni Paesi è stata anche distorta e accompagnata da fattori di iniquità sociale (es. in Italia e Grecia l’evasione fiscale). Continua la lettura…

Ancora a proposito di equità.

Berlusconi sornione L’equità è veramente al centro dell’attenzione: per esempio, il direttore di Oggi ha scritto sul  suo blog un  articolo   che     sottolinea l’importanza dell’etica nell’azione del governo Monti, analogamente a quanto sostengo con il post pubblicato su questo blog  4 giorni fa.

ll titolo scelto da Umberto Brindani è “Il gatto sornione” e si riferisce all’atteggiamento assunto da Berlusconi dopo le dimissioni. Si è messo sornionamente, appunto, in attesa del malcontento che lui pensa (e non solo lui) sarà inevitabilmente suscitato dagli interventi di rigore e sacrifici che Monti dovrà prendere. Continua a leggere …

Appello al Professor Mario Monti.

Egregio Signor Primo Ministro,

Mario Monti

Lei e il Presidente della Repubblica Napolitano avete compiuto, con la rapidissima  formazione del Governo, un miracolo all’italiana che mi rende orgoglioso. Lei ha dichiarato che i Suoi pilastri saranno rigore, crescita ed equità e più dell’80% degli italiani Le crede e Le dà fiducia.

L’Italia ha una situazione finanziaria, economica, sociale e morale degradata, ma io sono tra quelli che pensano che può ancora invertire la rotta.
Sono anche d’accordo con coloro che ritengono che il cambiamento possa avvenire solo attraverso un recupero dei valori civili ed etici del nostro vivere quotidiano e che questo richieda, come pre-condizione, un esempio dall’alto.

Continua la lettura…

Maledetti comunisti!

Napolitano e BerlusconiStai a vedere che, ancora una volta, l’Italia stupisce il mondo! Questa settimana stiamo finalmente e rapidamente uscendo dalla situazione di stallo in cui siamo impaludati da mesi e, per di più, sono in corso sviluppi inattesi!

La rapida sequenza dei fatti degli ultimi 3 giorni:

  1. Berlusconi ha annunciato le dimissioni, che diventeranno effettive non appena saranno approvate le misure economiche di (parziale) rilancio, richieste da UE, FMI, G20 e attese da settimane.
  2. Il giorno successivo il mondo ha giudicato un pateracchio queste dimissioni “congelate”, ha anche visto buio per il dopo-dimissioni e il mercato dei Btp è crollato a livelli pre-default.
  3. Parlamento e Senato si sono impegnati ad approvare la manovra, presentata finalmente da Tremonti ieri (ma se la teneva nel cassetto?), entro domenica (entro 3 giorni!!).
  4. Napolitano ha nominato ieri Mario Monti senatore a vita indicandolo, in attesa delle dimissioni di Berlusconi, come futuro incaricato per tentare di formare il nuovo governo. Continua a leggere…

Il referendum di Papandreou.

Il 1° novembre le Borse europee hanno vissuto la giornata più negativa dal 2008 e Milano è stata la peggiore.

La causa di questo tracollo è stato l’annuncio a sorpresa del Primo Ministro greco di un referendum da tenere a breve, attraverso il quale il popolo greco potrà pronunciarsi sull’accettazione o meno del piano europeo definito nel recente vertice di Bruxelles.

Tra le decisioni del piano ci sono infatti gli aiuti finanziari a sostegno della Grecia, gli interventi concordati con il governo greco per avviare il riequilibrio dei conti pubblici e, infine, le modalità di controllo e sorveglianza dell’ UE sull’effettiva attuazione del risanamento da parte della Grecia. Continua la lettura…

La crisi UE e il G20 (2a puntata).

Angela MerkelPremessa.
Con questo post ci aggiorniamo sull’evoluzione della crisi dell’Unione europea, ripercorrendo quanto è avvenuto nell’ultimo mese, cioè dalla pubblicazione in questo blog del primo articolo sullo stesso argomento.

Questo, come quello precedente, è un articolo di cronaca e commento degli avvenimenti e non comprende, se non incidentalmente, proposte per una UE più solida e integrata, che saranno invece l’argomento di un  prossimo articolo di questo blog.

Aggiornamento sulla rotta del Titanic-EU.
Nell’ultimo mese, denso di tensione e avvenimenti, è avvenuto un importante cambiamento: Merkel-Sarkozy, il surrogato del Capitano della nave di cui parlavamo nell’articolo di un mese fa, è un po’ meno surrogato, nel senso che si è affermata una unitarietà di decisione sulla rotta da seguire, il Merkel-capitano.

Ciò è avvenuto all’ultimo minuto, quando ormai le decisioni erano inderogabili e con il concorso della pressione esterna del mondo intero, dalla Cina al Brasile, dagli Stati Uniti all’Australia. La Germania ha fatto valere il principio del più “forte” e la Francia ha dovuto ammiccare. Continua la lettura….