Il nostro petrolio e i giovani

Secondo un recente articolo del Fatto Quotidiano l’amministrazione di Tivoli starebbe per “inquinare” Villa Adriana con la decisione di costruire nelle sua vicinanze sia una discarica che una mega lottizzazione residenziale. Immagine di Villa AdrianaSpero che la notizia sia un allarme esagerato o addirittura fuori luogo.
Ho avuto occasione recentemente di ammirare questa meraviglia e, nella stessa giornata, ho visitato anche Villa d’Este, l’altro gioiello di Tivoli, in questo caso rinascimentale. Entrambi sono inseriti nella lista UNESCO del patrimonio mondiale. Per la visita a Villa Adriana siamo stati guidati da una giovane donna, molto preparata e coinvolta nella sua presentazione.
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L’Italia e l’euro

Chi spera che l’Italia esca dall’euro e perché.

Inversione di rotta.
Mi ero ripromesso di parlare di Italia ed euro dopo alcuni articoli propedeutici contenenti analisi e dati economici. Ho invece deciso di invertire il percorso e dirvi subito quello che penso. L'euro in crisi.Il motivo di questa inversione è che ho assistito recentemente a dibattiti e a dichiarazioni di personaggi vari, nelle quali si sostiene che la salvezza dell’Italia consiste nello spezzare la catena dell’euro, che ha penalizzato il nostro export, e fare così ripartire la crescita attraverso il rilancio delle esportazioni. La disoccupazione si ridurrebbe, i nostri conti pubblici si raddrizzerebbero e riconquisteremmo la fiducia dei mercati finanziari. Ricetta semplice e miracolosa!

Queste  affermazioni mi hanno fatto saltare la mosca al naso perché nella migliore delle ipotesi si tratta di conclusioni affrettate e semplicistiche di fenomeni economici un po’ più complessi; nella peggiore, e più probabile, ipotesi sono uno specchietto per le allodole, un tentativo di manipolazione dell’opinione pubblica per finalità politiche.
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Riflessioni da New York.

Riflessioni dalla lettura del precedente articolo del blog.

Roosevelt Island TramwayIl mondo del lavoro e lo stato sociale degli USA e dell’Europa sono da sempre molto diversi e i flash riportati nel precedente post di questo blog ne sono piccole testimonianze. Con queste ed altre differenze sia Stati Uniti che Europa hanno attraversato un analogo ciclo di sviluppo per 50 anni ed oltre: crescita della popolazione, dell’economia, dei redditi e del tenore di vita e, infine, dei patrimoni delle famiglie. La crescita dei redditi e dei patrimoni non è stata uniforme, e non può essere altrimenti, ma in alcuni Paesi è stata anche distorta e accompagnata da fattori di iniquità sociale (es. in Italia e Grecia l’evasione fiscale). Continua la lettura…

Flash dalla vita quotidiana di New York.

Appunti da Manhattan.

ColazioneFaccio colazione la mattina alle 6, orario di apertura di uno dei tanti locali self-service dove migliaia di persone – impiegati, turisti, comuni cittadini – si recano ogni giorno per la colazione o per il pranzo, consumato nei tavolini del locale o portato via. Ci lavorano 6 persone, che sono lì almeno dalle 5 (sveglia alle 4?), 2 di colore, 2 sud-americani, 1 indiano e la direttrice, una donna asiatica di 45 anni circa, con un deciso atteggiamentoBryant Park a Manhattan da capo. Orario di apertura 6-22, 7 giorni su 7.

Bryant Park, 7 del mattino. Bellissimo parco (6a Avenue e 42ma strada), recuperato alla vita della città dopo la decadenza degli anni 70 e 80.
Seduto ad uno dei tanti tavolini metallici, sento avvicinarsi un operatore ecologico (spazzino) con un cannoncino spara aria che sta ripulendo i camminamenti dalle foglie degli alberi. Continua la lettura…

La crisi UE e il G20 (2a puntata).

Angela MerkelPremessa.
Con questo post ci aggiorniamo sull’evoluzione della crisi dell’Unione europea, ripercorrendo quanto è avvenuto nell’ultimo mese, cioè dalla pubblicazione in questo blog del primo articolo sullo stesso argomento.

Questo, come quello precedente, è un articolo di cronaca e commento degli avvenimenti e non comprende, se non incidentalmente, proposte per una UE più solida e integrata, che saranno invece l’argomento di un  prossimo articolo di questo blog.

Aggiornamento sulla rotta del Titanic-EU.
Nell’ultimo mese, denso di tensione e avvenimenti, è avvenuto un importante cambiamento: Merkel-Sarkozy, il surrogato del Capitano della nave di cui parlavamo nell’articolo di un mese fa, è un po’ meno surrogato, nel senso che si è affermata una unitarietà di decisione sulla rotta da seguire, il Merkel-capitano.

Ciò è avvenuto all’ultimo minuto, quando ormai le decisioni erano inderogabili e con il concorso della pressione esterna del mondo intero, dalla Cina al Brasile, dagli Stati Uniti all’Australia. La Germania ha fatto valere il principio del più “forte” e la Francia ha dovuto ammiccare. Continua la lettura….

La crisi UE e il G20.

L’iceberg.

L’iceberg dei conti pubblici che rischia di affondare il Titanic-UE17 è stato avvistato nel 2009, ma, nonostante il tempo trascorso, il Capitano è tuttora incerto sul da farsi.

I dati dell’iceberg sono i seguenti (fonte Eurostat) :

Mld di euro

2007

2008

2009

2010

stime 2011

Debito pubblico

5.985

6.473

7.116

7.837

 n.d.

Debito/Pil (%)

66,0%

69,4%

78,7%

85,1%

87,9%

Deficit (% Pil)

0,6%

2,0%

6,3%

6,0%

4,3%

La tabella evidenzia chiaramente il netto e progressivo peggioramento dei conti pubblici innescato dalla crisi finanziaria mondiale del 2008, sia in valore assoluto, sia come tendenza. Per chi vuole approfondire l’analisi storica di debito/deficit dei paesi europei, può andare a questo utilissimo grafico interattivo.

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