Simon Black/4-E’ il momento storico in cui gli Stati Uniti stanno perdendo il proprio ruolo

Seguiamo anche oggi il pensiero di Simon Black, forse discutibile nei toni e nella tempistica da lui prevista per cambiamenti in atto ma non nella direzione del “reset”. Che già oggi non riguarda solo gli USA, ma anche Europa e Giappone e nell’arco dei prossimi 20-30 anni (tanto per fare il Casaleggio) toccherà all’intera umanità essere via via sempre più impegnata nella ricerca di un interscambio equilibrato tra la propria vita e quella della Terra.
US-politics

20100202-sov By SIMON BLACK                       Learn how to be free

6 aprile 2015                                                                       Santiago, Cile

La scorsa settimana, il governo cinese ha chiuso la finestra aperta per aderire come membri fondatori alla sua nuova Asian Investment Bank Infrastructure (AIIB).

La AIIB, se non ne avete ancora sentito parlare, è stata progettata essenzialmente per spodestare il FMI e la Banca Mondiale controllate dal mondo occidentale.

E prima del termine ultimo di martedì scorso, decine di nazioni in tutto il mondo, dalla Nuova Zelanda alla Danimarca hanno firmato per aderirvi.





Anche fedeli alleati degli Stati Uniti, come il Regno Unito e Israele hanno deciso di far parte della AIIB.

Questo è un grande colpo per la Cina, e probabilmente il segno più evidente che il sistema finanziario globale è maturo per un gigantesco reset.

Sotto il peso di quasi incalcolabili debiti e passività, gli Stati Uniti sono in declino terminale come superpotenza dominante.

Da Roma antica all’Impero Britannico, questo è successo molte altre volte nella storia.

Questa volta non è differente. E tutti nel mondo sembrano capirlo. . . fatta eccezione per il governo degli Stati Uniti.

Che si comporta come se l’universo finanziario dovesse continuare a ruotare attorno all’America per sempre – come se loro potessero continuare a stampare moneta, indebitare le generazioni future, e guerreggiare quanto vogliono senza conseguenze.

Ma sono completamente ciechi.

Praticamente tutto il mondo è in fila contro di loro per formare un nuovo sistema finanziario che non sia più controllato dal governo degli Stati Uniti.

In un editoriale pubblicato sul Financial Times, l’ex segretario al Tesoro Larry Summers ha sintetizzato chiaramente che questo “può essere ricordata come il momento in cui gli Stati Uniti hanno perso il loro ruolo di gestore del sistema economico globale.”

Le conseguenze di questo allontanamento da un sistema finanziario statunitense non possono essere sottovalutate.

Non più spesa senza limiti. Non più risoluzione di problemi facendo debito e stampando denaro.

Improvvisamente arriverà negli USA il momento di decisioni dolorose – come il taglio prestazioni di sicurezza sociale (Nota del Prof: il welfare americano, pensioni, sanità, assistenza) drastico ridimensionamento della spesa militare, e default selettivo del debito.

Fate attenzione però, questa transizione si svolgerà a balzi irregolari.

La Cina forse è già la più grande economia del mondo, dipende dai parametri di misura. Ma l’economia cinese nei prossimi mesi ed anni sarà soggetta a forti tensioni quando le sua imponente bolla creditoria (che è anche debitoria, nota del Prof) scoppierà.

Quindi, oltre alle sfide fiscali e monetarie americane, il mondo dovrà attraversare anche una potenziale crisi cinese.

Ma questo non pregiudica la storia a lungo termine. Ricordate, nulla va su o giù in linea retta.

Gli Stati Uniti, nel suo percorso per diventare la superpotenza globale del 20 ° secolo, hanno   SIMON BLACKsofferto di una serie di profonde battute d’arresto economiche, dal panico del 1907 alla Grande Depressione (1929), e diverse altre recessioni.

Il percorso della Cina sarà probabilmente simile.

Questa è una delle tendenze più importanti del nostro tempo. E sta accadendo proprio sotto ai nostri occhi.

Il mondo si sta rapidamente sbarazzando del dominio finanziario statunitense. Il sistema finanziario globale sta cominciando a ridefinirsi. Il predominio finanziario e politico globale si sta spostando.

Come per ogni grande cambiamento, ci saranno persone che saranno danneggiate-in primo luogo, le persone che non hanno visto il cambiamento in arrivo o ha scelto di ignorare la tendenza.

Il rovescio della medaglia è che, per chiunque abbia il coraggio intellettuale e l’indipendenza di giudizio per prestare attenzione, questo è un momento di straordinaria opportunità.

Alcune delle persone più ricche in Europa si sono forgiate in pochi anni durante l’iperinflazione di Weimar del 1920.

E alcune delle più grandi fortune del mondo (talune esistono ancora oggi) furono costruite agli albori del periodo di predominio degli Stati Uniti.

Questo è in definitiva l’opportunità che abbiamo oggi. Non possiamo fare nulla rispetto alla tendenza. E’ in atto.

Possiamo decidere come reagire ad esso: ignorandolo a nostro rischio e pericolo, o cogliere le opportunità che ne derivano.

Traduzione del Prof                                              Vai al post originale

Simon è a mio parere un po’ troppo drastico nei confronti degli USA, da leader mondiale diventerà uno dei due o tre poli che si stanno formando. Certo non sarà, come dice il nostro Sovereign Man, un processo indolore, come d’altra parte tutti i cambiamenti di passo della storia in materia di potere.

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One thought on “Simon Black/4-E’ il momento storico in cui gli Stati Uniti stanno perdendo il proprio ruolo

  1. Se il pensiero unico che si sta diffondendo in Europa assistenza a tutti e senza limitazione,regole di sicurezza sul lavoro che di fatto impediscono produzioni remunerative,accoglienza indiscriminata , regalo della nazionalità e diritti acquisiti con secoli di sacrifici dai nostri padri,nonni,bisnonni,antenati , bavaglio alle forze dell’ordine rendendole impotenti verso chi delinque,rendere legale lo sperpero e le ruberie dei soldi pubblici con leggi ad hoc che permettono vitalizi,pensioni ,remunerazioni spropositate , gettoni di presenza scandalosi a chi amministra la cosa pubblica ecc. ,contagerà e verrà adottato dagli Stati Uniti sarà difficile per loro rimanere nei due o tre poli mondiali di riferimento,in quanto a noi europei se non la smettiamo e non cambiamo rotta in futuro saremo gli sguatteri del mondo.

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