Appunti da Manhattan.
Colazione. Faccio colazione la mattina alle 6, orario di apertura di uno dei tanti locali self-service dove migliaia di persone – impiegati, turisti, comuni cittadini – si recano ogni giorno per la colazione o per il pranzo, consumato nei tavolini del locale o portato via. Ci lavorano 6 persone, che sono lì almeno dalle 5 (sveglia alle 4?), 2 di colore, 2 sud-americani, 1 indiano e la direttrice, una donna asiatica di 45 anni circa, con un deciso atteggiamento da capo. Orario di apertura 6-22, 7 giorni su 7.
Bryant Park, 7 del mattino. Bellissimo parco (6a Avenue e 42ma strada), recuperato alla vita della città dopo la decadenza degli anni 70 e 80.
Seduto ad uno dei tanti tavolini metallici, sento avvicinarsi un operatore ecologico (spazzino) con un cannoncino spara aria che sta ripulendo i camminamenti dalle foglie degli alberi.
E’ un uomo di colore di almeno 70 anni…. La mattina dopo lo ritrovo lì, mentre sgranocchia qualcosa e si appresta a ripulire gli stessi camminamenti, dato che la pioggia e il vento hanno vanificato il suo precedente lavoro…. Lasciando Bryant Park, poco lontano vedo un altro operatore ecologico sempre di età molto avanzata che pulisce con una macchina semovente lava-marciapiede l’ampia zona antistante un palazzo di uffici.
Rockfeller Center, zona sotterranea, circa 8 del mattino. E’ il livello che ha all’esterno il famoso campo di pattinaggio. All’interno c’è invece un vero e proprio quartiere sotterraneo, con ristoranti, negozi, stazione della metropolitana, Starbuck Coffee shop, ambulanti che vendono fiori, ecc.
C’è anche uno Shoe Shine & Repair store (lucida scarpe e ciabattino). In questo locale di circa 50 mq lavorano: marito e moglie (probabilmente i titolari), 5 pulitori di scarpe del solito mix di nazionalità (5 poltrone sopraelevate, con maxi-video Tv antistante), 3 ciabattini nel retro (10-15 mq, macchine e attrezzature), sgabuzzino con scaffali per le scarpe, in un angolo del pavimento una decina di borse di carta contenenti scarpe riparate pronte per la consegna; vendita di accessori per scarpe e di ombrelli.
Il tutto in ordine e pulito, una vetrata frontale che mostra il negozio nella sua interezza. La porta è sempre aperta, ci sono 6 persone in fila. Forte odore di lucido da scarpe e di colla da ciabattino….
La pensione del mio amico Ricky. Ricky ha cominciato a lavorare a 10 anni, ora è un cinquantenne in forma, manager di alto livello di una grossa società americana. Ha stimato quanto sarebbe la sua pensione pubblica se dovesse decidere di andare in pensione a 65 anni: circa 1.700 dollari al mese. Per lui non è stata una sorpresa, tant’è che il fondo pensione privato per lui come per tutti i lavoratori americani è la regola. In ogni caso la sua conclusione è che quasi certamente dopo 55 anni di lavoro continuerà a lavorare ancora…… e probabilmente per diversi anni! La sua forma mentale non è rara, un lavoratore americano non ha una precisa meta anagrafica da raggiungere, la valuta strada facendo.
Tasso di disoccupazione di New York a fine ottobre: Stato di New York 7,9%, città di New York 8,8%. Per gli Stati Uniti: 9%.
Immigrati e lavoratori irregolari a New York. New York City (più di 8 milioni di abitanti) e in particolare Manhattan (circa 1,6 milioni) ha un gran numero di lavoratori irregolari e di immigrati clandestini. Non esistono numeri precisi in proposito, solo stime con cifre da capogiro (qualche milione?). Manhattan, la città che non dorme mai, che sarebbe senza loro….?
L’antipolitica negli Stati Uniti. L’antipolitica è sentita anche negli Stati Uniti, il mio amico Jim vorrebbe vedere attuate le seguenti riforme: elezione del Presidente degli Stati Uniti ogni 6 anni (e non 4) e senza possibilità di essere rieletto; il Congresso (il nostro Parlamento) oggi viene rinnovato ogni 4 anni (a metà del mandato presidenziale), il mio amico Jim vorrebbe vedere elezioni ogni 6 anni con un limite massimo di 2 mandati per ogni singolo Congressman. Quindi, no a politica professionale! Toh, com’è piccolo talvolta il mondo…anche in Italia molti la pensano così!
A parte quest’ultima analogia, gli altri flash ci presentano un mondo del lavoro e un sistema pensionistico decisamente diversi dai nostri. Non pensate che noi europei ed italiani dovremmo avvicinarci al mondo americano? Questo processo è già cominciato in Italia o in altri paesi europei? Se siete di parere contrario, quali altre strade suggerite di seguire per uscire dalla crisi e con quali tempi di attuazione?
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1. “Se siete di parere contrario, quali altre strade suggerite di seguire per uscire dalla crisi e con quali tempi di attuazione?”, Il Prof.
Questa è l’altra strada da seguire o meglio da ripercorrere:
https://www.lintellettualedissidente.it/storia/terza-via-italia-carlesi-corporativismo/
I tempi di attuazione non sono il problema perché per attuare un modello economico e sociale del genere, democratico e vincente, la priorità N 1 è uscire dall’euro, subito dopo nel frattempo porre le basi per attuarlo e uscire dalla Nato a comando americano per evitare qualsiasi ingerenza esterna che ci possa riportare nell’incubo neoliberista di matrice anglosassone!
2. Come mai non aggiorna più il suo Blog?
Compòimenti per il lavoros svolto nel suo Blog, alcuni suoi articoli sono dei capolavori!
Cordiali saluti.
Fabrice
2. Come mai ha
“Come mai non aggiorna più il suo blog?”
Impegni di vita e di lavoro, ma ho continuato a progredire nei miei “scavi” per costruire un quadro geopolitico non ortodosso (cioé fasullo).
Conto comunque di riprendere presto.
Grazie per i complimenti, ogni articolo è frutto di ricerche e verifiche, un altro dei motivi per cui scrivo molto meno di quelloche vorrei.
D’accordo sulla “terza via” che però – essendo espressione di uno stato-nazione – è in avanzata fase di destrutturazione nel mondo “occidentale”da parte della Elite della moneta. Che ora punta ad assorbire/allearsi con l’Elite asiatica per la creazione della Moneta (elettronica) Mondiale.
Grazie mille della sua risposta, ecco qui un’interessante integrazione che potrebbe fornire ulteriori spunti di riflessione:
“Demotecnica e oligarchia”
dell’Avv. Marco Della Luna per “Ereticamente”, pubblicato su rassegna stampa di Ariannaeditrice il -04/08/2019.
. Avv. Della Luna, intanto la ringraziamo per la sua gentile disponibilità. Qualcosa è cambiato a partire dal 1981: si sono uniti i banchieri di tutto il mondo e non i proletari, al contrario di ciò che preconizzava Karla Marx. Il popolo sembra essere in soggezione per il prevedibile futuro. È importante la sua teoria delle quattro epoche basata su questi punti: Oligarchia territoriale, Capitalismo industriale, Capitalismo finanziario, Demotecnica. Ce la sintetizza per piacere?
Ecco in breve la sequenza delle epoche:
1-EPOCA DELLE OLIGARCHIE TERRITORIALI, fino al 1850 circa. Vi sono molte oligarchie territoriali in competizione tra loro, perlopiù regni. Necessitano ciascuna di masse per reggersi e competere con le altre: soldati (carne da cannone), lavoratori, coloni, contribuenti; quindi favoriscono la natalità e difendono i confini. È una solidarietà necessitata tra dominanti-governati-territorio. I sovrani si espongono in prima persona: se falliscono o vengono battuti, possono perdere territori, il trono o la vita.
2 – EPOCA DEL CAPITALISMO INDUSTRIALE, dal 1850 circa al 1990 circa. La produzione in massa di beni di consumo, resa possibile dalla tecnica, crea la necessità di diffondere il reddito a strati sempre più ampi della popolazione onde poter vendere i prodotti dell’industria e remunerare il capitale investito, nonché per sviluppare l’industria bellica necessaria per le guerre coloniali e industriali. Si sviluppa l’ingegneria socio-culturale e la tecnologia della propaganda e della produzione del consenso; la democrazia si realizza come la tecnica di portare la popolazione ad approvare o accettare ciò che decide la classe dominante. In seguito, nel XX° secolo, nei paesi ricchi viene ideato e inculcato il consumismo per indurre le classi subalterne ad assimilare valori e bisogni artificiali, funzionali al potere, e idonei a impedire il sorgere della coscienza di classe internazionalista e della lotta di classe. Ciò porta a una maggiore distribuzione del reddito alle classi popolari: apparenza di progresso, democrazia e giustizia sociali. Intanto però si costruisce l’indebitamento pubblico e privato, quindi la dipendenza della società dai banchieri, i quali gradualmente subentrano nel potere politico reale. Il capitalismo assume il controllo delle grandi potenze, usandole come piattaforme politico-militari-tecnologiche per sottomettere e gestire le nazioni.
Proseguimento:
https://www.ereticamente.net/2019/08/ereticamente-intervista-marco-della-luna.html
Di nuovo grazie per la sua risposta e cordiali saluti.
TheTruthSeeker
Grazie del commento.
Conosco Della Luna, ho letto i suoi principali libri, ma non ero aggiornato ora lo sono, grazie.
Condivido nell’insieme la visione dell’avvocato. Come contributo costruttivo, ho qualche commento “critico” sull’intervista.
1) La sua ricostruzione delle fasi del Capitalismo riguarda Europa e USA. Dove, parallelamente a quello industriale si è via via sviluppato quello
finanziario che è diventato prevalente non dal 1991, ma dall’inizio del XX secolo.
Il Capitalismo fianziario presenta fin dall’inizio due filoni paralleli che si intersecano: quello dei “Mercati” (prevalente nella prima fase) e quello
della Moneta (radici nel Medioevo, salto di qualità con la costituzione della Bank of England nel XVII secolo), che diventa il Potere assoluto con lo
sganciamento della moneta da riserve di valore (data simbolica 1971). Della Luna descrive bene questo aspetto nel punto 4, dove critica giustamente
Piketty, fasullo critico del Capitalismo.
3) Se allarghiamo invece la visione al Mondo, il Capitalismo industriale (di Stato nel caso della Cina) sta invece vivendo la sua fase storica più
importante con l’assorbimento in corso dei 2-3 miliardi di lavoratori che popolano l’Asia. Il percorso storico in Asia sarà molto più veloce, vivrà anche
qui la dinamica finanziaria, la Cina è destinata ad un percorso che sorprenderà nell’arco di pochi decenni (invecchiamento e saturazione del mercato
del lavoro.
Il Cartello della Moneta occidentale è in agguato ed ha una strategia di Corruzione/Alleanza/Fusione/Predominio per arrivare quanto prima ad una Moneta
Mondiale Elettronica Irreversibile
4) Il punto centrale dell’intervista di Della Luna è quello relativo alla manipolazione mentale dei popoli, certamente l’arma soft più potente (insieme
alla collusione, in buona o in mala fede dei politici e magistrati locali) per arrivare con successo alla Epoca Domotecnica da lui delineata.
Grazie dello spunto che mi ha trovato pronto perché anche se non scrivo da un anno ho una montagna di appunti, in continua evoluzione, che spero prima o poi di materializzare in articoli del Prof.
Ho dato un colpo d’occhio al vostro sito, mi sembra OK, approfondirò.
Cordiali saluti
1. Si figuri, piacere mio!
2. Molto Interessanti le sue contro osservazioni!
3. “Ereticamente.net” non è il mio sito, ne sono solo un lettore e saltuariamente un commentatore.
Cordiali saluti.
TheTruthSeeker