Egregio Signor Primo Ministro,
Lei e il Presidente della Repubblica Napolitano avete compiuto, con la rapidissima formazione del Governo, un miracolo all’italiana che mi rende orgoglioso. Lei ha dichiarato che i Suoi pilastri saranno rigore, crescita ed equità e più dell’80% degli italiani Le crede e Le dà fiducia.
L’Italia ha una situazione finanziaria, economica, sociale e morale degradata, ma io sono tra quelli che pensano che può ancora invertire la rotta.
Sono anche d’accordo con coloro che ritengono che il cambiamento possa avvenire solo attraverso un recupero dei valori civili ed etici del nostro vivere quotidiano e che questo richieda, come pre-condizione, un esempio dall’alto.
Da domani Lei comincerà a governare e già si preannunciano i primi provvedimenti di rigore, ai quali altri seguiranno a ritmo sostenuto.
Io chiedo a Lei, al cittadino Mario Monti prima ancora che al Primo Ministro, di cominciare a mettere mano nelle prossime settimane anche alle normative economiche che attengono alla casta – termine abusato ma che rende l’idea – partendo, d’intesa con il Presidente della Repubblica, proprio dal Quirinale stesso e dai Senatori a vita, inclusi gli ex Presidenti della Repubblica.
Non intendo confondere Giorgio Napolitano, che sta straordinariamente svolgendo il suo incarico, né i Senatori a vita con la casta, nel senso deteriore del termine. Né sto invocando interventi draconiani e giustizialisti, è sacrosanto che la classe dirigente abbia i giusti ed equi riconoscimenti.
Le sto invece rivolgendo un accorato invito a mettere in atto l’applicazione del rigore e dell’equità cominciando dai massimi vertici istituzionali, con il gradito effetto indiretto di spianare la strada a successivi interventi su tutte le vere “sottocaste” : parlamentari, politici e amministratori regionali e locali, magistratura, ecc.
Ci vorrà tempo, il tema è complesso : non si tratta solo del trattamento economico, ma anche di cumulabilità dei doppi incarichi, di vitalizi, del numero dei parlamentari, dell’abolizione di Enti inutili o superflui, ecc. Anche l’autodeterminazione va rivista e resa molto più trasparente e pubblica. Ma proprio per questo si deve dare l’esempio al più presto, cominciando dalle più alte cariche dello Stato.
Egregio signor Primo Ministro, lei ha a portata di mano una rarissima occasione storica, cioè creare una breccia nella Porta Pia del muro della casta. La prego, non se la faccia scappare, è la base dalla quale il popolo italiano può ripartire per ritrovare la fiducia nelle istituzioni, la voglia di fare nella vita privata e in quella d’impresa.
Mi auguro che il gradimento degli italiani verso Lei, il Suo Governo e il Presidente Napolitano resti agli altissimi livelli attuali.
Significherebbe che il mio appello, che credo sia quello di moltissimi italiani, avrà trovato concreta attuazione e che, grazie agli interventi “tecnici” che Lei saprà contemporaneamente realizzare, l’Italia sarà ritornata forte e rispettata. In caso contrario la delusione sarebbe tremenda e temo che il nostro bel Paese ripiomberebbe nel marasma antecedente il Suo insediamento a Capo del Governo.
Il Prof
P.S. Spunti per eventuali commentatori.
- L’appello del Prof è troppo ingenuo e fiducioso?
- Pensate che sia più difficile riformare la “casta” o introdurre una patrimoniale?
- Il governo Monti riuscirà a portare l’Italia fuori dall’emergenza?
Più che riformare la casta bisognerebbe riformare le teste degli italiani perché penso che ancora oggi, nonostante tutto, la maggior parte delle persone ne farebbe parte volentieri.
Va da sé che non sono fiduciosa come il Prof ma sperare non costa nulla … quindi sottoscrivo l’appello e incrocio le dita!
Ritengo che in questo momento la difficoltà maggiore che il Prof. Monti avrebbe se volesse introdurre le modifiche auspicate dal Prof è quella che ogni modifica di privilegio della casta sarebbe sottoposta all’approvazione della casta stessa ossia del Parlamento.
Non sono molto ottimista che Monti proponga misure di autoriduzione di privilegi veramente importanti… qualcosa farà, ne sono convinto.. ma credo si tratterà di misure simboliche, caso contrario il Parlamento lo licenzierà.
Spero di sbagliare previsioni….e spero che l’appello del Prof venga accolto.
La speranza è l’ultima a morire! In ogni caso le vedremo presto.
Ciao Pino.
Ciao Prof,
piena fiducia in MM & C.
Se ci crediamo e siamo disposti a versare tutti qualcosa rischiamo di fare un figurone.
Qualche proposta:
– ICI: no sulla 1^casa. si sulla 2^, doppia sulla 3^, tripla sulla 4^ e così via.
(so di gente con dieci case vuote in centro di Milano), su case in affitto ICI singola.
– Contante: sotto i 100€. Su tutti i prelievi tax 10%.
– Oneri di urbanizzazione a favore dello stato (non ai comuni), oneri di ristrutturazione a favore dei comuni con agevolazioni fiscali ai privati.
– riduzione irpef per lavoratori dipendenti residenti max 10 km dalla sede.
– differenziale fiscale tra genitori e non sopra i 27 anni.
– 30% del bollo delle barche sopra i 12 mt a favore dei comuni di ormeggio.
stessa logica per cavalli, aerei privati, auto sopra i 200cv, etc.
saluti
Marco
Caro Marco, perbacco, non ti mancano le idee chiare! Mi ricorderò dei tuoi suggerimenti, perché nella barra del menù devo ancora inserire la sezione mancante che si chiamerà “Idee e proposte”.
Mi fa anche piacere la piena fiducia a MM, gli italiani invece sono più scettici il gradimento è sceso al 60%.
Il Prof
Alcune note
1-Sull’ICI per i privati sono in accordo circa l’esenzione 1^ casa. Si sulla 2^ con progressivo aumento per le altre. Ma non mi dispiace l’idea di forti sconti per chi ha presentato regolari dichiarazioni dei redditi negli ultimi anni compatibili con la possibilità d’acquisto, ovvero con prove di regolari e logiche provenienze.
2-Sul contante 100€ sono d’accordo sul principio
3-Agevolazioni per le Famiglie con figli, che rappresentano il vero investimento sul futuro
La lista sarebbe ancora lunga. ………..
L’amarezza che resta è che tutto il drenaggio finanziario conseguente servirà per far fronte ai danni della finanza creativa che in maniera incontrollata ha creato situazioni grottesche ipotecando i prossimi 50 di redditività….. e per ripagare gli speculatori che sono i veri proprietari del pianeta. MM. forse potrà contribuire con una goccia nel mare. Il grosso contributo che mi piacerebbe vedere da Lui sarebbe almeno una più forte moralizzazione e credibilità degli esponenti del paese Italia. Unico modo per contrastare la casta (decine di migliaia di persone bevono alla sua fontana).
Comunque auguri a noi.
Massimo
Mai nessun governo ha avuto un appoggio così totale quindi gli strumenti ci sono e speriamo bene. Quello che non mi è piaciuto, come inizio, è stato accettare da parte di Monti (speriamo non l’abbia richiesto lui) la nomina di senatore a vita, alla faccia della riduzione della spesa della politica ( euro 25000 al mese). Come annunciato in questi giorni poi le misure non riguarderanno la casta bensì le solite tasche di coloro che hanno sempre fatto i loro dovere.
Comunque, in un discorso più generale, se vogliamo che l’Italia migliori dobbiamo :
– pensare al bene del proprio paese rinunciando ai privilegi propri (quante caste!), fonti di infinite ingiustizie;
– non facendo cattiva pubblicità al proprio paese e ai suoi personaggi politici quando si è all’estero (gli altri paesi si lavano i panni sporchi in casa),
– non fomentare l’odio e la violenza, chi non la pensa come noi non è un nemico ma una persona e come tale va rispettata;
– naturalmente non evadere il fisco… insomma tante cose. un’ultima. non aspettare sempre che comincino gli altri a dare l’esempio… ognuno di noi sa bene qual’è il bene e qual’è il male!!
Un affettuoso augurio a tutti!!!!
Cara Annamaria con i tuoi 5 punti hai dipinto lo sfondo del quadro nel quale noi italiani dovremmo operare, belli!
Non ho capito a cosa ti riferisci quando parli di cattiva pubblicità all’estero. Ho perso un colpo (o piú di uno?).
Ciao!
Il Prof
Approposito…. di uno degli spunti… del Prof. …..se sia più difficile riformare la casta o introdurre una patrimoniale.
Sicuramente vedo più difficile riformare la casta, ove per casta non intendo i soli parlamentari e/o consiglieri regionali ecc. Mi riferisco alla casta allargata, a tutte quelle migliaia di persone che in coda vivono con sostanziosi contratti per consulenze di ogni tipo, dalla legale a quella tecnica a quella amministrativa ecc. ecc.
Forse è necessario appaltare tutto in quanto nelle strutture non esistono le competenze? Qui si entra nel campo della formazione e delle scelte qualificate. Dunque più facile introdurre una patrimoniale…. Più facile e meno equo, se non si creano algoritmi di abbattimento per coloro che possono dimostrare almeno di aver pagato le imposte dopo le quali utilizzare le somme residuali per investimenti mobiliari ed immobiliari.
Un inciso – oggi sul corriere è comparsa un’idea da parte di un soggetto chi resterà penalizzato sul fronte pensionistico insieme ai dal 55 in poi, con sistema retributivo.ecc.. La domanda: Ma perché non possono mettere mano anche alle alte pensioni di coloro che già le hanno raggiunte?
Tanto oramai la barriera del diritto acquisito non dovrebbe più reggere, vedi patrimoniali ed ICI che cadrebbero/cadranno su accantonamenti ed investimenti già tassati???…
Massimo
Massimo, concordo con la possibile messa in discussione, in presenza di una situazione di crisi, dei diritti acquisiti. Non tutti i diritti acquisiti ovviamente, ma una gamma che può essere più o meno ampia in funzione del grado di avanzamento della crisi (pensiamo alla differenza tra l’Italia e la Grecia di oggi o alla crisi dell’Argentina del 1999-2002). A cominciare da quelli acquisiti in condizioni di illegalità o di iniquità o di totale/parziale privilegio. Non credo e mi auguro fortemente che noi si arrivi a vivere l’esperienza argentina, nè quella islandese, nè quella argentina. Ma senza arrivare a questi estremi, ci sono interventi che si dovrebbero considerare nella nostra attuale stato di pre-crisi : un esempio l’ho suggerito alla fine dell’articolo “La durata del Governo e la pensione dei neo-nominati”.
Un caro saluto, a presto.
Il Prof.