Della tragedia Concordia abbiamo visto, sentito e letto di tutto. E’ un dramma umano per le vittime e i loro famigliari, è una tragicommedia per Schettino e dintorni, nonché per la Costa Crociere e i suoi inchini.
Il caso è lampante, non c’è molto da indagare per capire cosa è successo – testimonianze e prove sono abbondantissime – e di chi sono le responsabilità; i video girati in diretta dagli involontari interpreti e le immagini della nave coricata rendono questo caso spettacolare e, per la sua assurdità, in certi momenti mi sembra un film. Come quando, vedendo le prime immagini in tv delle Twin Towers fumanti pensai: “Caspita, guarda cosa riesce a fare la fiction oggi!”.
Purtroppo all’estero hanno visto in questa vicenda una metafora della situazione del nostro paese – e come si può biasimarli? -, mettendo in secondo piano i numerosi casi di grande valore umano e di rispetto delle regole (“Vadabordocazzo!”). Per chi è scaramantico c’è da augurarsi che la nave in bilico non scivoli e sprofondi sul fondale del mare…….
L’auspicio che formulo è il seguente: che la magistratura condanni rapidamente – in tutti i suoi gradi -, senza se e senza ma, i colpevoli, a cominciare dall’infame Schettino e chi lo ha contornato, venendo meno al proprio dovere umano ancor più di quello istituzionale. Giustizialista? Ebbene sì! Dubbioso sull’azione della giustizia? Ebbene sì, il nostro sistema giudiziario contende alla politica la palma del “Italian Drama Award”. Signori magistrati non fateci gridare: “Fategiustiziacazzo!”. Non vorremmo trovarci Schettino in Parlamento…..
caro prof ti dirò che nella tragedia avrei preferito che a bordo ci fossero un pò di ministri e parlamentari italiani ( bastardi si nasce ) ! ciao
Se allarghiamo il tuo desiderio alla parte “sporca” (la metà??) dei circa 200.000 politici/amministratori locali e relativa corte, anche riempiendo la Concordia saremmo solo all’inizio della pulizia…..E poi è un metodo troppo cruento…Ciao Neiva.
Si…fare giustizia…anche Costa C. ha grandi responsabilità…!!!!!!
E sì, giusta osservazione. Come italiani potremmo anche cavarcela e consolarci ricordando che la proprietà della Costa Crociere è americana……ma proprio non me la sento. A parte le battute, mi piacerebbe sapere se gli inchini son una pratica solo della crocieristica italiana oppure no. Ciao Michele.
….ma basta guardarlo in faccia….sto pezzo di bellimbusto….poteva avere in testa solo una cosa…moldava o no….solo quella….
Ad uno con una faccia così nemmeno un peschereccio bisognava dare!!
Tanto alla fine…diranno che era “confuso”….”in stato di shock”…e sicuramente diventerà straricco grazie a opsitate milionarie…e magari che lo ritroveremo in qualche Isola dei Famosi…..uno che di naufragi se ne intende…Fiducia nella giustizia…totalmente ASSENTE!!
Ciao Zì!
Cara Daniela contraraiamente al solito……sono d’accordo con il tuo pessimismo. Però abbiamo sotto gli occhi UN caso di giustizia in corso per una vicenda clamorosa, cioè Tanzi-Parmalat, iniziato nel 2003. Chissà che dopo 9 anni la storia non si ripeta. Certo che la partenza non è stata delle migliori………………..
P.S. Ho apprezzato che tu abbia scritto “sto pezzo di BELLIMBUSTO” anzichè quello che pensavi. Mi hai evitato un intervento di censura. Ciao bella!