2020-2022 – Il Triangolo Geopolitico è in movimento/2

Covid 19 e guerra in Ucraina, due fasi del Nuovo Ciclo Geopolitico del XXI secolo/II Parte

SINTESI DELLA PRIMA PARTELA RUSSIA DI PUTIN STA VINCENDO LA PRIMA FASE DELLA GUERRA IN CORSO, BLOCCANDO L’ADESIONE DELLA UCRAINA ALLA NATO AMERICANA. C’È PERÓ IL RISCHIO CHE SI CREI UN LOGORANTE STALLO MILITARE CHE – INSIEME ALLE SANZIONI AMERICANE – POTREBBE CREARE DIFFICOLTÀ ALLA RUSSIA E ALLA STESSA POSIZIONE DI COMANDO DI PUTIN.
ANCHE L’OBBLIGATO AVVCINAMENTO ALLA CINA – CONSEGUENZA DELLA “SPINTA” RICEVUTA DA OCCIDENTE – POTREBBE NEL MEDIO-LUNGO PERIODO
TRASFORMARSI PER MOSCA IN UNA PERICOLOSO DIPENDENZA DA PECHINO.
PER GLI STATI UNITI IL BILANCIO SI PROSPETTA CON LUCI (RUSSIA E PUTIN IN DIFFICOLTÀ, EUROPA SEMPRE PIÙ SATELITE AMERICANO) ED OMBRE (AVVICINAMENTO RUSSIA-CINA E INCERTEZZE GEOPOLITICHE PER IL DOLLARO).
PER LA CINA IL BILANCIO É POSITIVO NEL BREVE, MEDIO E LUNGO TERMINE.
Leggi la prima parte
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CONCLUSIONE – VINCE LA CINA?
Come la Nato ha circondato la Russia | Generale Russo Venaus
Sorge spontanea la domanda: ma a) SE Washington ha provocato con l’avanzata NATO/USA in prossimità dei confini russi la scontata reazione di Putin e b) SE poi la potenza del Triangolo che esce netta vincitrice geopolitica senza colpo ferire è la Cina, ma allora con la loro aggressività questi eterni Yankee si sono sparati sui piedi da soli?
A prima vista sì, ma ……. un Triangolo Geopolitico si può muovere ed evolvere in diversi modi. Vediamoli.


A)
DUE contro UNO. Questa è appunto l’opzione più semplice da immaginare. E le combinazioni possibili sono 3: la prima, USA+Russia contro Cina, la seconda è Cina+Russia contro Stati Uniti, terza combinazione è USA-Cina contro Russia.

La prima delle 3 combinazioni era la strategia geopolitica di Trump ma è stato defenestrato dopo il primo mandato dal potentissimo complesso MONETARIO (NOTA-1) -militare-industriale-mediatico-politico americano (lo Stato Profondo) che detiene il potere negli Stati Uniti ormai da un secolo abbondante e che, evidentemente, non gradisce l’alleanza con la Russia.
Finita la fulminea parentesi trumpiana, è ripartita qundi con vigore la strategia aggressiva dello Stato Profondo americano e in meno di 2 anni di presidenza di Joe Biden ci troviamo nella situazione che stiamo analizzando: il risultato opposto a quello della strategia Trump, ovvero un avvicinamento Cina-Russia (il secondo abbinamento dei 3 elencati sopra) anche se ancora molto distante da essere una Alleanza vera e propria.
Ma dato che questa opzione vede l’America perdente nel lungo periodo, ripeto la domanda: ma allora lo Stato Profondo Yankee è fesso?

B) IL TRIANGOLO DIVENTA UN DUOPOLIO. Si dissolve uno dei 3 lati, il mondo (ri)diventa Bipolare.
Il candidato principale a “svanire” è a mio parere l’anello più debole, la Russia. Come? Nella successione a Putin (con tempistica crescente: morte prematura, per rovesciamento interno, per vecchiaia), si afferma un presidente accompagnato da una nuova classe dirigente filo occidentale, come avvenne in Cina dopo la morte di Mao.
Con una combinata azione politico-militare da Ovest (Stati Uniti/NATO) e da Est (la Cina in Siberia) la Grande Russia viene spartita tra Cina (Russia centrale e orientale) e USA/Europa (Russia occidentale). Non sono l’unico ad avanzare questa fantasiosa ipotesi.

La silenziosa invasione dei cinesi in Siberia « Sofri – Corsi di geografia

E’ possibile che questo passaggio possa avvenire senza conflitti militari catastrofici? Sì, con il succitato  cambio di Regime post-Putin e l’arrivo di una nuova Dirigenza cointeressata e collusa con le 2 Potenze esterne.  In fin dei conti la “inaspettata” caduta dell’Unione Sovietica è avvenuta senza colpo (militare) ferire.

Si formerebbero quindi 2 blocchi, Stati Uniti+la “alleata” Eurasia e quello della Grande Cina allargata alla Siberia. Teniamo presente che in entrambe le 2 ipotetiche sezioni della ex-Russia esistono enormi risorse energetiche e di materie prime fondamentali per le tecnologie del XXI secolo.

Sarebbe il risultato di un Patto tra lo Stato profondo americano e le Autorità del PCC (Partito Comunista Cinese) per spartirsi l’Orso russo e corrisponde alla terza combinazione del precedente punto A. (Si possono ipotizzare anche altri scenari nel caso di dissoluzione per secessione interna, degli Stati Uniti e/o della Cina, ma mi sembrano un azzardo eccessivo)

In questo scenario geopolitico, la principale conseguenza geopolitica della guerra in Ucraina (avvicinamento Mosca-Pechino per spingere la Russia in un abbraccio mortale con il PCC) non è più uno spararsi sui piedi da parte del cowboy americano, ma un obiettivo intermedio verso il traguardo del duopolio mondiale sino-americano.

Anche le grandi difficoltà economiche ed energetiche (in arrivo) dei satelliti europei diventano un “danno” collaterale marginale per lo zio Sam, anzi forse una gradita lezione alla Germania, la cui dirigenza era troppo tentata di avvicinarsi alla Russia (energia) e alla Cina (scambi commerciali).
Per noi Italia, da 30 anni in fase di pianificato espropriosmantellamento industriale a vantaggio dei nostri concorrenti Francia e Germania, ancora una volta piove sul bagnato.
Guerra in Ucraina: o l'Ue abbandona Maastricht o si disintegra

C) IL TRIANGOLO EVOLVE IN UN SOLO CENTRO DI POTERE MONDIALE

1971 - Usa-Cina, il disgelo passa dal ping pongA sua volta anche il duopolio Cina-USA potrebbe essere, in un’ottica temporale pluridecennale (2030? 2040?), una “semplice” tappa intermedia verso un Governo/Moneta mondiale.  Non posso qui diffondermi su questo tema (ne ho scritto in precedenza ad es. qui) , solo qualche considerazione.
Citerò quale più “illustre” sostenitore di un Ordine Mondiale fondato su una partenariato USA-Cina, Henri Kissinger. Si tratta del – ormai prossimo ai 100 anni – ex Segretario di Stato che nel 1971 e nel 1972 fece 2 viaggi nella Cina di Mao (il primo segreto, il secondo ufficiale con l’allora presidente Nixon) sorprendendo il mondo intero, visto che gli Stati Uniti non avevano ancora riconosciuto la Cina comunista.
Nel 2014 Kissinger ha scritto un interessantissimo libro (“Ordine mondiale”, appunto, un testo di Storia Moderna e di Geopolitica, di cui raccomando la lettura), nel quale sostiene che il concetto di Stato è un ostacolo al libero mercato e che Stati Uniti e Cina devono andare d’accordo (la sua forbita formula è una «reazione equilibrata tra opposti», ultima pagina 372 del libro) per evitare tragedie militari mondiali.
Recentemente (2019) si è schierato contro la guerra commerciale Washington-Pechino avviata da Trump e in una intervista (2020) al Wall Street Journal sostiene che anche la crisi mondiale Covid-19 – che la Cina, secondo l’autore del libro, ha affrontato con maggior determinazione – ha evidenziato la necessità di una gestione globale del mondo e non più su scala nazionale.
Vale la pena di sottolineare che la duplice motivazione di Kissinger è la PAURA 1) di una guerra globale distruttiva e 2) di non riuscire a gestire il mostro virus (sembra che i virus siano destinati a ripresentarsi a ripetizione ….. approfondiremo).
Non commento questi concetti, li ho qui citati come “nobili ed intellettuali” motivazioni che, secondo Kissinger, spingerebbero nella direzione di una collaborazione Stati Uniti-Cina e di un parallelo ridimensionamento degli Stati/Nazione (compresi Stati Uniti e Cina?).  Questo è il suo auspicato Ordine Mondiale. NOTA-2
Per passare dal novantenne stratega alla figura del cinquantenne Segretario di Stato Kissinger nell’esercizio del potere, qui trovate del materiale interessante che riguarda direttamente la sua …. opera sul satellite americano Italia.

Cina, Henry Kissinger incontra il presidente Xi Jinping. FOTO | Sky TG24

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COVID-19 E LA GEOPOLITICA

Nei due ultimi articoli che ho scritto nel 2020 ad inizio epidemia Covid-19 formulavo le mie previsioni sulle strategie finanziarie che sarebbero state “messe in campo”  per fronteggiare le pesanti conseguenze economiche e sociali in Europa e nelle altre aree del mondo più colpite (Covid-19 è una grave epidemia in Europa e Americhe, meno di 2 miliardi di abitanti su quasi 8). Avevo esplicitamente escluso di analizzare la possibile genesi del virus Sars-Cov2, ovvero se prodotto naturale o di ricerca biologica di laboratorio, non ritenevo di avere elementi sufficientemente solidi. Oggi penso di averli e ne scriverò diffusamente nel prossimo articolo.

Qui però voglio anticipare quanto segue.
Ho raccolto e studiato moltissime fonti di svariate provenienze che argomentano e documentano in modo serio e per me assolutamente convincente che Sars-Cov2 è un virus sintetico creato in laboratorio. Quale, o meglio, quali laboratori? Da quali ricercatori? Sotto quale autorità? Finanziati da chi? In quali paesi? Risposta telegrafica: è frutto di 2 laboratori (uno americano e uno cinese) a prevalente controllo militare, per la ricerca di armi biologiche, nelle quali rientrano anche virus epidemici del passato che potrebbero ….. ricomparire (vero Bill? Vero Klaus?). I laboratori in questione fanno parte di una estesa rete creata negli ultimi decenni, che è venuta alla luce proprio “grazie” alle domande indotte da Covid-19 e al lavoro di tanti bravi e poco conosciuti analisti che trovate nel web.
La guerra biologica è purtroppo una delle modalità (che ho finora sottostimato, mea culpa) con cui si concretizza oggi lo scontro geopolitico, ma in una dimensione assolutamente nuova, mai vista prima in tutta la storia moderna e antica: è la dimensione in cui le vittime-obbiettivo di queste armi biologiche non sono più solo i Paesi/Popoli avversari, ma anche le stesse Popolazioni interne delle Nazioni che si battono per la supremazia. Folle? Sì, non c’é dubbio. Autolesionista? No, assolutamente, per la ristrettissima Cupola padrona del Mondo le Nazioni/Patria oggi sono superate e pure espressioni geografiche, nel XXI secolo si combatte per il controllo della Terra e della Umanità intera.

Come anticipazione di un discorso più ampio di un prossimo articolo su Covid-19, il video che segue è una importantissima intervista (settembre 2020) ad un grande e sconosciuto personaggio italiano, Joseph (Giuseppe) Tritto che lavora da sempre nel campo internazionale delle biotecnologie. In agosto 2020 ha anche pubblicato un libro sul virus Sars-Cov2. Buona visione e a presto.

NOTA-1 Ho scritto volutamente MONETARIO E NON FINANZIARIO perché il cuore pulsante della Cupola di Potere anglo-americano (ed europeo) NON è il sistema bancario e finanziario ufficiale, ma la cosiddetta Banca Centrale, termine mistificatorio e fuorviante, che deve essere rimpiazzato da: Istituto di Emissione/Creazione della Moneta (abbreviativo IdE). Una qualifica dell’IdE leggermente meno ipocrita e ricorrente del gergo finanziario ufficiale è: prestatore di ultima istanza, fa intuire una speciale capacità di salvataggio, ma niente più.
Da quando le comunità umane sono uscite dalla logica del baratto, lo sviluppo economico ha dovuto essere accompagnato da una adeguato aumento della quantità di Moneta in circolazione ad opera dell’Autorità storica del momento (principi, duchi, re, imperatori, Stati), pena l’impossibilità di incrociare lo scambio dei prodotti del lavoro della Comunità. Oggi tecnicamente la massa monetaria può crescere in 2 modi:

  1. quello PRIMARIO dell’IdE che attraverso un computer crea (e distribuisce) Denaro dal Nulla (e senza riserva), in forma digitale (85-90%) oppure attraverso la forma cartacea (10-15%). In tempi normali la creazione Primaria accompagna l’economia, in tempi di crisi (sub-prime del 2008 e Covid 2020-tuttora in corso) interviene con misure eccezionali in termini di quantità e di destinatari.
  2. quello SECONDARIO del sistema Bancario alimentato dai depositi (dei clienti Creditori) che ogni singola  banca può in parte (una quota va conservata per soddisfare le richieste di utilizzo/restituzione dei depositanti, concetto di Riserva Frazionaria) erogare  come Prestiti/Finanziamenti (ai Clienti Debitori), anche questi in forma prevalentemente elettronica. In tempi normali le Banche sono “quasi” autosufficienti, in tempi di crisi vengono salvate dall’IdE.

La differenza sostanziale tra le due modalità: non essendo richiesta (dal 1971) all’IdE l’esistenza di una riserva di VALORE REALE (oro o simili), la quantità di Moneta che esso può creare non ha teoricamente limiti e non deve essere restituita a nessuno, se non ……. al computer che lo ha emesso (o alla stamperia, per le banconote). L’IdE non ha alcun rischio di insolvenza.
C’é un vincolo a cui deve far fronte – nel rispetto della Comunità che deve/dovrebbe servire – vale a dire mantenere sempre una adeguata proporzione tra Massa Monetaria e volume della attività economica, pena un eccessivo aumento dei Prezzi o, nel caso opposto, il rallentamento dell’attività economica.
Il sistema Bancario invece ha a) un limite quantitativo in un multiplo del valore totale dei depositi (di famiglie, imprese, enti pubblici ed istituzioni varie) di cui dispone e b) un rischio insolvenza qualora nella continua rotazione dei depositi (versamenti/richieste di restituzione) e dei prestiti (erogazione/rientro) la Banca non fosse in grado di accogliere le richieste di rimborso dei clienti Depositanti e/o i clienti Debitori non fossero in grado di restituire il finanziamento ricevuto dalla Banca.
L’IdE non solo non è una banca, ma per consentirgli di avere tutti gli strumenti per il controllo della Massa Monetaria è anche l‘Istituto preposto alla supervisione e controllo del funzionamento sistema Bancario e del Credito vero e proprio (Tasso di Interesse e Riserva Frazionaria).
È il delegato dello Stato quale Gestore Centrale della Moneta. Moneta che – non dimentichiamolo – ha valore in quanto tale solo perché è lo Stato che le riconoscere Valore Legale al fine di regolare a) le transazioni nel paese e b) il pagamento delle tasse allo Stato stesso.
L’IdE esercita quindi, in nome e per conto dello Stato, un Potere pubblico vitale, è lo sconosciuto Quarto Potere che integra gli altri Tre, ben più noti: il Potere Legislativo (Parlamento), quello Esecutivo (il Governo) e quello Giudiziario (la Magistratura).
Tuttavia, mentre tutte le Costituzioni moderne prevedono e regolamentano i 3 poteri classici, non fanno altrettanto per il Potere di Creazione e Amministrazione della Moneta. Perchè?
Ho scritto diversi articoli al riguardo (vedi sotto) ai quali rimando, ma schematicamente, le cose secondo me stanno così: il controllo di quasi tutti gli IdE del mondo occidentale è di fatto e al di là della forma in mano al cartello delle banche e assicurazioni private (vedi azionisti della Banca d’Italia), o meglio, della loro ancora più ristretto cerchia di azionisti/dinastie famigliari di controllo.
Ora domandiamoci, in che modo questa Super Élite userà gli enormi poteri dell’IdE: per il bene dei popoli o per salvaguardare ed accrescere il suo potere nazionale ed internazionale (ad es. finanziando guerre per il controllo delle materie prime strategiche)? E se i due interessi fossero divergenti, quale sceglierà?
Ciascuno può dare la risposta che più lo convince, ma una cosa è per me fuor di dubbio: avendo “sfilato” il controllo dell’IdE alla legittima Autorità Pubbica, l’ultima cosa che i Signori della Moneta desiderano è che l’IdE sia inserito e regolamentato in una Carta Costituzionale. E così è stato anche per la Costituzione italiana (qui un tentativo in questa direzione, naufragato in Commissione)
Ma c’é di più. Siccome a) lo Stato è e sarà sempre comunque la sola istituzione che dà valore legale alla Moneta (in tempi di guerra può essere anche una Autorità Militare occupante, vedi le AM-Lire del 1943) e b) teoricamente qualsiasi Stato ha il Potere di recuperare il legittimo controllo dell’IdE, per i Signori della Moneta gli Stati/Nazioni diventano nemici potenzialmente mortali, da neutralizzare internamente, coltivando/corrompendo una classe politica/dirigente connivente, in grado di pilotare la cultura e l’informazione popolare e tenere così ben occultato l’usurpazione del IV Potere Pubblico.
Ma per tagliare la testa al toro, il traguardo finale è un altro ancora: occorre arrivare all’abolizione dei singoli Stati attraverso l’istituzione di un unico Governo mondiale e di una sola Moneta, naturalmente al 100% digitale e sotto l’assoluto controllo dei Signori della Moneta. Ed è la direzione in cui ci stanno portando.
Nel mondo ci sono pochi paesi i cui IdE sfuggono al controllo del Cartello della moneta anglo-americano, i 3 più importanti sono: Giappone, Russia e Cina (India?). La BCE ha una finta autonomia.
Il Giappone non preoccupa è un “alleato” sotto controllo NATO.
La Russia invece è l’ostacolo maggiore per la marcia verso l’Ordine Mondiale vagheggiato e, come tale, deve essere rimosso. Da seguire con attenzione le frizioni Putin-Nabiullina la governatrice della Banca di Russia.
Con i vertici del Partito Comunista Cinese la strategia non può essere di conquista, ma di condivisione di un disegno di Potere Mondiale. É una grande partita a scacchi.
Questa nota è diventata quasi un articolo, ma ci sono molti altre considerazioni da fare, mi riprometto di scriverne presto (dopo però il prossimo post che riguarderà la geopolitica del Covid 19).

NOTA-2 Un ex allievo di Kissinger è Klaus Schwab lo svizzero-tedesco fondatore (1971) e capo del “Pensatoio” (Think Tank in inglese) della Èlite del mondo – il World Economic Forum – che si riunisce ogni anno a Davos per “discutere” della Agenda (così definita da loro) del futuro delle comunità del Mondo intero. Nell’incontro (virtuale) del 2021 è stata definita l’Agenda 2030 che prevede un totale riassetto (Great Reset) della nostra vita quotidiana e stile di vita, “grazie” alla pervasiva diffusione di tecnologia informatica, biologica e della Intelligenza Artificiale.
Come il maestro Kissinger, il nostro Klaus è a favore di una collaborazione tra le Super Potenze Stati Uniti-Cina e conferma che l’epidemia Covid-19 (e quelle future che anche Schwab dà per certe …..) conferma la necessità di  un “governo” mondiale.
Se non conoscete Mr. Schwab potete fare la sua conoscenza (ne vale la pena) in questo breve (2:40) video nel quale il nostro pensatore presenta un piccolo spaccato dell’Agenda 2030. Se poi volete approfondire il programma di nonno Klaus ecco qui una ottima fonte. Infine ecco un articolo sulle manovre dei due compagni di merenda Klaus Schwab e Bill Gates.

Anno 1980,
Henry Kissinger e il suo allievo Klaus Schwab, danno il benvenuto all’ex primo ministro britannico Ted Heath all’incontro annuale del WEF.


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